L’8 gennaio 2014 nell’aula di Montecitorio verranno discusse 7 MOZIONI (CONTRO LE COSIDDETTE "PENSIONI D'ORO") PRESENTATE DA 121 DEPUTATI DI 7 DIVERSI GRUPPI POLITICI (MOVIMENTO 5 STELLE, FRATELLI D'ITALIA, SEL, SCELTA CIVICA, PD, LEGA e NUOVO CENTRODESTRA), PARI AD 1/5 DELL'ASSEMBLEA DI MONTECITORIO. L’obiettivo dei parlamentari – totalmente ignoranti in tema di diritto costituzionale e in particolare in tema di uguaglianza fiscale tra i cittadini – punta “all'introduzione di un prelievo straordinario sui redditi da pensione superiori ad un determinato importo”. E’ un esproprio proletario. Non è possibile ricalcolare le vecchie pensioni retributive con il metodo contributivo: parola di Stefano Fassina viceministro all’Economia. Si annuncia un provvedimento abnorme. Il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale sono l’unica barriera in difesa di chi ha versato nella vita lavorativa 35/40/50 anni di contributi. Le tasse devono avere una portata universale e non possono colpire una sola categoria di cittadini (i pensionati): così dice la sentenza 116/2013 della Consulta. Ma a Montecitorio l’hanno letta? Attuali le parole di Mario Monti alla Cnn. “Voglio impoverire il Paese (con le tasse), perché gli italiani sono vissuti al di sopra delle loro possibilità”. IN ALLEGATO LE 7 MOZIONI.
di FRANCO ABRUZZO
Roma, 28 dicembre 2013. L’8 gennaio saranno discusse (punto n. 2 dell’odg) nell’aula di Montecitorio le mozioni Giorgio Sorial (5 Stelle) ed altri n. 1-00194, Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) ed altri n. 1-00255, Titty Di Salvo (Sel) ed altri n. 1-00256, Irene Tinagli (Scelta civica) ed altri n. 1-00257, Marialuisa Gnecchi (Pd) ed altri n. 1-00258, Massimiliano Fedriga (Lega Nord) ed altri n. 1-00259 e Sergio Pizzolante (Ncd) ed altri n. 1-00260 “concernenti iniziative volte all'introduzione di un prelievo straordinario sui redditi da pensione superiori ad un determinato importo”. L’obiettivo dei parlamentari – totalmente ignoranti in tema di diritto costituzionale e in particolare in tema di uguaglianza fiscale tra i cittadini – punta “all'introduzione di un prelievo straordinario sui redditi da pensione superiori ad un determinato importo” (sul punto Pierluigi Franz in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13506). E’ un esproprio proletario. Non è possibile ricalcolare le vecchie pensioni retributive con il metodo contributivo: parola di Stefano Fassina viceministro all’Economia. Si annuncia un provvedimento abnorme. Il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale sono l’unica barriera in difesa di chi ha versato nella vita lavorativa 35/40/50 anni di contributi. Le tasse devono avere una portata universale e non possono colpire una sola categoria di cittadini (i pensionati): così dice la sentenza 116/2013 della Consulta (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12224). Ma a Montecitorio l’hanno letta? Un ulteriore intervento sulle pensioni più alte potrebbe rivelarsi non fattibile. Lo ha affermato il 5 dicembre scorso, come detto, il vice-ministro dell'Economia, Stefano Fassina, durante il suo intervento in commissione Bilancio della Camera sulla legge di stabilità 2014. Nel resoconto della seduta (fonte Asca) si legge che Fassina ''comprende i rilievi per cui il contributo di solidarietà sulle 'pensioni d'oro' andrebbe meglio disegnato per colpire i veri privilegi, ma avverte che un intervento più sofisticato ed articolato potrebbe rivelarsi non fattibile sul piano applicativo e amministrativo, richiedendo calcoli complessi che consentano di risalire alla contribuzione effettuata anche diversi decenni addietro. Si dichiara tuttavia disponibile, nei limiti del possibile, ad accogliere proposte emendative utili a migliorare tali disposizioni''. In sostanza gli enti previdenziali non hanno le carte sulle quali hanno calcolato l’entità delle loro pensioni. Nessuno parla degli assegni regalati dallo Stato con le “pensioni sociali”, con le baby pensioni e con la “legge Mosca” a cittadini che non avevano versato alcun contributo o ne avevano versato pochissimi. Solo le baby pensioni (elargite a cittadine/i che hanno lavorato 14 anni 6 mesi e 1 giorno oppure 19 anni 6 mesi e 1 giorno) costano ogni anno allo Stato 7,5 miliardi di euro (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13570). Nell’edizione di ieri il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, ha scritto che il prelievo previsto dalla legge di stabilità 2014 sulle cosiddette pensioni d’oro è a rischio di costituzionalità. Che dire della “beffa di Stato ai danni dei professionisti pensionati”? Ne ha scritto Anna Campilii in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13571 . SONO INCOSTITUZIONALI MOLTE DELLE NOVITA' PENSIONISTICHE CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA' 2014. I parlamentari non hanno ascoltato il monito del PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO CHE AVEVA SUGGERITO IMPORTANTI MODIFICHE IN LINEA CON LA COSTITUZIONE e con le sentenze della Corte costituzionale (Pierluigi Franz in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13568). Non solo: la Camera si accinge a discutere le 7 mozioni (che pubblichiamo in allegato) animate da odio sociale e da invidia sociale. Pubblichiamo anche l’intervento del ministro del Lavoro Enrico Giovannini. La tecnica è quella annunciata da Mario Monti alla Cnn e di cui ha parlato Piero Ostellino nel Corriere della Sera (pagina 61, edizione del 21 dicembre 2013). Monti sostenne nell’intervista “di voler impoverire il Paese (con le tasse), perché gli italiani erano vissuti al di sopra delle loro possibilità”. Il Governo Letta e una strana e vasta maggioranza vogliono tradurre in fatti quelle parole sciagurate. L’inconsapevole retroterra di Monti è quello di Peppino Stalin, che negli anni 20 e 30 del secolo scorso sterminò i contadini ucraini che non volevano conferire le loro piccole proprietà terriere ai kolkoz. Siamo sulla via di ridurre in straccioni i pensionati, che, i più fortunati, riceveranno nel 2014 la perequazione, una somma da 6 a 20 euro lordi al mese. Una vergogna!
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In allegato le 7 mozioni e il dibattito alla Camera del 25 novembre 2013 con l'intervento del ministro Giovannini
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PROMULGATA LA LEGGE DI STABILITA'. E' LA n. 147 del 27 dicembre 2013 (Supplemento Ordinario n. 87 alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27/12/2013)..
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.Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436
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