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Pensioni: il delirio del ministro Graziano Delrio (“Prelievi sulle pensioni alte in aiuto di quelle di 400 euro al mese”). Delrio non ha ancora letto la sentenza 116/2013 della Corte costituzionale. I pensionati non possono essere discriminati, perché ciò violerebbe due principi/cardine della Costituzione (l’uguaglianza di trattamento e la progressività del sistema tributario). Significa che a parità di stipendio o di pensione, tutti, attivi e cittadini in quiescenza, devono essere tassati allo stesso modo. Ma il mondo politico non ha sempre affermato che i pensionati in cattive acque andavano aiutati con la fiscalità generale?

di Franco Abruzzo
Unione nazionale pensionati per l’Italia (UnpI).

Roma, 27 ottobre 2013. "Serve rivisitare i tre grandi patti che tengono insieme il Paese". Lo ha detto, riferisce l’Ansa,  il ministro Graziano Delrio parlando dal palco della Leopolda. "Il primo - ha detto è che 'chi lavora paga le pensioni a chi ha lavorato prima", questo "va riscritto: chi ha pensioni alte deve essere in grado di aiutare chi di pensione prende 400 euro". Prendere fondi dalle pensioni alte, ha suggerito, in preda al delirio di onnipotenza, “anche per creare centri per l'impiego”. Delrio non ha ancora letto la sentenza 116/2013 della Corte costituzionale. I pensionati non possono essere discriminati, perché ciò violerebbe due principi/cardine della Costituzione (l’uguaglianza di trattamento e la progressività del sistema tributario). Significa che  a parità di stipendio o di pensione, tutti, attivi e cittadini in quiescenza, devono essere tassati allo stesso modo. Ma il mondo politico non  ha sempre affermato che i pensionati “deboli” andavano aiutati con la fiscalità generale? I centri per l’impiego non vanno creati dalle Regioni con i fondi comunitari? Prendere i quattrini dagli assegni robusti per aiutare chi se la passa male non risolve il connotato tributario del prelievo. La Consulta non benedirà giammai una simile manovra. Sulle pensioni alte grave un prelievo fiscale del 45/50%. Se gli assegni perdono consistenza, lo Stato ci rimette perchè incasserà di meno. Delrio è in rotta di collisione con Saccomanni (ministro dell'Economia e delle Finanze).


Suggeriamo a Delrio di battersi  per aumentare i trattamenti più esigui e di concedere al 100% la perequazione a tutti i pensionati attingendo risorse dalla colossale evasione fiscale, dalla lotta alle mafie e dalla vendita dei beni sequestrati alle mafie, dalla eliminazione degli enti inutili e delle province, dall'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e, perché no, dalla drastica diminuzione dei compensi e dei vitalizi dei parlamentari. I pensionandi, e i pensionati, hanno il merito di aver fatto i sacrifici necessari per aiutare i conti pubblici. Il Corriere della Sera (9 ottobre, con le firme di Massimo Fracaro e Nicola Saldutti) ha scritto che “è arrivato il momento di cercare altrove le risorse necessarie”. "La riforma Fornero consentirà di risparmiare qualcosa come 93 miliardi di euro. Prima c’erano stati Amato, Dini, Maroni, Prodi: le riforme previdenziali sono state probabilmente gli interventi che più hanno consentito di tenere l’Italia a galla”. ORA BASTA! Capito, Delrio?


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ANALISI ORIGINALE E NUOVA. MITI DA SFATARE. Continuo accanimento contro le pensioni aggravato oggi dal blocco triennale della rivalutazione del costo della vita. Con l’assegno in lire trasformato in assegno in euro, i pensionati hanno subito negli ultimi 10 anni una perdita del potere di acquisto del 50%. Il cambio reale tra euro e lira ormai è stabilizzato anche a livello psicologico a un euro uguale mille lire. I giovani lavoratori che dal 2002 hanno cominciato a versare i contributi previdenziali in euro andranno in pensione con un assegno uguale se non addirittura superiore - in termini di potere d'acquisto - a quello dei "ricchi" pensionati di oggi. Conviene introdurre una patrimoniale flat del 10% che colpirebbe tutti i risparmi finanziari (dunque anche quelli degli evasori)? //di Roberto Bagnoli-Corriere della Sera// IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13064


 


Papa Francesco: se il popolo non ascolta nonni, muore. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13066


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L’adesione al Movimento comporta per ora l’invio di una email  a uno di questi due indirizzi. Presto seguiranno istruzioni più dettagliate:


°°°°Franco Abruzzo  fabruzzo39@yahoo.it


°°°°Alessandro Seracini  alessandroseracini


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MANIFESTO. I PENSIONATI INSORGONO contro il GOVERNO LETTA E LA RIFORMA FORNERO a tutela anche di chi andrà in quiescenza nel futuro vicino o lontano. A Milano fondato IL MOVIMENTO “UNIONE NAZIONALE PENSIONATI PER L'ITALIA” – “Movimento dei Pensionati di Oggi e di Domani”. NESSUNA DIFESA PER CHI HA OTTENUTO MAXI ASSEGNI DAL MONDO POLITICO. Franco Abruzzo e Alessandro Seracini: “Il  Movimento, sia chiaro,  sostiene soltanto le pensioni costruite con il lavoro, non quelle elargite dalle Camere ai boiardi di Stato. Bisogna difendere il diritto alla perequazione annuale e alla Giustizia sociale (presente, con gli articoli 36 e 38, nella nostra Costituzione)”. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13061


 


Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono in  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436 


 


 


 


 


 





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