Palermo, 16 novembre 2012. Per il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, i 21 giornalisti dell'ufficio stampa della Presidenza ''sono decaduti dal giorno in cui mi sono insediato''. ''Se sono ancora al loro posto - ha detto conversando con i cronisti nella Biblioteca regionale - lo sono in modo volontario e li ringrazio, per carità gli verranno retribuite queste giornate''. Il governatore ha spiegato di aver fatto verificare la posizione dei 21 giornalisti, che hanno tutti contratti da caporedattore, dai suoi legali. ''Se vorranno fare vertenza, lo facciano pure - ha detto - Non hanno un rapporto a tempo indeterminato perché non hanno fatto un concorso pubblico, il loro rapporto è fiduciario. Presentino i curricula e li verificherò assieme agli altri che riceverò''. E ha proseguito: ''Costano 3,2 milioni di euro all'anno, con questi soldi la Regione può pagare 200 precari. Nemmeno a Repubblica o alla Rai ci sono 21capiredattore''. (ANSA).
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Fnsi e Assostampa siciliana al presidente Crocetta: “Torniamo a chiedere con fermezza di interrompere qualsiasi iniziativa unilaterale che violerebbe norme, leggi e contratto”
Roma, 16 novembre 2012. “L’annunciata revoca della fiducia ai giornalisti componenti dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione non solleva il presidente Crocetta dagli obblighi del rispetto delle persone, delle professionalità e del contratto di lavoro giornalistico che la Regione siciliana, in virtù della legge regionale n. 7 del 23/03/71, ha correttamente applicato per oltre quarant’anni.
La stessa Corte dei Conti, chiamata a pronunciarsi sulle legittimità della presenza in servizio dei giornalisti dell’ufficio stampa ha precisato che . Pertanto anche la Regione siciliana, come qualsiasi altro editore che ha alle dipendenze giornalisti regolarmente assunti, ha l’obbligo morale e di legge di rispettare i diritti dei lavoratori e le loro rappresentanze sindacali.
Dispiace dovere constatare che il neo presidente Crocetta non sappia cogliere la chiara differenza tra i giornalisti che compongono un ufficio stampa istituzionale previsto dalla legge e che, anche ai sensi della legge 150, devono garantire la trasparenza degli atti amministrativi dell’Ente, e il ruolo dei portavoce che il Presidente ritiene, invece, debbano farsi atarassici interpreti del pensiero del capo dell’amministrazione di turno.
Al presidente Crocetta, che ha inteso introdurre il concetto di licenziamento a distanza e le contestazioni su presunte mancanze professionali tramite dichiarazioni alle agenzie, torniamo a chiedere con fermezza di interrompere qualsiasi iniziativa unilaterale che violerebbe norme, leggi e contratto.
Al contempo richiamiamo il presidente (viste che tutte le richieste finora avanzate non hanno mai avuto risposta) all’apertura di un dialogo e di un confronto rispettosi dei ruoli e delle garanzie previste dalle leggi e dal contratto, avviando da subito un negoziato, in sede istituzionale, sul piano editoriale della comunicazione della Regione, tale da garantire ai cittadini siciliani una corretta e trasparente informazione sugli atti dell’Amministrazione, doveri ai quali nemmeno chi è direttamente eletto dal popolo può sottrarsi”.
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SICILIA. ORDINE GIORNALIST, SOLIDALE CON UFFICIO STAMPA
Palermo, 16 novembre 2012. L'Ordine dei giornalisti di Sicilia afferma in una nota di essere ''solidale con i colleghi dell'Ufficio stampa della Regione, sottoposti da giorni ad attacchi tanto scomposti quanto di difficile comprensione, da parte del nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta''. ''Prima ancora di mettersi alla guida della complessa macchina dell'amministrazione regionale, prima ancora di affrontare i costi dei duemila dirigenti, Crocetta - prosegue la nota – ha individuato in 21 giornalisti la causa di tutti gli sprechi della Regione, giungendo a dichiarare che intende mandarli via per prenderne di nuovi. Ma attenzione, sempre con criteri fiduciari. Non parla, Crocetta, di concorsi e selezioni trasparenti, ma di curricula che gli si dovranno presentare e che egli stesso intende verificare''. ''A questo punto - prosegue la nota - non riusciamo davvero a cogliere la differenza con il tanto deprecato passato. E avvertiamo il pericolo che gli editori siciliani, a fronte di comportamenti cosi' poco istituzionali da parte di un Governatore che continua a evitare qualsiasi confronto sul piano sindacale e professionale, possano essere tentati di adottare metodi ancor piu' sbrigativi. E questo non lo possiamo ne' accettare ne' tollerare''. ''Ci auguriamo che il presidente Crocetta, al di la' dei proclami sulla legalita' - conclude l'ordine - decida di agire realmente nel pieno rispetto delle regole vigenti, che non possono essere ignorate. Per parte nostra saremo al fianco dei colleghi, per la tutela del lavoro e della professione. Abbiamo difeso dagli attacchi arroganti, mossi dai predecessori di Crocetta, i giornalisti che scrivevano su di loro, e difendiamo ora i giornalisti dagli attacchi arroganti di chi vuol cambiare tutto per non cambiare niente''. (ANSA).
