Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
  » I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  I fatti della vita
Stampa

La morte di Sara Bianchi, giornalista de Il Sole 24 Ore. “Ricordo di Sara, la bella ragazza dalla giacca rossa”/ di Giuseppe Ceretti - Il Sole 24 Ore-12/10/2013 – Seguono articoli di Pino Nardi e Angelo Cimarosti, dichiarazioni di Giovanni Negri e Franco Siddi/ I funerali si svolgeranno martedì 15 ottobre alle 15.30 nella chiesa di Santo Stefano, in piazza Petazzi, a Sesto San Giovanni.

Non c'è morte che si possa accettare con levità, anche quando le stagioni della vita paiono compiute nella loro interezza. Ma che Sara ci abbia lasciati nel pieno rigoglio dei suoi anni sembra una ferita enorme, impossibile non solo da sopportare, ma da accettare. Certo ci sono altri, prima di noi suoi colleghi di lavoro, che oggi sono costretti a far fronte all'indicibile strazio. Sono il nostro collega Francesco, suo marito, che proprio qui la conobbe e che qui s'innamorò di lei; sono mamma, papà e fratello. A loro in questi istanti va il nostro pensiero, un sentimento di comunanza senza aggiunta di altre inutili parole. Noi la ricordiamo al suo posto nella redazione online e prima ancora di fronte alla schermo della nascente tv del Sole qualche tempo fa. Chi è quella bella ragazza bionda, con la giacca rossa, che attacca la non stop di quel fatale 11 settembre e tiene con abilità il filo della sconvolgente giornata, incubo per il mondo intero? Chi è, negli anni che seguono, che presta il bel volto e l'affascinante voce a comporre il filo narrativo delle lunghe maratone elettorali? Chi è che segue con inalterata passione le sempre più indecifrabili vicende politiche del nostro Paese in questi tempi che ci provocano tanto smarrimento? Sara, lo diciamo ai nostri lettori senza un briciolo di retorica, amava il suo mestiere e soprattutto il suo incarico legato alla politica. Mai s'è lasciata prendere da facili conati di qualunquismo. Al contrario, si ribellava a questo modo d'intendere e senza il timore di apparire ingenua, respingeva la nostra facile professione di cinismo. Sara credeva con fermezza nella politica come la più alta espressione dell'agire nel sociale, in ciò educata da una famiglia che aveva ancorato la propria fede e le proprie credenze religiose all'impegno politico per i più deboli. Quando la si invitava a prendere nota con il pessimismo della ragione della decadenza di certi costumi, ti rispondeva che comunque non esiste altra strada se non quella faticosa della democrazia e del confronto. Che si fa, ti diceva? Tocca a noi, anche con il nostro mestiere, aiutare a trovare sbocchi, prospettive, individuare donne e uomini di buona volontà, restituire alla politica il suo compito più alto. Guai a mollare. Ecco perché il suo bel sorriso oggi si agita di fronte a noi, nelle nostre menti e soprattutto nei nostri cuori. Sapere che se n'è andata così ci provoca un dolore immenso e una rabbia sconfinata. Ciascuno poi, con fede o con ragione, proverà a darsi una risposta. Ma oggi c'è solo quel nodo che ti serra la gola e ti lascia senza respiro per un barbaro destino che ci ha tolto la collega e l'amica. Addio Sara, bella ragazza dalla giacca rossa, resterai sempre con noi. (IN http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-12/ricordo-sara-bella-ragazza-233059.shtml?uuid=AbJQ5htI)


XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX


RICORDO. Addio Sara, giornalista con l’anima. Si è spenta a soli 45 anni Sara Bianchi, volto televisivo di Telenova e della tv de “Il Sole 24 Ore” e oggi del sito del quotidiano economico. Impegnata nella professione, era segretario dell’Associazione lombarda dei giornalisti e vice-fiduciario regionale dell’Inpgi. Il cordoglio unanime di amici e colleghi. Martedì 15 ottobre alle 15.30 i funerali a Sesto San Giovanni


di Pino NARDI- www.incrocinews.it/


13.10.2013. E’ sempre molto difficile trovare le parole, con l’emozione che pervade il cuore, per dare l’ultimo saluto a una cara amica e a una collega. A una persona con la quale si è condiviso un lungo tratto di strada insieme, vivendo impegni comuni e la speranza in un futuro migliore. Soprattutto se la malattia se la porta via a soli 45 anni. Sara Bianchi ci ha lasciati, dopo aver combattuto un brutto male con uno stile di riservatezza, sempre con il suo bellissimo sorriso e uno sguardo che donava gioia. Fino all’ultimo. Tanti lettori la ricorderanno condurre molto giovane il telegiornale di Telenova, dove ha imparato a stare davanti alla telecamera. E, come si dice in questi casi, il video era proprio capace di bucarlo.


