Roma, 30 ottobre 2012. La presidenza del Senato, su richiesta di Pd e Idv, ha deciso di rinviare l'esame dell'articolo 1 del ddl sulla diffamazione a mezzo stampa in commissione Giustizia. L'articolo rappresenta il cuore del provvedimento, è infatti quello che sostituisce le pene detentive con le multe. Il disegno di legge "salvasallusti" verso un binario morto, commenta su Twitter il senatore del Pd, Marco Stradiotto dopo il rinvio. La richiesta, avanzata da Giovanni Legnini (Pd) e da Luigi Li Gotti (Idv), è stata accolta dal capogruppo Pdl Maurizio Gasparri che chiede si torni però martedì prossimo in Aula. Concorda con il rinvio anche il segretario Api Francesco Rutelli che parla di "testo impossibile" e si augura che il ddl «non torni più in Aula». Difficile un testo condiviso. «Anche l'andamento dell'aula di questa mattina sta dimostrando, come nei giorni scorsi, che sarà molto difficile, di questo passo, arrivare ad un testo sulla diffamazione tecnicamente sostenibile e condiviso», ha detto in aula Legnini, parlando a nome del Pd. (in http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/ddl_diffamazione/notizie/228516.shtml)
Questo il testo del ddl sulla riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa:
Qui il testo proposto dalle Commissioni riunite
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DIFFAMAZIONE. BRICOLO: LEGGE AFFOSSATA PER COLPA E INCAPACITA' PDL E PD. IN COMMISSIONE SARA' SEPOLTA SINE DIE IN QUALCHE POLVEROSO CASSETTO
Roma, 30 ottobre 2012. "Oggi la legge sulla diffamazione e' stata affossata definitivamente in Aula per incapacita' e colpa del Pdl e del Pd. La maggioranza ha dimostrato, ancora una volta, di essere solo in grado di votare le fiducie del governo Monti per aumentare le tasse ai cittadini". Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato, commentando il rinvio in Commissione del provvedimento all'esame dell'Aula. "La proposta di legge sulla diffamazione a mezzo stampa - prosegue l'esponente del Carroccio - che avrebbe dovuto abolire le sanzioni detentive per i giornalisti e allo stesso tempo tutelare maggiormente le persone diffamate attraverso il rafforzamento dello strumento della rettifica, e' stata rinviata in Commissione dove sara' sepolta sine die in qualche polveroso cassetto". (Adnkronos)
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DDL SALLUSTI: VERSO RINVIO ART.1 IN COMMISSIONE. RICHIESTA PD-IDV, CONCORDA GASPARRI; API-FLI: TESTO IMPOSSIBILE
Roma, 30 ottobre 2012. Pd e Idv tornano a chiedere il rinvio in commissione dell'art.1 del ddl Diffamazione da parte della presidenza di Palazzo Madama. Così come prevede l'art.100 del Regolamento del Senato. La richiesta, avanzata da Giovanni Legnini e da Luigi Li Gotti, viene accolta dal capogruppo Pdl Maurizio Gasparri che chiede si torni però martedì prossimo in Aula. Concorda con il rinvio anche il segretario Api Francesco Rutelli che parla di 'testo impossibilè e si augura che il ddl «non torni più in Aula».(ANSA).
