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EQUO COMPENSO – Retribuzione minima per i collaboratori: "Ora non sarà più possibile agli editori pagare 5 euro al massimo a pezzo" - PUBBLICHIAMO la nota 20/6/2014 della Fnsi diretta agli organismi federali e agli enti di categoria con i parametri presenti nella delibera della Commissione governativa istituita ex legge 233/2012. E’ una nota dettagliata e puntuale. Segue (ma in allegato) il testo dell’accordo fra Fnsi e Fieg sul lavoro autonomo. Due documenti da leggere attentamente per evitare critiche avventate e pretestuose. L’accordo è figlio di una stagione terribile segnata da una crisi (epocale) del gettito pubblicitario e dei ricavi da edicola. Il 23 e il 24 giugno 2014 potrebbero essere le date della firma del Cnlg e del decreto sulla ripartizione dei 50 milioni della legge 147/2013 destinate a dare ossigeno all’occupazione e all’Inpgi.

(Federazione Nazionale della Stampa Italiana - Prot. n.355/D   -  Roma, 20 giugno 2014) -  NOTA PER GLI ORGANISMI FEDERALI E GLI ENTI DI CATEGORIA EQUO COMPENSO: LA COMMISSIONE HA DELIBERATO PROSEGUE IL CONFRONTO SUGLI ISTITUTI CONTRATTUALI.  


(20.6.2014) - La Commissione ministeriale sull'equo compenso giornalistico, presieduta dal Sottosegretario Luca Lotti, ha concluso i propri lavori approvando la delibera proposta dal governo. Un testo che va esaminato rapportandolo anche a quanto si sta delineando nell'ipotesi di accordo contrattuale e a ciò che prevederà il decreto del governo, che la prossima settimana dovrebbe definire i criteri di attribuzione dei fondi triennali per l'editoria.


La delibera della Commissione, che si è basata sul confronto in atto tra la FNSI e la FIEG e tra la FNSI da una parte ed AERANTI-CORALLO dall'altro, nonché tra Federazione della stampa ed USPI, presenta aspetti su cui pesa una resistenza durissima degli Editori.


La FNSI avrebbe voluto cifre più alte, in particolare dal punto di vista del cosiddetto "moltiplicatore", cioè la base di pagamento degli articoli eccedenti quelli minimi previsti dalla delibera.


La Commissione equo compenso, infatti, ha varato le tabelle dei compensi minimi per le prestazioni minime. L'impegno del Sindacato dei giornalisti è di rafforzarle attraverso le previsioni contrattuali. Ora non sarà più possibile agli editori pagare 5 euro al massimo a pezzo. Ora si starà stabilmente 3 volte sopra questa soglia, e per la prima volta ci sono degli obblighi economici e sociali, cosa rifiutata dagli editori per oltre 20 anni. La novità vera e rilevante è questa, che riconosce a ogni effetto il lavoro autonomo giornalistico al quale venivano negati diritti essenziali e titoli negoziali. Sino ad oggi il collaboratore non contrattualizzato non aveva una retribuzione minima garantita; il che ha consentito prestazioni gratuite, oppure davvero minimali con 1,5/2,5/3.00/5.00 euro, estremamente diffuse. Da ora in avanti il collaboratore ha una retribuzione minima di 250 euro per un minimo di 12 collaborazioni mensili per i quotidiani. Altri minimi per le diverse tipologie (web, radio tv locali,periodici, agenzie di stampa) come da tabelle allegate. Con l'accordo contrattuale, il Sindacato dei giornalisti conta di riuscire già nei prossimi giorni di garantirgli il diritto alla previdenza complementare, all'assicurazione contro gli infortuni, ad uno dei profili della Cassa sanitaria di categoria, la Casagit, in termini ancora da definire nella convenzione contrattuale con discussione con la Fieg.


La collaborazione coordinata e continuativa non può più mascherare i redattori abusivi. La delibera amplia a tutto il lavoro autonomo l'equo compenso. Con la delibera il lavoro autonomo giornalistico non è più regolamentato solo dal codice civile, ma da una specifica norma. Con l'intesa contrattuale entrerà stabilmente nel contratto e discuterne non potrà più essere rifiutato dagli editore che per decenni avevano fin qui respinto una regolamentazione anche minima. Ogni rinnovo contrattuale ed ogni azione del Sindacato dovrà tenerne conto. La delibera della Commissione governativa dovrà pertanto essere letta, se sarà trovata un'intesa con la Fieg, con l'accordo complessivo - per questa area editoriale - sul contratto collettivo nazionale dei giornalisti. Nuovi appuntamenti negoziali sono fissati per la prossima settimana.


