Roma, 10 settembre 2014. Un tavolo tecnico delle casse privatizzate per affrontare i temi della doppia tassazione, della privatizzazione del sistema, degli investimenti utili per il paese. E' una delle idee emerse nel corso del forum ''Il futuro delle Casse di previdenza'' organizzato dalla Cassa Ragionieri guidata da Luigi Pagliuca. "I giovani professionisti -spiega Alberto Brambilla, docente di Gestione delle forme previdenziali pubbliche e complementari presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano- facciano causa alla Corte di Cassazione, che con la sentenza che rende vana la clausola di salvaguardia contenuta nella legge di Stabilità per il 2014 ha dimostrato ancora una volta come in Italia si guardi la forma e non la sostanza". "In questo modo -continua Brambilla- si difendono i privilegi di chi ha pensioni generose a discapito delle future generazioni. Le Casse devono instaurare un tavolo con il governo e affrontare i temi della doppia tassazione, della privatizzazione del sistema, degli investimenti utili per il paese". Condivide l'idea del tavolo tecnico il presidente Adepp Andrea Camporese: "Un approfondimento è opportuno, affrontando questioni che riguardano la sostenibilità tecnico-attuariale, l'andamento dell'economia reale e quindi del flusso contributivo, l'andamento demografico, il peso dei diritti acquisiti. Il fine -sottolinea- deve essere quello di trovare un nuovo punto di equilibrio tra tutte queste componenti". "La questione -spiega Giovanni Geroldi, docente di Economia della previdenza e dei sistemi pensionistici presso l'Università di Piacenza- riguarda l'intera collettività, e andrebbe affrontata tenendo ben in mente questo aspetto. Se gli Istituti previdenziali non dovessero riuscire a far fronte a queste pensioni, essi finirebbero in una gestione generale, ossia l'Inps. E il finanziamento di un debito previdenziale può essere fatto per leva fiscale, quindi toccherebbe alla collettività occuparsene". "I giovani professionisti non devono arrendersi, ma tenere duro in attesa di uno scenario futuro migliore", sottolinea, invece, Massimo Angrisani, ordinario di tecnica attuariale per la previdenza presso l'Università La Sapienza di Roma. "Occorre passare ad una sostenibilità 'logica' basata sulla preliminare adozione del sistema contributivo e che prevede di dare ai contributi quel tasso di rendimento che la situazione economica consente: è un tasso legato al tasso di rendimento dei patrimoni e alla capacità reddituale della categoria". Si dice preoccupato per l'aggravarsi del conflitto intergenerazionale Mauro Marè, docente di Scienza delle finanze presso l'Università della Tuscia e presidente Mefop. "Ritengo -ha detto Marè- vi siano dei segnali molto forti e preoccupanti in questo senso. L'ultima indagine della Banca d'Italia sulla ricchezza e il risparmio delle famiglie italiane -evidenzia l'esperto- ha messo in rilievo dati impressionanti: i giovani al di sotto dei 35 anni posseggono, rispetto ai precedenti, un reddito molto minore ed hanno una ricchezza netta finanziaria che negli ultimi 25 anni si è ridotta del 50-70%, mentre le persone con più di 50 anni sono diventate, per diversi fattori, più ricche. E' allora necessario uno sforzo di tutti: occorre che il sistema a ripartizione diventi più sostenibile e bisogna aiutare il mercato del lavoro". (Adnkronos/Labitalia)
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PREVIDENZA. ALBERTO BRAMBILLA: GIOVANI PROFESSIONISTI FACCIANO CAUSA ALLA CASSAZIONE.
