La Provincia di Varese verso la chiusura (il 24 dicembre): i 5 redattori saranno riassorbiti nel Gruppo, i 40 collaboratori a spasso. Ai redattori delle tre testate della Provincia (Como, Lecco e Sondrio) viene applicato il contratto di solidarietà.
Milano, 5 dicembre 2013. Dal 24 dicembre, la Provincia di Varese non esisterà più: chiusa, morta e sepolta. Quotidiano facente parte della galassia Sesaab (Eco di Bergamo, Provincia di Como, Provincia di Lecco, Provincia di Sondrio, Il Cittadino di Monza), che da otto anni racconta una realtà come quella del varesotto. Realtà ricca di eccellenze dal punto di vista imprenditoriale, sociale, sportivo. La Provincia conta(va) una redazione composta da cinque (5) giornalisti regolarmente assunti. Il grosso del lavoro era fatto dai collaboratori. Una quarantina di professionisti, giornalisti a tutti gli effetti (ma non tutelati da alcuna forma di contratto, non protetti da alcuna previdenza o ammortizzatore sociale), che dal 25 dicembre resteranno a casa. Un bruttissimo Natale. Gente che avevano il giornalismo come prima e unica fonte di reddito, gente che scriveva attorno agli 80 pezzi mensili, che bruciava trasferte-domeniche-festività (a spese proprie). Giornalisti di 35-40 anni, con famiglie da mantenere e mutui da pagare, ai quali è stata comunicata la decisione della chiusura (già presa da mesi) soltanto qualche giorno fa.
La notizia è ufficiale, ma la gente non lo sa.. La decisione di chiudere Varese è arrivata nel silenzio delle altre redazioni del Gruppo. La consolazione è che i 5 redattori di Varese saranno riassorbiti nel Gruppo. Ai redattori delle tre testate della Provincia (Como, Lecco e Sondrio) viene applicato il contratto di solidarietà.
|