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DIFFAMAZIONE: LEGNINI (PD), DIFFICILE ARRIVARE A TESTO CONDIVISO = MEGLIO RINVIO IN COMMISSIONE O PAUSA PER CERCARE ACCORDO POLITICO
Roma, 30 ottobre 2012. «Anche l'andamento dell'aula di questa mattina sta dimostrando, come nei giorni scorsi, che sarà molto difficile, di questo passo, arrivare ad un testo sulla diffamazione tecnicamente sostenibile e condiviso. Per questo facciamo tre richieste alternative. La prima è che il Presidente dell'Assemblea si esprima, ai sensi dell'articolo 100 del regolamento del Senato, per un ritorno in commissione del provvedimento; la seconda, in alternativa, è che l'aula torni ad esprimersi con il voto sulla nostra proposta di ritorno in commissione, la terza, infine, è che si sospenda la seduta per dare modo di ricercare un accordo politico». Lo ha detto in aula il senatore Giovanni Legnini, parlando a nome del Pd. (Adnkronos)
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DIFFAMAZIONE: SENATO, LAVORI RIPRENDONO DA EMENDAMENTO SU INTERDIZIONE
Roma, 30 ottobre 2012. L'aula del Senato ha ripreso l'esame e le votazioni degli emendamenti al ddl sulla diffamazione a mezzo stampa. La seduta si concentra sulla riformulazione dell'emendamento Balboni-Mugnai (Pdl) relativo all'interdizione dalla professione e dall'attività giornalistica a seguito di condanna. (Adnkronos)
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DDL SALLUSTI: RIPRENDE ESAME DDL IN AULA AL SENATO
Roma, 30 ottobre 2012. Riprende nell'Aula del Senato l'esame del ddl Diffamazione. Il dibattito ieri si era 'arenatò sulla norma che prevede di spostare il foro competente nel luogo di residenza della persona offesa invece che in quello dove è stato commesso il reato. (ANSA).
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Diffamazione,
no a rinvio in Commissione.
L’aula approva e corregge
punti essenziali.
Multa fino a 50mila euro al posto
della prigione. Ma oggi si vota
sul carcere (se vincono i no,
Alessandro Sallusti sarà salvo)
In Senato Pdl e Lega contro il Pd. La presidente dei senatori del Partito democratico ha proposto di far tornare il testo in Commissione Giustizia per "confezionare un testo che non si avverta come una violenza". Ma Gasparri ha detto no: "Rischiamo di non avere alcuna legge". Idv e Udc d'accodo con il rinvio, ma l'Aula respinge la richiesta con un pareggio. La sanzione massima ridotta da 100mila a 50mila euro. Salta la recidiva, resta l'interdizione. Pena ridotta fino a 2/3 con la rettifica. Cancellata la norma 'macchina del fango'. Passa la rettifica digitale. Stop al voto segreto sull’articolo 1 (che prevede l'abolizione della prigione). Il provvedimento è all'ordine del giorno nella seduta antimeridiana di martedì 30 ottobre. Fnsi di nuovo in piazza. CAMERA: FORSE NORMA SALLUSTI IN DDL “MESSA alla PROVA”.
di www.repubblica.it
in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10355
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SIDDI: RINVIO SERVA A VALUTARE PROBLEMI URGENTI
Roma, 30 ottobre 2012. ''Le discussioni in corso sulla natura del rinvio in commissione sul ddl sulla diffamazione non facciano velo a nessuno sulla realta' della situazione che s'e' creata. Una legge che doveva liberare dal rischio del carcere i giornalisti, pur con qualche tentativo di miglioramento della situazione, stava venendo fuori con un impianto incoerente e ingiustamente punitivo verso chi deve fare informazione. L'occasione del rinvio sia accolta per una valutazione serena dei problemi piu' urgenti ed immediatamente risolvibili''. E' l'auspicio del segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi. ''Si lasci perdere, invece, tutto cio' che nulla ha a che vedere con l'idea di una legge liberale e rispettosa del diritto all'informazione e del decoro delle persone'', avverte Siddi in una nota. ''La pausa puo' consentire, inoltre, di dare sostanza all'idea che pare poter trovare gia' i consensi con immediatezza alla Camera, in altro disegno di legge, per un intervento immediatamente efficacie limitato alla eliminazione della pena del carcere. Nella temperie politica che viviamo questa pare l'unica strada percorribile per evitare di introdurre nel nostro Paese uno spread di democrazia e liberta', fino ad equiparare il nostro Paese alle gestioni dell'ungherese Orban abbondantemente censurate dall'Europa e da tutti gli organismi internazionali''. (ANSA).