(articolo di Giampaolo Galli pubblicato in www.lavoce.info) - Ho apprezzato il vostro lavoro sul piano tecnico e mi sembra utile motivare perché non sono d’accordo con la proposta che avanzate(in http://www.sossanita.it/doc/2014_01_PENSIONIcontribBOERI_PATRIARCA.pdf). Penso che il contributo che voi chiedete ai pensionati non sia socialmente sostenibile. Non vedo come si possa imporre ciò che in effetti è una tassa del 6 per cento e più sulle pensioni a partire da 2 mila euro lordi, che corrispondono a 1.500 euro netti. (1)
Ma vi sono aspetti che mi sembrano ancora più problematici nella vostra proposta così come in tutte le proposte di ricalcolo che sono state avanzate, quali quella di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e quella di Enrico Zanetti di Scelta civica. È bene che, prima di prendere decisioni, tali aspetti vengano messi sul piatto della bilancia a fronte dei vantaggi che voi evidenziate.
PROBLEMI SUL PIATTO DELLA BILANCIA
1.Gli effetti del ricalcolo sulle singole persone sono a priori ignoti e possono essere stravaganti, in quanto si riconsidera retroattivamente tutta la storia contributiva di ciascuno. Una persona di 90 anni che sia andata in pensione a 55 anni, a causa poniamo di una crisi aziendale, vedrà una forte decurtazione della sua rendita. Mentre è probabile che nulla succederebbe a un analogo pensionato che abbia lavorato fino a 65 anni. Ciò è indubbiamente coerente con il concetto di equità intergenerazionale, ma credo verrebbe percepito come fortemente iniquo e comunque poco ragionevole. Il punto è che il concetto di equità intergenerazionale richiede necessariamente di effettuare un’operazione di ricalcolo fortemente retroattiva. Sappiamo che in media i pensionati godono di pensioni più alte di quelle per cui hanno pagato i contributi e che pesano sui giovani di oggi. Sappiamo che ci sono drammatiche esigenze da soddisfare e che il nostro sistema di welfare è sbilanciato sulla spesa pensionistica. Ma i pensionati di oggi non percepiscono un centesimo di più di quanto lo Stato ha promesso loro nel corso dei decenni. E all’operazione retroattiva che si propone l’obiezione è facile: se le persone avessero saputo per tempo dei nuovi criteri di calcolo avrebbero provveduto, lavorando più a lungo o mettendo più soldi nelle previdenza complementare. Insomma alle persone glielo dovevi dire mezzo secolo fa. Non glielo puoi dire ora che sono in pensione e non hanno più alcun modo per provvedere.
2.Se si parte dall’affermazione che il criterio contributivo è una misura a tal punto robusta di equità da giustificare sacrifici assai draconiani, allora i conti vanno fatti per bene. Il che significa che a) non sembra possibile utilizzare il cosiddetto forfettone; può anche darsi, come voi suggerite, che per molte persone il ricorso al forfettone sia vantaggioso, ma ogni persona fa storia a sé e pretenderà di essere considerata per i contributi che ha effettivamente versato; a quanto risulta, ciò non è possibile perché l’Inps non è in grado di ricostruire le storie contributive delle persone, come sarebbe necessario, sino a 50, 60 o anche 70 anni indietro; addirittura nel settore pubblico mancano i dati ante-1995. b) Chi verrà a sapere che con il nuovo metodo di calcolo avrebbe una pensione più alta vorrà evidentemente far valere il proprio diritto. E non si accontenterà di avere indietro solo una parte dei contributi versati; li vorrà avere tutti fino all’ultimo centesimo. Ciò significa che lo Stato potrebbe anche perderci dato che invece, nella vostra proposta, gli squilibri a sfavore del pensionato non verrebbero eliminati, ma soltanto tassati (al 20% nel caso dello scaglione fra 2 mila e 3 mila euro).
3.Come voi stessi notate, lo squilibrio decresce al crescere del reddito. È possibile che per le pensioni più alte lo squilibrio sia nullo o addirittura negativo per i motivi che ha già ben argomentato l’Ing. Michele Carrugi e di cui dà conto l’articolo di Tito Boeri e Tommaso Nannicini “Pensioni d’oro:il diavolo sta nei dettagli”. Ciò comporta che il ricalcolo abbia effetti regressivi sul reddito pensionistico delle persone. Tant’è che voi lo correggete con un’imposta progressiva sullo squilibrio. Questo è possibile, ma allora l’operazione perde il suo connotato di strumento per l’equità intergenerazionale e assume la natura di un’imposta.
