CINA: STOP AI FALSI GIORNALISTI, RITIRATE 15MILA PRESS CARD.
PECHINO, 23 APRILE 2014. LA CINA HA RITIRATO LE PRESS CARD A 14.455 FALSI GIORNALISTI DALL'INIZIO DELLO SCORSO ANNO, QUANDO E' COMINCIATA LA CAMPAGNA CONTRO I FALSI GIORNALISTI. LO RIFERISCE LA STATE ADMINISTRATION OF PRESS, PUBLICATION, RADIO, FILM AND TELEVISION, L'AUTHORITY CINESE DEI MEDIA, CHE RENDE NOTO ANCHE DI AVERE MESSO SOTTO INDAGINE ANCHE 216 TRA GIORNALI E RIVISTE PUBBLICATI ILLEGALMENTE, DI 76 DEI QUALI E' STATA SOSPESA LA PUBBLICAZIONE. IN TOTALE, LE AUTORITA' DISCIPLINARI HANNO SEQUESTRATO OLTRE 1,5 MILIONI DI COPIE E INDAGATO NEI CONFRONTI DI 258 CASI CRIMINALI. LA CAMPAGNA CONTRO I FALSI GIORNALISTI ERA STATA LANCIATA A FINE MARZO DEL 2013 E AVEVA TRA I SUOI OBIETTIVI PRINCIPALI LE INDAGINI NEI CONFRONTI DI PERSONE CHE, SPACCIANDOSI PER GIORNALISTI, ESTORCEVANO DENARO ALLE IMPRESE O AI SINGOLI, E L'ELIMINAZIONE DAL MERCATO DELLE PUBBLICAZIONI A CARATTERE PORNOGRAFICO, DI RECENTE OGGETTO ANCHE DI UNA LEGGE APPOSITA PER PUNIRE PIU' SEVERAMENTE GLI EDITORI. UNA PRIMA CAMPAGNA, DA DICEMBRE 2012 A FEBBRAIO 2013, AVEVA PORTATO ALLA CONFISCA DI 1,34 MILIONI DI COPIE DI GIORNALI E MAGAZINE ILLEGALI E AVEVA PORTATO 136 PERSONE IN TRIBUNALE PER RISPONDERE DI REATI DI NATURA PENALE, SECONDO I DATI UFFICIALI. UNA DELLE ACCUSE PIU' COMUNI NEI CONFRONTI DEI FALSI GIORNALISTI, ERA LA TENTATA ESTORSIONE NEI CONFRONTI DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI PER NON PUBBLICARE NOTIZIE POTENZIALMENTE NEGATIVE DI CUI I FINTI CRONISTI ERANO VENUTI A CONOSCENZA. (AGI)
|