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Il Ministro Fornero:
“Una riforma corretta
e responsabile”

L’Inpgi promosso
allo “stress test”

Il Ministero del Lavoro approva il Bilancio tecnico attuariale di sostenibilità dell’Ente per i prossimi 50 anni, "Lo sforzo non è concluso. Dobbiamo rilanciare - ha dichiarato il presidente Andrea Camporese - il mercato del lavoro, unendo le forze sindacali, previdenziali e datoriali nella consapevolezza che il sistema, così duramente colpito dalla crisi, necessita di una assunzione di responsabilità condivisa. A fianco ad una sostanziale garanzia di ammortizzazione sociale servono politiche di rilancio, in particolare sull’innovazione del prodotto, in un settore costituzionalmente rilevante".


Roma, 20 novembre 2012. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha comunicato oggi all’Inpgi l’approvazione del Bilancio tecnico attuariale redatto nel settembre scorso, con cui l’Istituto - alla luce di quanto richiesto all’Art. 24, comma 24, del Decreto Legge n. 201/2011- aveva tracciato un quadro prospettico rassicurante dei propri conti per i prossimi cinquant’anni. Sia per quanto riguarda la Gestione principale che per la Gestione separata. L’Ente aveva infatti prodotto tutta la documentazione richiesta, rispondendo pienamente alle condizioni di stabilità economico-finanziaria previste dalla norma. Il Saldo corrente (contributi incamerati più rendimenti al 3% meno prestazioni erogate) è sempre positivo per tutto il cinquantennio di proiezione. Il patrimonio sarà sempre in crescita e non verrà mai intaccato. Ci sarà solo un breve periodo in cui il saldo avrà segno negativo, dal 2024 al 2039 con una incidenza ridottissima del meno 1.2%, ampiamente compensata, però, dall’andamento del rendimento del patrimonio, prudenzialmente fissato al 3% come da indicazioni Ministeriali.  Si tratta di un passaggio importantissimo nella storia dell’Inpgi – commenta il Presidente Andrea Camporese – il Ministero del lavoro ha infatti certificato la validità del modello Inpgi ai fini della sostenibilità a cinquant’anni. Traguardo questo che si è potuto raggiungere anche grazie agli interventi strutturali di riforma che l’Istituto aveva, in totale autonomia, già messo in campo nel luglio 2011. Ma l’attenzione alle esigenze della categoria, soprattutto in un momento di crisi come questo, è sempre altissima. È infatti, di recente sottoscrizione un accordo tra Fnsi e Fieg, con cui le somme accantonate presso un apposito Fondo contrattuale con finalità sociali gestito da Inpgi sono state destinate ad interventi a sostegno dei redditi più bassi della nostra categoria. Lo sforzo non è concluso, dobbiamo rilanciare il mercato del lavoro, unendo le forze sindacali, previdenziali e datoriali nella consapevolezza che il sistema, così duramente colpito dalla crisi, necessita di una assunzione di responsabilità condivisa. A fianco ad una sostanziale garanzia di ammortizzazione sociale servono politiche di rilancio, in particolare sull’innovazione del prodotto, in un settore costituzionalmente rilevante”. (www.inpgi.it)


 


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