Milano, 7 ottobre 2014. Il 10 settembre Andrea Camporese, presidente dell’Inpgi e dell’Adepp, ha partecipato con Alberto Brambilla e Luca Pagliuca (presidente della Cassa Ragionieri) a un dibattito nel quale è stata attaccata frontalmente la sentenza n. 17892/2014 della Cassazione, che, secondo Brambilla, “tutela i privilegi di chi ha pensioni generose a discapito delle future generazioni”. Luigi Pagliuca ha aggiunto: “Con la sentenza della Suprema Corte ai giovani toccheranno pensioni da fame. Piuttosto porto le chiavi ai ministeri vigilanti”. Andrea Camporese in quell’occasione ha precisato: "Un approfondimento è opportuno, affrontando questioni che riguardano la sostenibilità tecnico-attuariale, l'andamento dell'economia reale e quindi del flusso contributivo, l'andamento demografico, il peso dei diritti acquisiti. Il fine –sottolinea - deve essere quello di trovare un nuovo punto di equilibrio tra tutte queste componenti" (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15482). Che significano queste parole? Si deduce che la sentenza della Cassazione (in http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20140813/snciv@sL0@a2014@n17892@tS.clean.pdf) abbia stroncato anche i progetti del presidente dell’Inpgi, sostenuto dalla Fnsi, di tagliare le pensioni di 1.100 giornalisti pensionati, che percepiscono più di 90mila euro lordi all’anno. A questo punto è necessario che il presidente dell’Inpgi chiarisca due punti: a) l’Istituto (che fa parte della P.a. ex dl 16/2012) ha preso atto della circolare Inps 28.4.2014 n. 4294 che vincola anche gli enti sostitutivi dell’Inps a riconoscere la deducibilità dei prelievi sulle cosiddette “pensioni d’oro” con il Cud 2015? b) L’Istituto rispetterà la sentenza n. 17892/2014 della Cassazione che vieta tagli alle pensioni in essere?
Pubblichiamo qui sotto sia la circolare Inps sia la sentenza della Cassazione:
A. 28.4.2014 - Contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro, deducibile dal Cud 2015 - Partirà da maggio 2014 la trattenuta che mensilmente la previdenza obbligatoria opererà sui trattamenti pensionistici interessati al prelievo (pensioni d'oro) del contributo di solidarietà. In particolare riguarda le pensioni al lordo complessivamente superiori a quattordici volte il trattamento minimo e solo per la parte eccedente i limiti previsti. A darne notizia l’Inps con il messaggio 4294 del 28 aprile 2014 (in http://www.inps.it/MessaggiZIP/Messaggio%20numero%204294%20del%2028-04-2014.pdf). Disposto dalla legge di Stabilità 2014, dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016, il contributo interessa i trattamenti pensionistici corrisposti esclusivamente da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie ed i vitalizi previsti per coloro che hanno ricoperto funzioni pubbliche elettive erogati dagli organi costituzionali, dalle Regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. Periodo precedente: gennaio - aprile 2014 L’importo del conguaglio riferito al periodo precedente l’elaborazione viene rateizzato da maggio a dicembre 2014. Il contributo è deducibile dal reddito Come ricordato nel messaggio, il contributo di solidarietà è deducibile dal reddito in base al principio di competenza e ha effetto anche ai fini del calcolo delle addizionali regionali e comunali all’Irpef. Pertanto dovrà essere esposto nel Cud 2015, circostanza che determina la certificazione distinta della trattenuta da parte degli Enti. Le istruzioni per la deduzione sono dettate con la circolare n. 4 del 28 febbraio 2012 dell’agenzia delle Entrate. (29/04/2014 - Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 33 - Contributo di solidarietà al via - M.Pri.)
