No al ricalcolo delle pensioni. Commento ad un articolo di Tito Boeri, Fabrizio Patriarca e Stefano Patriarca (Le domande di Marialuisa Gnecchi).
di Giampaolo Galli – deputato Pd (già direttore generale Confindustria)
Tito Boeri, Fabrizio Patriarca e Stefano Patriarca con il loro “Pensioni: l’equità possibile” del 14.01.2014 propongono (in http://www.lavoce.info/pensioni-equita-generazioni-contributi/) di chiedere un “contributo di equità” ai pensionati, basato sulla differenza tra pensioni percepite e contributi versati. Ricostruendo le storie dei contribuenti attraverso il cosiddetto “forfettone” (un metodo indicato in un decreto del 1997) calcolano lo scostamento tra pensione effettiva e contributivo. Per tale scostamento propongono di ricavare il contributo sulla base di un’aliquota progressiva pari al 20, 30 e 50% rispettivamente per pensioni tra 2 e 3 mila euro, 3 e 5 mila euro e superiori a 5 mila euro. Secondo le loro stime si ricaverebbe un risparmio di spesa pari a circa 4,2 miliardi di euro. Di seguito il mio commento alla loro proposta, pubblicato oggi su lavoce.info all’indirizzo http://www.lavoce.info/equita-nelle-pensioni-domande-e-risposte/
Le domande di Marialuisa Gnecchi
|