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SICILIA. CDR UFFICIO STAMPA: “RISPETTARE CONTRATTO LAVORO”
Palermo, 16 novembre 22012. ''Abbiamo chiesto, gia' martedì scorso, un incontro urgente al Presidente Crocetta per presentare la redazione e discutere della riorganizzazione dell'ufficio, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse, ma ancora attendiamo che ci convochi''. Lo afferma il comitato di redazione dell'ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana. ''Rispettiamo l'istituzione Regione e il suo Presidente - aggiunge - ma non possiamo condividere la sua posizione manifestata nuovamente oggi in una conferenza stampa. Riteniamo, infatti, che qualsiasi decisione non possa essere assunta se non attraverso il rispetto delle norme previste dal contratto di lavoro dei giornalisti, a noi applicato, e dallo Statuto dei lavoratori''. (ANSA).
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REGIONE SICILIA. Rosario Crocetta sull’Ufficio stampa: "Ventuno giornalisti? Ne bastano cinque”
Per il presidente, “l’Ufficio stampa è decaduto, ora si procederà con la selezione”. Secondo la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale d’appello, “la cessazione del mandato presidenziale non determina l’immediato e contestuale allontanamento dei giornalisti dell’ufficio stampa, i quali rimangono in servizio; da ciò non può trarsi la conclusione che le nomine fiduciarie siano da considerarsi a tempo indeterminato in quanto i giornalisti continuano a prestare servizio senza soluzione di continuità nell’ufficio stampa finché godono della fiducia del presidente”.
Palermo, 15 novembre 2012. Per il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, “sono troppi davvero” i 21 giornalisti dell’ ufficio stampa della Presidenza della Regione. “Che deve farsene la Regione di tutti questi giornalisti? – dice Crocetta a Live Sicilia – Basterebbero per stampare il Corriere della Sera”. E annuncia: “Ne basteranno quattro, o cinque”. Intanto il capo dell’ufficio stampa, Piero Messina, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico sabato scorso, giorno dell’insediamento di Crocetta a Palazzo d’Orleans. “L’incarico di capo ufficio stampa è a carattere fiduciario, e con questo gesto consentirò al presidente Crocetta di scegliere le nuove modalità del proprio lavoro” dice Messina. I 21 giornalisti hanno la qualifica di caporedattore e per la copertura di tutti gli oneri in bilancio vengono appostati circa tre milioni di euro. La gran parte dei giornalisti fu assunta dall’ex governatore Totò Cuffaro. Della vicenda se ne occupò la Corte dei Conti che, assolvendo Cuffaro e il suo successore Raffaele Lombardo dall’accusa di danno erariale, stabilì che il rapporto di lavoro dei giornalisti con l’amministrazione è di natura fiduciaria e non a tempo indeterminato. Secondo la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale d’appello, “la cessazione del mandato presidenziale non determina l’immediato e contestuale allontanamento dei giornalisti dell’ufficio stampa, i quali rimangono in servizio; da ciò non può trarsi la conclusione che le nomine fiduciarie siano da considerarsi a tempo indeterminato in quanto i giornalisti continuano a prestare servizio senza soluzione di continuità nell’ufficio stampa finché godono della fiducia del presidente”. (Ansa)
AGI del 16/11/2012. Per il presidente, “l’Ufficio stampa è decaduto, ora si procederà con la selezione”.
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Sicilia: la spending rewiev di Crocetta, via i 21 capiredattori dell’ufficio stampa - I giornalisti, che costano all'amministrazione pubblica 4mila euro al mese a testa, sono stati assunti durante l'amministrazione di Cuffaro. “Costano 3,2 milioni di euro all'anno, con questi soldi la Regione può pagare 200 precari. Nemmeno alla Rai o a Repubblica ci sono 21 capiredattori” ha calcolato il neo governatore.
di Giuseppe Pipitone | IL FATTO - 18 novembre 2012
in http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/18/sicilia-spending-rewiev-di-crocetta-via-21-capiredattori-dellufficio-stampa/417907/