Roma, 19 febbraio 2013. I professionisti dicono basta a uno Stato troppo burocratizzato, inefficiente, con procedure che si perdono nei meandri di migliaia di norme concepite male e complicate. Via libera, invece, a riforme sostenibili per rilanciare la modernizzazione, far tornare la crescita e far uscire l'Italia dal tunnel della crisi. Riuniti a Roma per la seconda edizione nazionale del 'Professional Day', gli oltre 2,3 milioni di iscritti ai 27 ordini professionali italiani (che vanno dai medici agli architetti, ai notai, ai giornalisti, agli avvocati, ai commercialisti, ai consulenti del lavoro, agli ingegneri ecc.) hanno sollevato una serie di problemi che ancora li coinvolgono, esposto un 'manifesto' di richieste e priorità, ed espresso la loro piena disponibilita' a farsi parte attiva e collaborativa per il rilancio del paese. Ad una condizione, però, che le professioni vengano ascoltate nel momento di formazione delle leggi e abbiano la possibilità di partecipare attivamente alle scelte del paese. Il premier uscente Mario Monti ha riconosciuto del resto il ''ruolo cruciale'' dei professionisti per superare la crisi'', ma ha chiesto loro di ''non rinchiudersi in rendite di posizione''. ''Sono necessarie riforme vere. La liberalizzazione piu' grande e' liberare il paese dal malcostume, dal malaffare e da norme fatte male'', ha detto aprendo i lavori Marina Calderone, presidente del Cup (Comitato Unitario Permanente), sottolineando che ''abbiamo bisogno di poche regole, chiare e scritte bene''. Il presidente dell'Adepp (Associazione enti previdenziali privati) Andrea Camporese ha puntato il dito contro la tassazione eccessiva che grava sui rendimenti delle casse di previdenza private italiane, la piu' alta in Europa. Con un'aliquota al 20%, ha spiegato, ''siamo equiparati a un qualunque fondo speculativo''. Ma Camporese ha ricevuto dai politici presenti l'assicurazione di un repentino intervento in questo senso da parte del prossimo governo. Il coordinatore del Pat (Professioni area tecnica) Armando Zambrano ha parlato dell'importanza di uno stato efficiente, snello e moderno e ha lanciato tra l'altro l'idea di introdurre contratti 'start up' per le imprese. Infine Armando Zingales, presidente del Consiglio Nazionale dei chimica ha sollevato il problema 'beffa' degli studi di settore che non tengono conto del necessario calo di attivita' delle professioniste in maternita' e le costringono ad accertamenti. (ANSA).
PROFESSIONI. CALDERONE: A 'PROFESSIONAL DAY' EMERGENZE REALI DEL PAESE
Roma, 19 febbraio 2013. "Noi adesso ci concentriamo su quelle che sono le emergenze del Paese, le emergenze reali. Parleremo di temi sociali, di quelle materie che poi diventano i problemi dei cittadini. Le professioni sono il tramite tra i cittadini e la politica, hanno la fiducia di chi si rivolge ai singoli professionisti per farsi assistere, mentre invece la politica ha certamente dei problemi a parlare alla gente". Cosi' Marina Calderone, presidente del Cup e del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, spiega, a Labitalia, gli obiettivi della seconda edizione 'Professional day', organizzato da Cup, Adepp e Pat. Secondo Calderone, realizzare il 'Professional day' alle porte delle elezioni politiche "vuol dire anche candidare le professioni a un ruolo che e' socialmente rilevante, e cioe' quello di farsi portavoce delle istanze di chi non ha voce e anche indurre la politica a fare delle riflessioni di sistema e di lungo periodo, perche' certamente l'Italia non ha bisogno di facili promesse ma invece dell'impegno di tutti gli attori sociali". Attori sociali, gli ordini professionali, che pun tano a far sentire il loro peso, visto che, conclude Calderone, "contiamo 2 milioni e 300mila professionisti, con 4 milioni di persone
nell'indotto". (Adnkronos)
PROFESSIONI. CUP: “IMPEGNO della POLITICA A SALVAGUARDARE il SISTEMA degli ORDINI”.
Roma, 19 febbraio 2013. "Dal 'Professional day' un impegno della politica a salvaguardare il sistema ordinistico, incrementando le attivita' sussidiarie svolte dai professionisti ordinistici in favore dei cittadini. I lavori, ai quali hanno partecipato rappresentanti di tutti i partiti, sono stati caratterizzati da una serie di proposte formulate dai vari ordini, mirati alla risoluzione dei gravi problemi che affliggono il Paese". E' quanto si legge in una nota del Cup. "Tutti - si legge ancora - hanno condiviso l'importanza del ruolo degli ordini professionali che e' fondamentale per la realizzazione del principio di sussidiarieta', indispensabile alla pubblica amministrazione per lo snellimento dell'attivita' burocratica e il miglioramento dell'efficienza. Sono state formulate e discusse una serie di proposte delle categorie professionali intellettuali: dalla necessita' di ridurre il costo del lavoro per il rilancio immediato dell'economia fino ad arrivare al problema del sovraffollamento delle carceri. Ma anche lo snellimento dell'attivita' nel settore delle autorizzazioni attraverso l'assunzione di responsabilita' dei professionisti che si sostituirebbero al rilascio dei pareri, o il contributo nella telematizzazione delle procedure di giustizia". Sono emerse - ha dichiarato Marina Calderone, presidente del Cup e del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro – idee interessanti e tutti gli intervenuti si sono dimostrati disponibili nell'affrontare un nuovo percorso nel rapporto politica-professioni. Sara' nostro compito monitorare che cio' avvenga; ma soprattutto che gli impegni presi vengano mantenuti e siano tradotti in provvedimenti a favore dei cittadini. E su questo ci diamo appuntamento dopo i primi cento giorni dall'insediamento del nuovo esecutivo per verificare se
quanto promesso sara' mantenuto". (Adnkronos)
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“MANIFESTO PER UN WELFARE DEI PROFESSIONISTI ITALIANI”. Andrea Camporese: “Con il Manifesto per i professionisti mettiamo in campo idee e investimenti. Aspettiamo risposte da chi vuole governare il nostro Paese” - L’AdePP, l’Associazione degli Enti di Previdenza Privatizzata, presenta il “Manifesto per un welfare dei professionisti italiani”. Autonomia, Tassazione, Legislazione, Previdenza, Lavoro, Welfare allargato; questi i temi sui quali verranno chiamate a ris “Oggi il 30% dei professionisti guadagna 1.000 euro al mese e quasi l’8% dei laureati non si iscrive agli esami di abilitazione, rinunciando a priori a realizzare un sogno sul quale, loro e le famiglie, hanno investito. E perché dovrebbero farlo quando l’attuale sistema Paese continua a considerare i professionisti appartenenti ad una casta e non imprenditori di se stessi e fonte di lavoro per altri? Noi vogliamo invertire la rotta.pondere le formazioni politiche candidate alla nuova guida dell’Italia”.
TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=11226