(12.5.2014) - Ciao franco, leggo sul tuo sito che Pierluigi Franz afferma che, nel caso Sopaf, Inpgi2 non può dichiararsi parte lesa perché, come sempre sostenuto, nell'affare avrebbe ottenuto guadagni. Forse è vero e ci piacerebbe saperlo. Tuttavia, i guadagni (o le perdite) si conseguono ad operazioni concluse: questa è conclusa? In ogni caso, di che operazione si tratta, a quale livello di rischio? Il livello di rischio è importante perché rischiare non può far parte delle strategie di investimento di enti previdenziali, a maggior ragione di quelli che gestiscono il patrimonio dei soci.
A mio parere, le riunioni di oggi e di domani devono fare chiarezza su tutto e concludersi con un elenco aggiornato degli investimenti di Inpgi1 e di Inpgi2 da diffondere a tutti i soci. Così si fa quando si vuol essere trasparenti e quando di crede nella trasparenza come uno degli strumenti della democrazia partecipativa.
Mi ricordo quando, invece, alle osservazioni critiche di Nicola Borzi il direttore generale dell'Inpgi rispose che Borzi non aveva titoli per ottenere le informazioni che chiedeva. In altre parole, un semplice socio dell'istituto non poteva chiedere informazioni. Potevano farlo solo amministratori e sindaci i quali, se l'hanno fatto, nessuno lo sa anche perché nulla è stato comunicato. Sarà ancora così?
Ezio Chiodini
giornalista professionista (Il Giorno, Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, etc)
già revisore dei conti dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia
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SOPAF/INPGI. La vicenda Sopaf sarà affrontata lunedì 12 maggio dal Comitato amministratore della gestione separata dell’Inpgi (o Inpgi 2) e martedì 13 maggio dal Consiglio di Amministrazione della gestione principale dell’Inpgi (o Inpgi 1). Pierluigi Franz (sindaco dell’Istituto): “Non può l'INPGI/2 essere parte lesa - come hanno scritto i giornali - in quanto ha sempre sostenuto di aver tratto un buon guadagno dall'operazione”. Nei prossimi giorni inizieranno di fronte al Gip Donatella Banci Buonamicini gli intererogatori di garanzia per i 7 arrestati. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14664
INCHIESTA SOPAF: ARRESTATI I FRATELLI MAGNONI e uno dei nipoti. Complessivamente 7 persone in carcere (su 19 indagati). I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, alla truffa aggravata, all’appropriazione indebita, alla frode fiscale e al riciclaggio. Truffate alcune casse di previdenza: per 52 milioni di euro la Cnpr (ragionieri), per 20 milioni l'Enpam (medici) e per 7 milioni l'Inpgi (giornalisti). Un “colpo” In totale di 79 milioni. Diverse acquisizioni di documenti da parte della GdF negli uffici dei presidenti degli enti. Sequestrati 60 immobili (la maggior parte nel centro di Milano) e bloccati oltre 300 rapporti bancari in varie parti d'Italia per un valore complessivo che si stima vicino ai 185 milioni di euro. I retroscena pubblicati da Il Sole 24 Ore tra il 2009 e il 2012 e firmati da Nicola Borzi e Vitaliano D’Angerio; un altro articolo “profetico” è di Vittorio Malagutti (Il Fatto quotidiano). Le polemiche della campagna elettorale del 2012. COMUNICATO INPGI: “L’Ente ha assunto il ruolo di soggetto terzo, totalmente estraneo ai fatti, risalenti al febbraio 2009, oggetto di accertamento”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14655
SOPAF - Il Sole 24 Ore/Radiocor ricostruisce minutamente la vicenda. “Le operazioni effettuate da Sopaf con Enpam e Inpgi, le casse di previdenza rispettivamente di medici e giornalisti, sono del tutto anti-economiche per questi enti, considerato che hanno consentito un margine di profitto elevato alle società degli indagati, privo di qualsiasi giustificazioni, sulla base di una triangolazione di cui non si comprendono le ragioni negoziali”. Lo scrive il pm di Milano Gaetano Ruta, titolare del fascicolo che ha portato all'esecuzione di sette ordinanze di custodie cautelare. Per il pm, “Sopaf ha ottenuto un ingiusto profitto pari a 15.986.025 euro nell'operazione con l'Enpam e pari a 7.600.000 euro nell'operazione con Inpgi, in danno degli enti che avrebbero potuto acquistare tali quote con uno sconto maggiore”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14659
I retroscena della storia Sopaf pubblicati tra il 2009 e il 2012 da Il Sole 24 Ore. - 17.2.2012 - ANALISI TECNICA. Quell’affare (per chi?) delle quote di FIP vendute tre anni fa all’INPGI - Chi è l’autore della certificazione del valore unitario della quota del fondo FIP (oltre 140mila euro) che presentò l’acquisto di quote FIP da parte di INPGI come “un affare”? Perché, nonostante la stampa economica e internazionale ne avesse parlato diffusamente, nessuno a quanto pare dentro l’INPGI si dedicò a capire come mai, appena poche settimane prima di cedere quote di FIP a INPGI, SOPAF avesse acquistato dal gruppo austriaco quote di FIP per un valore inferiore del 20% a quello pagato dagli austriaci e comunque inferiore di oltre il 33% al prezzo pagato dall’INPGI a SOPAF solo pochi giorni dopo? Nell’acquisto di quote di FIP per 30 milioni, il 19 febbraio 2009, con una delibera firmata dal presidente dell’Istituto, chi ha fatto l’affare: l’INPGI o la SOPAF che avrebbe guadagnato 7,5 milioni su 30 di ricavi? - di Nicola BORZI/Plus24/Il Sole 24 Ore. (IN CODA due articoli di Vitaliano D'Angerio). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8399