= Roma, 10 settembre 2014. ''I giovani professionisti facciano causa alla Corte di Cassazione, che con la sentenza (in
http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20140813/snciv@sL0@a2014@n17892@tS.clean.pdf) che rende vana la clausola di salvaguardia contenuta nella legge di Stabilità per il 2014 ha dimostrato ancora una volta come in Italia si guardi la forma e non la sostanza''. Lo ha detto Alberto Brambilla, docente di Gestione delle forme previdenziali pubbliche e complementari presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel corso del forum ''Il futuro delle Casse di previdenza'' organizzato dalla Cassa Ragionieri guidata da Luigi Pagliuca. ''In questo modo - continua Brambilla - si difendono i privilegi di chi ha pensioni generose a discapito delle future generazioni. Le Casse devono instaurare un tavolo con il governo e affrontare i temi della doppia tassazione, della privatizzazione del sistema, degli investimenti utili per il paese''. Condivide l'idea del tavolo tecnico il presidente Adepp Andrea Camporese: ''Un approfondimento è opportuno, affrontando questioni che riguardano la sostenibilità tecnico-attuariale, l'andamento dell'economia reale e quindi del flusso contributivo, l'andamento demografico, il peso dei diritti acquisiti. Il fine deve essere quello di trovare un nuovo punto di equilibrio tra tutte queste componenti''. ''La questione - spiega Giovanni Geroldi, docente di Economia della previdenza e dei sistemi pensionistici presso l'Università di Piacenza - riguarda l'intera collettività, e andrebbe affrontata tenendo ben in mente questo aspetto. Se gli Istituti previdenziali non dovessero riuscire a far fronte a queste pensioni, essi finirebbero in una gestione generale, ossia l'Inps. E il finanziamento di un debito previdenziale può essere fatto per leva fiscale, quindi toccherebbe alla collettività occuparsene''. ''I giovani professionisti non devono arrendersi, ma tenere duro in attesa di uno scenario futuro migliore'', sottolinea, invece, Massimo Angrisani, ordinario di tecnica attuariale per la previdenza presso l'Università La Sapienza di Roma. ''Occorre passare ad una sostenibilità 'logica' basata sulla preliminare adozione del sistema contributivo e che prevede di dare ai contributi quel tasso di rendimento che la situazione economica consente: è un tasso legato al tasso di rendimento dei patrimoni e alla capacità reddituale della categoria''. Si dice preoccupato per l'aggravarsi del conflitto intergenerazionale Mauro Mare', docente di Scienza delle finanze presso l'Università della Tuscia e presidente Mefop: ''Ritengo vi siano dei segnali molto forti e preoccupanti in questo senso. L'ultima indagine della Banca d'Italia sulla ricchezza e il risparmio delle famiglie italiane - evidenzia l'esperto - ha messo in rilievo dati impressionanti: i giovani al di sotto dei 35 anni posseggono, rispetto ai precedenti, un reddito molto minore ed hanno una ricchezza netta finanziaria che negli ultimi 25 anni si è ridotta del 50-70%, mentre le persone con più di 50 anni sono diventate, per diversi fattori, più ricche. E' allora necessario uno sforzo di tutti: occorre che il sistema a ripartizione diventi più sostenibile e bisogna aiutare il mercato del lavoro''. (Adnkronos)
.Previdenza. Camporese: nuovo patto per la sostenibilità del sistema Adepp, servono meccanismi di compensazione per superare gap generazionale.
