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PROFESSIONI. MARINA CALDERONE (CUP): “NEL 2013 AL LAVORO SUI SINGOLI BLOCCHI DELLA RIFORMA. I CONSIGLI DI DISCIPLINA ADESSO PER LEGGE DOVRANNO ESSERE SEPARATE DA QUELLI CHE SONO I POTERI POLITICO-ISTITUZIONALI DEGLI ORDINI PROFESSIONALI. QUESTO È UN PASSAGGIO IMPORTANTE, LEGATO ANCHE ALLA VOLONTÀ DEGLI ORDINI – SPIEGA - DI APPARIRE SEMPRE PIÙ TRASPARENTI ED EFFICIENTI NEL CONFRONTO E NEL RAPPORTO CON I CITTADINI". Diversi Consigli locali dell’Ordine dei Giornalisti hanno assunto una posizione aventiniana rispetto all'obbligo della designazione dei giudici disciplinari regionali. E’ auspicabile che il Ministero della Giustizia nomini “Commissari ad acta” perché provvedano in tempi rapidi.

 


Roma, 23 dicembre 2012.  "Il 2012 è stato un anno molto importante per le professioni italiane perché è l'anno in cui ci siamo confrontate con il ministero di Giustizia, e con gli altri ministeri vigilanti, per attuare quelle che erano poi le basi di una riforma delle professioni emessa nell'agosto del 2011. Oggi siamo alle prese con l'attuazione dei singoli blocchi della riforma". Così Marina Calderone, presidente del Comitato unitario delle professioni e del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, in un'intervista a Labitalia, interviene sulla riforma delle professioni. In particolare, Calderone ricorda "l'istituzione delle Commissioni di disciplina (o Consigli di disciplina) che adesso per legge dovranno essere separate da quelli che sono i poteri politico-istituzionali degli ordini professionali". "Questo e' un passaggio importante, legato anche alla volonta' degli ordini -spiega- di apparire sempre piu' trasparenti ed efficienti nel confronto e nel rapporto con i cittadini".


Ma saranno tanti i temi al centro dell'attivita' del Cup e degli ordini professionali. "Accanto a questo ci occuperemo di rivedere quelli che sono i percorsi di accesso alle professioni, per rendere il nostro tirocinio professionale -sottolinea Calderone- sempre piu' rispondente alle esigenze di creare dei professionisti che siano tecnicamente preparati alle sfide del mercato. La formazione continua sara' un altro dei nostri imperativi perche' oggi -continua- non ci si forma solo per superare un esame di Stato. Resta poi ancora aperta la questione della societa' tra professionisti".


Resta comunque un nodo da affrontare sulla riforma delle professioni: i decreti di attuazione sulle società tra professionisti. "Noi auspichiamo che nell'affrontare il tema -rimarca Calderone- il governo voglia ancora una volta ragionare in termini di efficienza del nostro sistema, che produce una parte importante del nostro prodotto interno lordo italiano, che garantisce alla pubblica amministrazione di poter assolvere alle sue funzioni nei confronti dei cittadini".


"Ed è un sistema -conclude Calderone- che merita anche di avere un insieme di norme, tra cui anche quella sulle società, che servano a valorizzare l'attività dei giovani professionisti, e non la veda penalizzata da un ingresso, non ufficientemete controllato e garantito, del capitale".   (Adnkronos)


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Diversi Consigli locali dell’Ordine dei Giornalisti  hanno assunto una posizione aventiniana rispetto all’obbligo della designazione dei giudici disciplinari regionali. E’ auspicabile che il Ministero della Giustizia nomini “Commissari ad acta” perché provvedano in tempi rapidi.


Milano, 26 dicembre 2012. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti il 14 dicembre ha nominato i 12 giudici del suo Consiglio nazionale di disciplina. Alcuni Ordini regionali, però,  recalcitrano e inventano argomenti per non  applicare subito la legge, assumendo una posizione aventiniana rispetto all’obbligo della designazione dei giudici disciplinari regionali al presidente del Tribunale (che poi provvederà a scegliere  9 nomi su una rosa di 18). E’ auspicabile che il Ministero della Giustizia nomini “Commissari ad acta” perché provvedano in tempi rapidi. Soprattutto nell’ambito di quei Consigli amministrativi dell’Ordine che si ostinano contra legem  a compiere atti istruttori disciplinari riservati dalla nuova normativa ai Consigli di disciplina, atti pertanto nulli alla radice e sanzionabili sotto il profilo penale e civilistico (come è emerso dal dibattito svoltosi in seno al Consiglio nazionale nella giornata del 14 dicembre 2012). I Consigli di disciplina sono i giudici naturali precostituiti per legge (art 25 Cost) deputati a sanzionare i comportamenti scorretti degli  iscritti agli elenchi dell’Albo. (Franco Abruzzo)


ARTICOLI CORRELATI


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9706  Dpr 137/2012


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10360  -  M. Giustizia sul Regolamento CdD


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10444 – Disciplina:reg Cnog 6/11/2012


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10580 -  Franz v, Iacopino-CdD


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10767 – SeverinoOkRegdiscip -4/12/12


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10870Cnog/ok/Reg D-14/12/12


 


 





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