Un pensionato medio italiano paga 4mila euro di fisco, un tedesco 39. Pesa anche la mancanza dei trattamenti impositivi agevolati che sono riconosciuti nella quasi generalità dei paesi comunitari.
Roma, 18 novembre 2013. «Il trattamento fiscale dei pensionati italiani é pesante e punitivo. Sia perché soffre dell'eccesso di prelievo che scaturisce dalla combinazione fra Irpef e addizionali regionale e comunale, sia perché, diversamente da quanto avviene nel resto d'Europa, il carico fiscale sulle pensioni é superiore a quello che grava sui redditi da lavoro dipendente di analogo ammontare». Uno studio di Confesercenti, che verrà al centro domani dell'Assemblea Fipac Confesercenti, ha confrontato il rapporto tra fisco e pensioni in Europa. In particolare, spiega Confesercenti, emergono due particolarità tutte italiane. La prima riguarda l'importo delle detrazioni d'imposta riconosciute ai pensionati (1.725 euro al di sotto dei 75 anni e a 1.783 euro oltre 75 anni), che é inferiore a quello previsto a favore dei redditi da lavoro dipendente (1.840 euro). La seconda é relativa alla mancanza in Italia dei trattamenti impositivi agevolati che sono riconosciuti nella quasi generalità dei paesi europei, ricorrendo a deduzioni maggiorate e, talora, esentando parzialmente dall'imposta sul reddito l'importo della pensione. Dallo studio emerge infine che, confrontando i valori in euro delle imposte pagate in ciascun paese europeo, con riferimento a una pensione pari a tre volte il minimo, il divario tra il carico fiscale di un pensionato italiano, che deve sopportare oltre 4mila euro di imposte, e quello di un tedesco, pari a soli 39 euro. (RADIOCOR)
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