B. 12.8.2014 - Previdenza. La Cassazione interviene con la sentenza 17892/2014 sul caso dei ragionieri e dà indicazioni che possono essere valide per tutte le gestioni - CASSE, TAGLI SOLO PER IL FUTURO. NEPPURE IL RICHIAMO ALL'INTERESSE GENERALE PUÒ GIUSTIFICARE INTERVENTI RETROATTIVI. GLI ERMELLINI SALVANO I DIRITTI ACQUISITI - La legge di Stabilità 2014 non è di interpretazione autentica e non sana gli «strappi» al pro rata precedenti al 2007. Le Casse dei professionisti non possono tagliare le pensioni attese senza rispettare il principio del "pro rata", ovvero senza considerare quanto maturato fino a quel momento. - di Maria Carla De Cesari - Il Sole 24 Ore 13.8.2014 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15453
Camporese deve dire la verità sui conti dell’Inpgi, che ha perso più di 3mila contributi mensili negli ultimi 5 anni e che si appresta a chiudere il 2014 con più di 100 milioni di differenza tra entrate contributive e prestazioni pensionistiche. La mancata perequazione finora ha reso all’Inpgi almeno 12 mlm di euro. Senza queste “entrate”, il rosso sarebbe stato più consistente. Il quadro economico dice che difficilmente, nonostante il “decreto Lotti”, l’Inpgi recupererà gli iscritti persi. A questo punto non resta che confluire nell’Inps prima che sia troppo tardi. La Fnsi deve fare la sua parte con coraggio e parlando il linguaggio della verità e dell’onestà. I pensionati hanno il diritto di conoscere tutti i numeri dell’Istituto.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
16.9.2014 - .INPGI. Andrea Camporese: “Lo 'tsunami' che ha investito il mercato dell'editoria, la crisi peggiore dal Dopoguerra, sta già impattando sui conti Inpgi. Abbiano mantenuto il bilancio in pareggio in questi 5 anni grazie ai rendimenti del patrimonio. 3mila posti persi in 5 anni, ok per i rendimenti ma bisogna stimolare il mercato, con il decreto Lotti 450 nuovi posti sono certo un risultato ma non bastano”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15536
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
REPLICA. Paolo Serventi Longhi vicepresidente dell’Inpgi: “L’Inpgi non ha peraltro intenzione di mettere in discussione alcun diritto acquisito, tanto meno l’entità delle pensioni”. Ma il presidente Andrea Camporese nel Forumi dei ragionieri “ha fatto riferimento con preoccupazione giustificata, in generale, alle conseguenze della crisi economica e occupazionale, e quindi alle prospettive della previdenza in termini attuariali, contributivi e demografici”. Nessuna precisazione sui conti dell’Istituto e sulla deducibilità dei prelievi sulle pensioni in atto.
Roma, 8 novembre 2014. Il Vice Presidente dell’Inpgi Paolo Serventi Longhi ha inviato a Franco Abruzzo la seguente nota: “Nessuno all’Inpgi pensa di tagliare le pensioni, tanto meno il suo Presidente. Il collega Franco Abruzzo, nella sua veste di presidente di una unione pensionati Unpit, esprime preoccupazioni per alcune dichiarazioni del Presidente dell’Inpgi Andrea Camporese relativamente alla recente sentenza della Cassazione “che ha bocciato i tagli delle pensioni”. In verità Camporese ha partecipato ad un convegno organizzato dalla Cassa dei ragionieri, che fa parte, insieme ad altre 18 casse dell’Adepp, dell’associazione degli enti privatizzati dei professionisti presieduta dallo stesso Camporese. Nel convegno alcuni dei partecipanti hanno criticato la sentenza, mentre Camporese ha fatto riferimento con preoccupazione giustificata, in generale, alle conseguenze della crisi economica e occupazionale, e quindi alle prospettive della previdenza in termini attuariali, contributivi e demografici. L’Inpgi non ha peraltro intenzione di mettere in discussione alcun diritto acquisito, tanto meno l’entità delle pensioni”.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
12.9.2014 - .Luigi Pagliuca vuole espropriare i pensionati “ricchi” degli altri Istituti e delle altre Casse per far sopravvivere la Cassa ragionieri, che è giuridicamente morta non avendo più alle spalle il vecchio Collegio che dal 2008 è stato cancellato dalla legge che ha istituito l’Ordine dei dottori commercialisti e dei periti contabili (che hanno una propria cassa). Il dlgs 509/1994 parla chiaro al riguardo. Pagliuca con il cappello in mano chieda, come ha fatto nel 1995 l’Inpdai, al Governo e al Parlamento l’assorbimento nell’Inps (o nella Cassa dei dottori commercialisti) e scompaia dalla scena. Può sopravvivere una Cassa che ha un esiguo numero di iscritti giovani? Nel frattempo la Cassa avvocati si è posto il problema se eliminare o meno 50mila iscritti che guadagnano meno di 10mila euro lordi all’anno. Anche l’Inpgi vive una stagione difficile (in 4 anni ha perso l’11% degli occupati) legata al calo drammatico della pubblicità e delle vendite dei giornali. La crisi purtroppo aggrava le prospettive di tutte le casse professionali (tranne Enpam e notariato). E’ il momento di prendere decisioni coraggiose e dure. -di Franco Abruzzo-presidente Unpit (wwww.unpit.it) - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15500
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
.Tutte le vicende dell’Inpgi dal 2009 ad oggi in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6274
.Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
CHI E' - Franco Abruzzo, giornalista professionista, presidente dell’Unpi (Unione nazionale pensionati per l’Italia), consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (di cui è stato presidente dal 1989 al 2007) e dell’Associazione lombarda dei Giornalisti - cell 3461454018, casa telef/fax 022484456, skype: fabruzzo39, mail: fabruzzo39@yahoo.it – fra.abruzzo@live.com - (il “CHI E’” è in www.francoabruzzo.it all’indirizzo http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=5).
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§