Passa poi alla nascente tv de “Il Sole 24 Ore”, dove mette a frutto e matura ulteriormente le sue capacità televisive. Magistrale quel’11 settembre 2001 la sua conduzione della lunga drammatica diretta con le notizie che giungevano dagli Stati Uniti. Chiusa l’emittente si trasferisce al sito del giornale della Confindustria, dove attualmente lavorava.


Sara viveva nella quotidianità la passione per un giornalismo con l’anima, cercando di andare oltre il conformismo e le apparenze e puntando all’essenziale, al rispetto delle persone, all’onestà intellettuale, al “piegare” la sua penna al servizio di chi è più debole. Una professione spesso minata nella credibilità, lei invece la viveva sempre con grande entusiasmo.


Una passione anche per la politica che seguiva per il suo giornale, sempre attenta a non cedere a qualunquismi e opportunismi, consapevole che la politica è la più alta forma di carità. Aveva imparato tutto questo a partire dalla sua famiglia, da suo padre Giovanni, già presidente delle Acli nazionali e poi del Partito popolare.


Sara ha vissuto la sua fede cristiana da testimone, con la sua vita, senza facili etichette esteriori. Ha vissuto pienamente i valori del cattolicesimo democratico nella professione e nell’approccio alla politica. Ma anche nella categoria. Una testimonianza al servizio degli altri attraverso la militanza nella componente di ispirazione cristiana del sindacato unitario dei giornalisti “Impegno sindacale”. Infatti era segretario dell’Associazione lombarda dei giornalisti e vice-fiduciario lombardo dell’Inpgi, l’istituto previdenziale. Un impegno nato nell’Ucsi, l’associazione dei giornalisti cattolici, di cui è stata segretario regionale e oggi membro del consiglio direttivo.


I funerali di Sara Bianchi si svolgeranno martedì 15 ottobre alle 15.30 nella chiesa di Santo Stefano, in piazza Petazzi, a Sesto San Giovanni.


Alla famiglia di Sara e a suo marito Francesco, caporedattore di “Famiglia Cristiana”, il profondo cordoglio e la preghiera degli amici e colleghi dei media della Diocesi di Milano.


Ciao Sara, ci mancherai tanto. La professione ha perso una vera giornalista con l’anima. (IN http://www.incrocinews.it/milano-lombardia/addio-sara-giornalista-con-l-anima-1.81726)


XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX


Morta Sara Bianchi. Un vero “volto” della tv


di Angelo Cimarosti – 13/10/2013 in http://www.youreporternews.it/2013/morta-sara-bianchi-un-vero-volto-della-tv/


MILANO / Sara Bianchi si è spenta a 45 anni. Così, come se qualcuno avesse usato un telecomando, come capitava “tutte le sere”, prima che nascessero le tv all-news, quelle di notizie 24 ore su 24 o quelle frazionate nelle clip e nello streaming di internet. Perchè di Sara Bianchi i milanesi e i lombardi non possono non ricordarsi il volto, quello del telegiornale di Telenova, che per lungo tempo condusse prima di passare alla tv del Sole24Ore. Lo stesso sito del quotidiano economico titola “Ciao Sara, bella e brava con la giacca rossa”. Sia chiaro, nel caso di Sara Bianchi, “bellaebrava” si dovrebbe scrivere tutto attaccato, perchè è un concetto quasi inscindibile per lei. Oggettivamente, senza timori di smentite, è stata una delle migliori conduttrici di telegiornale della tv italiana. Resta per me un mistero insondabile come non fosse approdata ai Tg delle private nazionali quando queste fecero “shopping” di giornalisti dalle reti locali per formare le loro redazioni. Non una sola”posa” da anchorwoman, non una sola inutile mossetta, nessun atteggiamento nella postura. Solo un bel volto sereno e serio che conduceva da un servizio all’altro del suo telegiornale, con naturalezza e chiarezza. Ossia le principali doti professionali che possa avere un giornalista televisivo. Perchè per Sara Bianchi, è evidente, la naturalezza derivava da attenta e seria preparazione. Avete visto che abbiamo usato per due volte il concetto di “serio” in poche righe? E’ una ripetizione voluta. In tutte locali, anche “grandi” come Telenova, “la tv dei preti” (dei Paolini di Famiglia Cristiana per intenderci), i giovani giornalisti erano multiruolo. La Bianchi conduceva tg, programmi, usciva (un po’ meno) per i servizi, insomma, non si perdeva certo nel momento delle dirette. Nessun problema quindi quando alla tv del Sole24Ore si trovò a gestire il palinsesto allargato delle dirette, magari come quella dell’11 settembre 2001, con assoluta sicurezza e mestiere. Quando finalmente approdò in una televisione che prometteva sfracelli sul piano dell’informazione nazionale pensai che finalmente giustizia era fatta e che qualcuno con il cervello attaccato avesse messo la persona giusta al posto giusto. L’avventura della tv del Sole finì presto e Sara Bianchi, pur continuando ad apparire soprattutto sul web con le solite capacità non ebbe così la strada libera per essere conosciuta al grande pubblico. Resta un esempio da seguire per chi approda ora a questo lavoro così particolare e delicato: essere il “volto” di una redazione che ha lavorato assieme a te, non prevaricare il lavoro degli altri con la tua presenza, condurre il telespettatore con garbo e competenza valorizzando i servizi di tutti i colleghi. Il tasto del telecomando non mi porta più su Telenova anni ’90, per vedere come conduceva una giovane collega della “concorrenza”. Spero siano solo le batterie esaurite, ma non è così. Il volto di Sara Bianchi, bellaebrava, non compare più. Solo le “barre colore”, termine gergale adatto a chi amava il suo lavoro in tv, quella buona, quella che sarebbe piaciuta al cardinal Martini : “Sono una scatola, ma una scatola aperta, spalancata sul mondo. Senza di me tu saresti chiuso nel tuo piccolo guscio, estraneo alle vicende del mondo che io ti porto in casa”


XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX


GIORNALISTI: MORTA SARA BIANCHI, LAVORAVA A IL SOLE 24 ORE. Era segretaria dell’Alg e vice-fiduciaria Inpgi della Lombardia. Il ricordo di Giovanni Negri.


Milano, 13 ottobre 2013.  È morta la giornalista de Il Sole 24 Ore Sara Bianchi, 45 anni, nata a Sesto San Giovanni (Milano): da tempo lottava contro un tumore. Cattolica, sposata con il collega della stessa testata Francesco Gaeta, esponente di Impegno sindacale unitario, era segretario dell'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) e vice-fiduciaria regionale dell'Inpgi. Suo padre Giovanni è stato parlamentare, e segretario del Ppi prima e della Margherita poi, e presidente nazionale delle Acli. Sara Bianchi aveva iniziato la professione giornalistica nell'emittente televisiva milanese dei Paolini, Telenova, per poi passare a quella de Il Sole 24 Ore, quando il gruppo di Confindustria entrò nell'informazione video nazionale. Condusse la diretta durante l'attentato alle Torri Gemelle l'11 settembre del 2001. Quando l'emittente fu chiusa si spostò sul web per scrivere di politica e lavorare ai video anche se via internet. È sempre stata apprezzata per la competenza, la serietà e la sensibilità ai temi sociali. E per il suo impegno per la categoria. Ha combattuto contro la malattia con grande dignità e con la proverbiale riservatezza. «Ha saputo interpretare al meglio onestà, correttezza e dedizione al prossimo. Tutti valori della sua cultura cattolica e che noi tentiamo tutti i giorni di declinare nel sindacato - sottolinea Giovanni Negri, presidente dell'Alg -. Piangiamo una cara amica. Ci mancherà». (ANSA).


xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


GIORNALISTI. FRANCO SIDDI: “DOLORE PER LA SCOMPARSA di SARA BIANCHI”


Roma, 13 ottobre 2013.  «Con Sara Bianchi, morta ieri ad appena 45 anni, un lutto profondo, nel dolore, colpisce con i suoi famigliari, tutta la famiglia del giornalismo italiano che aveva imparato a conoscerla e apprezzarla per le competenze e la rettitudine professionali, per la grande sensibilità umana posta al servizio della categoria. Con lei scompare un'anima candida, rigorosa e affabile, credibile, solidale di una nuova generazione del giornalismo, del sindacato e degli organismi sociali della categoria. Se n'è andata in punta di piedi, piegata da una malattia che aveva creduto di aver già sconfitto, che aveva combattuto con forza e riservatezza, con grande dignità». A dirlo è il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi. «È un dolore incommensurabile, la sua scomparsa, per il marito, collega Francesco Gaeta, i genitori Giovanni e Silvia, il fratello Davide, i colleghi e gli amici che avevano avuto modo di conoscerla da vicino nel lavoro (prima a Telenevova poi al Sole 24 Ore), nell'Associazione lombarda dei giornalisti (consigliere segretario in carica), nella Fnsi (commissione contratto), nell'Inpgi (consigliere dell'assemblea generale e vicefiduciario in Lombardia). Donna e giornalista di valore e di valori, alimentati dall'esempio famigliare di una limpida cultura sociale cattolica, Sara Bianchi è davvero una bella figura del giornalismo italiano che si interroga e pone domande, che non considera mai definitivamente conclusa l'opera di proposizione di testimonianze di verità nel rispetto sacro del pluralismo e delle libertà di tutti». «I misteri della vita - continua Siddi - le hanno riservato un tempo breve, ma questo tempo Sara Bianchi l'ha occupato bene con dignità, coraggio, passione civile. Nel rimpianto per una scomparsa che appare ancora incredibile, la Fnsi si unisce con commozione al lutto del suoi cari, con un ricordo che sia di speranza e fraternità».(ANSA).


XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX


Sara Bianchi era nata a Sesto San Giovanni e da poco aveva compiuto i 45 anni. Era giornalista professionista dal 13 febbraio 1996. Era consigliere dell’Associazione lombarda dei Giornalisti per “Impegno sindacale” (componente d’ispirazione cattolica della Fnsi)


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com