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PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DELL'EQUO COMPENSO NEL LAVORO GIORNALISTICO (delibera Commissione governativa ex legge 31/12/2012 n. 233)


1 - Ambito di applicazione


La disciplina del presente accordo si applica ai giornalisti iscritti all'albo professionale, siano essi professionisti o pubblicisti, i quali forniscono alle aziende editoriali contenuti informativi sotto forma di testi e/o servizi chiusi, anche corredati da foto e/o video, che svolgano prestazioni professionali nelle quantità minime previste dal punto 2, e titolari di un rapporto di lavoro non subordinato aventi le caratteristiche individuate dalla legge, dalla delibera della commissione del 29 gennaio 2014 e dagli accordi negoziali di settore.




2. Trattamento economico


a) Trattamento economico minimo - Il trattamento economico minimo per i destinatari della disciplina del presente accordo è quello di seguito individuato per le specifiche tipologie di prodotto editoriale




Quotidiani - minimo 144 articoli l'anno pari a 12 articoli pubblicati in media per mese in ragione d'anno, 250 E/mese,trattamento annuo 3.000. Ogni articolo di almeno 1.600 battute




Periodici (settimanali) * - minimo 45 pezzi/anno  (ognuno di almeno 1.800 battute), trattamento annuo € 3.000, 250 E/mese




Periodici (mensili) * - un pezzo per numero di almeno 7.000 battute trattamento annuo E 3.000, 250 e/mese


*Per altre periodicità non ricorrono le condizioni per considerare la collaborazione autonoma come "coordinata e continuativa".




Periodici editi dalle imprese fìrmatarie del contratto USPI -prestazioni lavorative rese dai collaboratori coordinati


e continuativi, almeno 4 al mese*, trattamento annuo 2.200


* Per prestazioni lavorative superiori a tale livello minimo il compenso dovrà essere proporzionalmente concordato tra collaboratore ed azienda e costituirà ulteriore indicazione essenziale del contratto individuale.


prestazioni giornalistiche 1.800 battute per artico1o*, € 14,00 per articolo


* Per prestazioni superiori per estensione, complessità e ricerca giornalistica, il maggiore compenso sarà liberamente concordato tra collaboratore ed azienda.


Agenzie di stampa - Minimo 40 segnalazioni/informazioni. Trattamento annuo euro 3000. Se le segnalazioni/informazioni sono corredate da foto, il compenso base è maggiorato del 30%, se corredate da video non montati, è maggiorato del 50%.




Web (testate giornalistiche onhne con esclusione dI blog e social network). - Minimo 40 segnalazioni/informazioni pubblicate in media per mese in ragione d'anno. Se le segnalazioni/informazioni sono corredate da foto, il compenso base è maggiorato del 30%, se corredate da video non montati, è maggiorato del 50%.Trattamento annuo euro 3000




Emittenti radio-televisive locali - prestazioni almeno 6 al mese trattamento annuo € 3.000




b) Trattamenti economici variabili -  Nelle ipotesi di produzione di contributi informativi in misura superiore a quanto individuato nelle predette tabelle, si procederà, nel rispetto dei parametri individuati, comelsegue:




Quotidiani - Da 145 a 288 articoli di almeno 1.600 battute l’uno non meno del 60% del trattamento economico minimo stabilito per i primi 144 articoli (+1800 euroI l'anno) -  Per produzioni superiori, le parti potranno concordare, secondo equità, un compenso forfetario mensile.




c) Rimborsi spese


 Il costo dei mezzi organizzati resta a carico del collaboratore. Sono rimborsate le spese preventivamente autorizzate dal committente.




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IN ALLEGATO il testo dell’accordo fra Fnsi e Fieg sul lavoro autonomo.




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.GIORNALISTI. Lunedì 23 stretta finale sul contratto. L’esito della trattativa condiziona il decreto che il giorno successivo il sottosegretario Luca Lotti dovrebbe firmare finalizzando i 50 milioni stanziati dalla legge 147/2013 per dare sostegno alle riorganizzazioni aziendali, all’innovazione, all’ingresso di giovani professionisti e alla stabilizzazione dei precari. Sono in ballo mille posti di lavoro in tre anni. Lotti ha chiesto, con determinazione, a Fnsi e Fieg di introdurre una norma nel contratto che vieti ai prepensionati di conservare il posto al desk come cococo (pratica scorretta ma  diffusa negli ultimi 5 anni nei grandi gruppi). Il 23 e 24 giugno sono giornate decisive anche per l’Inpgi e per i giornalisti in via di prepensionamento: ignorano il destino della ex-fissa (su questo punto due articoli in coda). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14985




 




 


 







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