ROMA, 10 settembre 2014. "La questione del rapporto tra generazione e la sostenibilità tra sistemi non scompare in seguito alla decisione della Corte di Cassazione: è indubbio che certe condizioni di "miglior favore" affidate a generazioni precedenti si scarichino su quelle successive. Così come lo stato dell'economia degli ultimi anni nel paese ha aggravato questa situazione''. Così il presidente dell'Associazione delle casse di previdenza, Andrea Camporese, ha commentato nel corso di un convegno, la recente sentenza della Suprema Corte che interviene sulla "clausola di salvaguardia" nella Legge di Stabilità 2014. ''Bisogna trovare un nuovo punto di mediazione - e' quindi l'indicazione di Camporese espressa nel corso di un convegno della Cassa dei ragionieri - un nuovo patto tra le generazioni e la sostenibilita' dei sistemi, individuando meccanismi di compensazione che attenuino questo gap". Di qui la proposta del presidente Adepp di un tavolo tecnico: "Bisogna mettere insieme tutti i pezzi del puzzle che riguardano la sostenibilita' tecnico-attuariale, l'andamento dell'economia reale e quindi del flusso contributivo, l'andamento demografico, il peso dei diritti acquisiti. E' necessario trovare un nuovo punto di equilibrio, perche' se scomponi il puzzle rischi di essere punitivo nei confronti di qualcuno e fare scelte particolarmente pesanti". "Lo sviluppo di un sistema di welfare passa anche per altre leve, come una fiscalita' meno pesante che liberi risorse, o sistemi solidaristici per esempio sulle performance degli investimenti, in modo da utilizzare parte dell'attivo in termini compensativi e solidaristici" prosegue il presidente Adepp secondo il quale pero' ''serve anche un atteggiamento diverso da parte dello Stato nei confronti dei fondi previdenziali che, come concordato dall'Ocse e dall'Europa, sono investitori di lungo e lunghissimo periodo''. Per questo, ''vanno tassati il minimo possibile e vanno aiutati a mantenere al loro interno le plusvalenze, in modo da generare beneficio al paese e una nuova equita' nei sistemi''. (ANSA).
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.Cassa ragionieri: “Con la sentenza della Suprema Corte ai giovani pensioni da fame”. Presidente Luigi Pagliuca: “Piuttosto porto le chiavi ai ministeri vigilanti”. - ROMA, 10 settembre 2014. ''Piuttosto che diminuire ulteriormente le pensioni da fame ai giovani professionisti porto le chiavi della Cassa ai ministeri vigilanti, trasferendo l'intero onere sulle casse pubbliche''. Luigi Pagliuca presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri, delinea, con tono di provocazione, la prospettiva di un 'commissariamento' cui potrebbe andare incontro l'ente (30mila iscritti) alla luce della sentenza con cui a luglio scorso la Corte di Cassazione ha reso vana la clausola di salvaguardia contenuta nella legge di Stabilità 2014, validando di fatto il diritto a percepire la pensione maturata con il sistema retributivo e annullando la possibilità per gli enti di ricalcolare le prestazioni al fine del riequilibrio del sistema. La sentenza della Suprema Corte ''e' stata un fulmine a ciel sereno, così non si pensa ai giovani. Da una parte ci sono pensioni da 3.500 euro contro le altre da 800 euro, a parità di reddito. Fino a che punto posso chiedere ai giovani colleghi l'equità di questi accordi?'' si chiede Pagliuca a margine di un convegno sul futuro delle Casse professionali. ''Il 'pro rata' - conclude - e' stato annullato, ma la sostenibilità delle Casse previdenziali non puo' essere stabilita per mezzo di sentenze, quando i soldi non ci sono''. Se la sentenza trovasse conferma negli altri pronunciamenti attesi dalla Suprema Corte, la Cassa dei ragionieri calcola di dover pagare 200 milioni di euro di arretrati.(ANSA).
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.13.8.2014 - . Previdenza. La Cassazione interviene con la sentenza 17892/2014 (si può leggere qui sotto) sul caso dei ragionieri e dà indicazioni che possono essere valide per tutte le gestioni - CASSE, TAGLI SOLO PER IL FUTURO. NEPPURE IL RICHIAMO ALL'INTERESSE GENERALE PUÒ GIUSTIFICARE INTERVENTI RETROATTIVI. GLI ERMELLINI SALVANO I DIRITTI ACQUISITI - La legge di Stabilità 2014 non è di interpretazione autentica e non sana gli «strappi» al pro rata precedenti al 2007. Le Casse dei professionisti non possono tagliare le pensioni attese senza rispettare il principio del "pro rata", ovvero senza considerare quanto maturato fino a quel momento. - di Maria Carla De Cesari - Il Sole 24 Ore 13.8.2014 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15453