4.L’intervento che proponete, al pari forse del contributo di solidarietà, è quasi certamente incostituzionale perché l’equità, secondo la Corte, la si persegue con la fiscalità generale e non colpendo selettivamente solo alcuni. Bene che sia così perché la vostra proposta mina fortemente la fiducia nello Stato. Un’operazione del genere darebbe ai giovani il segnale che è meglio evadere i contributi e fare solo previdenza privata, magari all’estero, perché un domani la legislazione potrebbe cambiare ancora e potrebbe passare, ad esempio, una norma come quella che già oggi propone la Lega che mette un tetto assoluto alla pensione, indipendentemente dai contributi versati. L’Italia e con essa il suo sistema di welfare perderebbero credibilità. E comunque dove andrebbe a finire la certezza del diritto? Dove andrebbero a finire quei property rights che tanto invochiamo per attirare investimenti? Perché qualcuno, giovane o anziano che sia, dovrebbe ancora fare un investimento in Italia? Molti fatti accaduti in questi anni hanno contribuito a minare il principio di legalità e la fiducia dei cittadini nello Stato. Questo sarebbe un colpo ulteriore.
5.La percezione che l’illegalità conviene deriverebbe anche dalla circostanza che il provvedimento colpirebbe solo quei pochi – per lo più lavoratori dipendenti – che nel corso della loro vita hanno pagato tasse e contributi fino all’ultima lira e che per questo hanno maturato una pensione dignitosa. La distribuzione delle pensioni per classi di importo è scandalosa perché è la sintesi di decenni di evasione fiscale e contributiva. Tutte quelle categorie che, secondo i dati ufficiali, hanno pagato meno Irpef dei lavoratori dipendenti, al termine della loro vita lavorativa percepiscono una pensione bassa o addirittura integrata al minimo. I vostri stessi dati dicono che l’operazione di ricalcolo peserebbe per ben il 90 per cento (3,7 miliardi su 4,2 miliardi) su ex-lavoratori dipendenti. Anche questo non sarebbe accettabile. In sostanza la vostra proposta non sfugge alla critica generalmente mossa in Italia a manovre di redistribuzione basate, ad esempio, sulle aliquote dell’Irpef: si andrebbero a prendere i soldi sempre agli stessi.
(1) L’autore percepisce una pensione di anzianità calcolata con il sistema retributivo. Il lettore è avvisato: faccia gli sconti che ritiene rispetto alle cose che legge. (N.d.A.)
TESTO IN http://www.giampaologalli.it/2014/01/no-al-ricalcolo-delle-pensioni-commento-ad-un-articolo-di-tito-boeri-fabrizio-patriarca-e-stefano-patriarca-22012014/
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27.9.2013 - Anche due professoroni della Bocconi pensano che per aiutare i giovani bisogna tagliare le pensioni. E si chiedono “Quanto può restituire il pensionato d’oro?“. Tito Boeri e Tommaso Nannicini non dicono nulla sullo Stato che non riesce a incassare 737 miliardi di tasse accertate e sulla lotta ai patrimoni dei mafiosi e degli evasori. Questi sono i veri obiettivi che consentono di far cassa soprattutto con l'arma della confisca. - di Franco Abruzzo - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12821
3.12.2013 - Quel taglio rozzo alle pensioni d’oro - di Tito Boeri/www.repubblica.it – TESTI IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13409
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.Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436
28.11.2014-.PENSIONI. Udienza 10 marzo 2015: la Corte costituzionale deciderà sulla legittimità del blocco della perequazione degli assegni per gli anni 2012 e 2013. Quattro questioni di costituzionalità sollevate dal tribunale di Palermo, dalle Corti dei Conti dell’Emilia-Romagna (due volte) e della Liguria. Secondo i giudici rimettenti violati i principi di uguaglianza, di proporzionalità ed adeguatezza della retribuzione anche differita, nonché della garanzia previdenziale, della capacità contributiva, del concorso di tutti i cittadini alle spese pubbliche e della normativa CEDU. - di Franco Abruzzo-presidente UNPI – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16212
20.6.2013. Corte costituzionale, sentenza 116/2013 (Presidente GALLO - Redattore TESAURO): illegittimi i prelievi del 5, 10 e 15% sulle pensioni (pubbliche e private) superiori a 90mila, 150mila e 200mila euro. Le norme dei Governi Berlusconi e Monti violano il principio dell’uguaglianza e della progressività del sistema tributario. La sentenza (pubblicata qui sotto) è un monito al Governo Letta. Le norme censurate giudicate “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini. L’intervento riguarda, infatti, i soli pensionati, senza garantire il rispetto dei principi fondamentali di uguaglianza a parità di reddito, attraverso una irragionevole limitazione della platea dei soggetti passivi, divenuta peraltro ancora più evidente, in conseguenza della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’analogo prelievo ai danni dei dipendenti pubblici (sentenza n. 223 del 2012). Interessati 930 giornalisti professionisti pensionati INPGI. - In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12224
