Cosenza, 19 novembre 2007. Un ricorso per il sequestro di “La società sparente”, libro sui rapporti fra ’ndrangheta e politica in Calabria (Neftasia, Pesaro, 2007, prefazione di Gianni Vattimo e Angela Napoli) scritto da Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, è stato presentato lo scorso 5 novembre al Tribunale di Cosenza, notificato agli autori e all’editore a metà del mese. Nel ricorso, scritto dall’avvocato Francesco Caputo a nome dell’imprenditore Domenico Parrotta, si chiede al giudice di sequestrare il libro o levare le pagine 164 e 165, ritenute lesive della reputazione di Parrotta.
Si chiede, inoltre, di proibire la presentazione del volume, a San Giovanni in Fiore (Cosenza), a Cosenza o nei dintorni, prevista lo scorso 11 novembre. Questa presentazione, altrimenti evitata a San Giovanni in Fiore, ha invece avuto luogo in un albergo appena fuori del comune calabrese. Il giudice di merito ha fissato un’udienza il prossimo 12 dicembre, rilevando l’avvenuta immissione in commercio del libro, già prima del deposito del ricorso.
Gli autori hanno subìto minacce nei giorni scorsi: Alessio il 26 ottobre e Morrone il 12 novembre. Il giornale “Il Quotidiano della Calabria” ha riportato delle dichiarazioni di Morrone, in un articolo a pagina 24 del numero del 3 novembre, sull’esistenza di forti pressioni ed episodi contro la diffusione e discussione del libro nell’area silana, di cui gli autori sono originari.
«Il clima che stiamo vivendo – dice Emiliano Morrone – è tremendo: prima minacce, poi forme di boicottaggio, poi altre minacce e, infine, un ricorso per il sequestro di “La società sparente”». «Peraltro – prosegue il giornalista – nel nostro libro abbiamo anche riportato alcune vicende già note e ci siamo ben guardati dall’accusare chicchessia, tutelando pienamente, in casi specifici, la reputazione di soggetti contro cui non vi sono elementi di prova». «Che cosa si può raccontare di questa Calabria distrutta dalla ’ndrangheta e da una politica irresponsabile?», si chiede Morrone, che aggiunge: «Tentano di isolarci come hanno fatto per Aldo Pecora e il pm Luigi De Magistris. Alessio e io siamo ora in grave pericolo, ma abbiamo la vicinanza di “Ammazzateci tutti”, della “Rete per la Calabria”, di Salvatore Borsellino, di Gianni Vattimo, dei deputati dell’Antimafia Angela Napoli e Giacomo Mancini e del parlamentare Franco Laratta». E ancora: «Adottano la classica stragia della tensione. Non temo per me, ma per la mia famiglia. Mia madre è una cardiotrapiantata, qualcuno vuole farle scoppiare il cuore. Sappiamo bene i limiti del diritto di cronaca e della libertà di opinione; per questo, abbiamo scritto con correttezza e rispetto». Alessio sostiene che «non è ammissibile quanto sta avvenendo» e che «le istituzioni non possono più rimanere immobili e in silenzio». Per Alessio, «adesso dovrebbe intervenire il governatore Loiero, anche perché, come me e Morrone, ha ricevuto gravi intimidazioni». «Loiero, che rappresenta tutti i calabresi, ci metta – precisa Alessio – nelle condizioni di vivere tranquilli e non denunci solo il suo isolamento personale».
Ufficio Stampa
Neftasia editore
Per informazioni tel. 0721.259111
Persona di riferimento Contardi dott.ssa Claudia
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Appello di Franco Abruzzo:
“Diamo voce a chi ne è privo.
Non lasciamo isolati due
giovani giornalisti calabresi!”.
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‘Ndrangheta e politica,
un intreccio che
blocca la Calabria
raccontato
in “La società sparente”
di Emiliano Morrone
e F. Saverio Alessio.
Le difficoltà di chi fa
opposizione sociale
in una terra dimenticata.
Comunicato
Lo scorso 26 ottobre, lo scrittore Francesco Saverio Alessio ha ricevuto presso la sua abitazione di San Giovanni in Fiore (Cs) un biglietto con scritto, in ritagli di giornale, «attento alle tue mosse, taci». Alessio lo ha notato in cassetta postale intorno alle 17, subito ipotizzando un collegamento con alcune sue dichiarazioni successive all’uscita del libro “La società sparente” (Neftasia editore, Pesaro, 2007) su ‘ndrangheta e politica. Il volume, scritto con il giornalista Emiliano Morrone, analizza alcune cause dell’espansione della criminalità organizzata calabrese, raccontando storie e protagonisti, fino alla strage di Duisburg e alle inchieste del pm De Magistris, di quanto in Calabria sta avvenendo dopo l’uccisione di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale.
Alessio ha detto che «il clima è torbido e confuso, quindi occorre non spaventarsi ma nemmeno sottovalutare». Morrone ha sottolineato, poi, che «serve un sostegno morale, corale e istituzionale, per evitare l’isolamento di scrittori scomodi che denunciano i rapporti tra politica e mafia nel profondo Sud». Ma pochi hanno raccolto l’appello: solo alcuni quotidiani calabresi hanno dato la notizia dell’episodio capitato ad Alessio. Solidarietà dalla rete “Per la Calabria”, che riunisce vari movimenti di lotta alla ’ndrangheta, a partire dai giovani di “E adesso ammazzateci tutti”. La Rai regionale e la tv di San Giovanni in Fiore, comune simbolo dell’assistenzialismo statale, non hanno accennato all’accaduto, né dalla politica è pervenuta condanna pubblica del gesto.
Dopo la minaccia, gli autori di “La società sparente” hanno anticipato all’11 novembre la presentazione del libro in quel comune, prevista, invece, per il prossimo dicembre. Immediata la disponibilità a partecipare da parte di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, di Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonio, di Aldo Pecora, portavoce del movimento antimafia “E adesso ammazzateci tutti”, di Giorgio Durante, fondatore di “Calabria libre”, e dei deputati Giacomo Mancini (Sdi), Franco Laratta (Pd) e Angela Napoli (An), membro della Commissione parlamentare contro il fenomeno mafioso. Avuta, in proposito, la disponibilità d’una sala privata, Alessio e Morrone hanno poi ricevuto disdetta «per inagibilità dei servizi pubblici causata da adolescenti» durante una festa recente. In realtà, ci sono state forti pressioni contrarie.
Nei giorni scorsi, la proposta di un funzionario comunale di inserire “La società sparente” nella settimana di lettura organizzata dalla biblioteca comunale ha ricevuto un violento diniego da alcuni esponenti politici. Né sembrano disponibili altri spazi, pubblici o privati, per la presentazione del volume nel centro silano.
In seguito a queste difficoltà, Alessio e Morrone hanno rinunciato a presentare il loro libro a San Giovanni in Fiore, spostando a Cosenza l’appuntamento del prossimo 11 novembre.
Per ultimo, alcune librerie calabresi stanno informando i lettori che il testo è stato ritirato dal commercio. “La società sparente” è, invece, sempre in vendita.
Emiliano Morrone
Francesco Saverio Alessio
San Giovanni in Fiore (Cosenza)