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Anche due professoroni della Bocconi pensano che per aiutare i giovani bisogna tagliare le pensioni. E si chiedono “Quanto può restituire il pensionato d’oro?“. Tito Boeri e Tommaso Nannicini non dicono nulla sullo Stato che non riesce a incassare 737 miliardi di tasse accertate e sulla lotta ai patrimoni dei mafiosi e degli evasori. Questi sono i veri obiettivi che consentono di far cassa soprattutto con l'arma della confisca.

di Franco Abruzzo

Tito Boeri e Tommaso Nannicini, stimati docenti della Bocconi, pubblicano oggi 27 settembre sul sito lavoce.info un saggio dal titolo sgnificativo “Quanto può restituire il pensionato d’oro?“. Nel testo si legge: “Continua la discussione sulle pensioni d’oro e sul possibile “contributo di equità”. Simulazioni su dati Inps confermano che il gettito sarebbe limitato. Ma garantirebbe risorse che potrebbero essere destinato alla tutela di generazioni penalizzate dal sistema di welfare...Chiedendo un contributo non tanto “a chi ha di più” ma in primo luogo “a chi ha ricevuto di più”, la nostra proposta potrebbe aggirare anche i dubbi di costituzionalità sollevati da una recente sentenza della Corte. Insomma: un contributo non per cassa, ma per equità“ (http://www.lavoce.info/contributo-di-equita-pensioni-doro). La Corte costituzionale, con la sentenza 116-2013, ha cancellato i tagli alle pensioni sopra i 90mila euro, perchè la normativa rappresentava “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini (i pensionati)”. In sostanza se lo Stato ha bisogno DI RISORSE ECONOMICHE devono pagare tutti, pensionati e lavoratori attivi. Non è più possibile mettere sotto torchio soltanto i pensionati. L'assunto è semplice e chiaro. E' una perdita di tempo, quindi, discutere su quali e quanti tagli effettuare in danno dei pensionati. Non è più possibile. Tito Boeri e Tommaso Nannicini non dicono nulla sullo Stato che non riesce a incassare 737 miliardi di tasse accertate e sulla lotta ai patrimoni dei mafiosi e degli evasori. Lo Stato deve scegliere questi obiettivi per far cassa utilizzando soprattutto l'arma della confisca in tempi rapidisismi. Qualcuno dovrebbe sottolineare ai professoroni della Bocconi: a) che l'uguaglianza di trattamento è un valore costituzionale fondamentale tra cittadini in quiescenza e cittadini in attività; b) che LO STATO PUO’ RECUPERARE I QUATTRINI UTILI AL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE E DELLO SVILUPPO COLPENDO LE MAFIE E I LADRI (=EVASORI). I professoroni della Bocconi non HANNO DISTINTO LE pensioni costruite con il lavoro da quelle frutto di leggi e leggine ad personas. Sparare sul mucchio è molto facile, ma non è equilibrato e giusto. Gli espropri proletari sono una brutta pagina della cronaca italiana.


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Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436


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GIUGNO 2013: La Corte costituzionale taglia i tagli alle pensioni sopra i 90mila euro, “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini (i pensionati)”. Le polemiche, la voglia di “tornare a Salò” con una legge retroattiva che modifichi i vecchi calcoli degli assegni, le lettere di Franco Abruzzo e Pierluigi Franz a Ferruccio de Bortoli dopo un articolo del prof. Michele Ainis. I soldi ci sono e sono quelli dei ladri (=evasori) e dei mafiosi: la denuncia documentata di Elio Veltri. Si fa strada l’idea di tassare cittadini pensionati e cittadini attivi a parità di redditi. Ma avanza anche il progetto di un “Movimento politico dei cittadini pensionati di oggi e di domani”. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436




Corte costituzionale, sentenza 116/2013 (Presidente GALLO - Redattore TESAURO): illegittimi i prelievi del 5, 10 e 15% sulle pensioni (pubbliche e private) superiori a 90mila, 150mila e 200mila euro. Le norme dei Governi Berlusconi e Monti violano il principio dell’uguaglianza e della progressività del sistema tributario. La sentenza (pubblicata qui sotto) è un monito al Governo Letta. Le norme censurate giudicate “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini. L’intervento riguarda, infatti, i soli pensionati, senza garantire il rispetto dei principi fondamentali di uguaglianza a parità di reddito, attraverso una irragionevole limitazione della platea dei soggetti passivi, divenuta peraltro ancora più evidente, in conseguenza della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’analogo prelievo ai danni dei dipendenti pubblici (sentenza n. 223 del 2012). Interessati 930 giornalisti professionisti pensionati INPGI. - In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12224


 


 


LO STATO PUO’ RECUPERARE I QUATTRINI UTILI AL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE E DELLO SVILUPPO COLPENDO LE MAFIE. Le casse della criminalità con miliardi di euro, le casse dello Stato semivuote. Al punto in cui siamo e dopo quanto è stato detto dei paradisi fiscali e valutari dai partecipanti alla recente riunione del G8, dobbiamo chiederci perché partiti e movimenti politici, Governo e Parlamento restano silenti e non affrontano il problema dell'economia sommersa e criminale. Ma ancora più grave è il silenzio degli organi di informazione. Il ministro dell’Economia fa fatica a trovare alcuni miliardi di euro per le esigenze più urgenti. Perché non si provvede a ridurre i tempi delle confische in modo da mettere a disposizione dell’erario centinaia di miliardi in soldi, azioni, beni mobili, immobili e aziende? di Elio Veltri – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12478


 


PENSIONI D’ORO E DINTORNI…….. La mancata perequazione automatica delle pensioni superiori a un certo importo contribuisce a precludere la proporzionalità dovuta tra pensione e retribuzione goduta nell’attività lavorativa. Inoltre la piena indicizzazione delle pensioni di minore importo, accompagnata alla totale mancata indicizzazione di quelle superiori all’importo anzidetto, stravolge i principi di cui agli articoli 3 e 53 della Costituzione. - di Prof. Michele Poerio Presidente nazionale FEDER. S.P.eV/Libero del 21/9/2013 IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12781


 


Bankitalia: Un Paese ricco (con 300 mld di nero), Anzi ricchissimo, ma Diversamente ricco perché la metà più povera della famiglie italiane detiene il 9,4% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco detiene il 45,9% della ricchezza complessiva. Lo Stato colabrodo non riesce a incassare 737 miliardi di tasse accertate. -di Elio Veltri IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12797


 




 









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