.30.1.2014 - COMUNICATO STAMPA. Conferenza stampa al Circolo della Stampa di Milano - Una legge modello Usa denominata “Manette agli evasori’” è la richiesta dell’Unione nazionale pensionati per l’Italia (Unp@it). Franco Abruzzo: “Governo e Parlamento devono dare la caccia, non ai pensionati, ma agli evasori, ai big del sommerso e ai patrimoni delle 4 mafie: un mondo che vale 1000 (mille) miliardi di euro. Chiediamo, con il rispetto dei giudicati costituzionali, la perequazione piena per tutte le pensioni, la cancellazione degli assegni elargiti senza base contributiva ai boiardi di stato (da 21 a 91mila euro al mese), la tutela gratuita della salute degli anziani e un piano serio per il lavoro giovanile. I pensionati oggi formano un grande ammortizzatore sociale (del valore di 6 miliardi all’anno) per figli e nipoti disoccupati”. Testo in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13843
.25.7.2014.Fisco, Equitalia: “Ci sono 475 miliardi di crediti da recuperare”. Ma 121 “inesigibili”. Dopo l'interrogazione di Sel in commissione Finanze sulle somme che i contribuenti italiani devono al fisco, il Ministero dell'Economia ha svelato i dati di Equitalia. La maggior parte dei crediti, 113 miliardi, fa capo a cittadini della Lombardia. Quest'anno recuperati finora 3,7 miliardi, ma l'anno prossimo secondo il governo dovranno essere 15. IN CODA articolo di Il Sole 24 Ore. (Franco Abruzzo-presidente Unpit: “Sarà difficile per il Governo chiedere nuovi sacrifici ai pensionati”).- di Redazione Il Fatto Quotidiano/ - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15254
.30.9.2014 - .PADOAN: “OGNI ANNO EVASI 91 MILIARDI, SONO il 7% del PIL. Una cifra che deve essere aggredita con una lotta spietata. I proventi devono essere impiegati, insieme alla revisione degli sconti fiscali, per tagliare ulteriormente le tasse ai contribuenti che si comportano correttamente”.- TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15634
.13. 8. 2014 - Previdenza. La Cassazione interviene con la sentenza 17892/2014 (si può leggere qui sotto) sul caso dei ragionieri e dà indicazioni che possono essere valide per tutte le gestioni - CASSE, TAGLI SOLO PER IL FUTURO. NEPPURE IL RICHIAMO ALL'INTERESSE GENERALE PUÒ GIUSTIFICARE INTERVENTI RETROATTIVI. GLI ERMELLINI SALVANO I DIRITTI ACQUISITI - La legge di Stabilità 2014 non è di interpretazione autentica e non sana gli «strappi» al pro rata precedenti al 2007. Le Casse dei professionisti non possono tagliare le pensioni attese senza rispettare il principio del "pro rata", ovvero senza considerare quanto maturato fino a quel momento. - di Maria Carla De Cesari - Il Sole 24 Ore 13.8.2014 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15453
.L’IPOTESI DI TAGLIARE LE PENSIONI PIÙ ALTE- Il contratto tradito - di Piero Ostellino/Corriere della Sera 19 agosto 2014 – Testo in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15364
.GRAZIANO DELRIO: «Combattere la corruzione e l'evasione fiscale è la più grande spending review che possiamo fare». 'Fare in modo che tutti paghino le tasse, il giusto, ma tutti'. - REGGIO EMILIA, 22 AGOSTO 2014. «Combattere la corruzione e l'evasione fiscale è la più grande spending review che possiamo fare». Lo ha detto stasera il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio alla Festa dell'Unità di Reggio Emilia. «Combattere il lavoro nero, l'evasione e fare in modo che tutti paghino le tasse, il giusto, ma tutti. Questo vogliamo fare». «Per risollevare l'economia italiana abbiamo anche bisogno che l'Europa faccia quanto promesso: un piano di investimenti comune» ha sottolineato. «Il Paese deve cambiare e cambia se anche la comunità chiede di farlo. Non bastano le leggi per cambiare». (ANSA). - In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15377
.23.8.2014 - Lettere al Sole 24 Ore - Con il «contributo» chiesto ai pensionati non si persegue l'equità. La risposta di Salvatore Carrubba - Per Cesare Damiano (Pd) «mettere in allarme 15 milioni di pensionati che hanno soltanto la colpa di essere andati in pensione con il calcolo retributivo è una follia». Anche per Renato Brunetta (Fi) è «follia solo parlarne, provoca incertezza». Di «infortunio estivo» parla Maurizio Sacconi (Ncd) che giudica «discutibile il prelievo già esistente». - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15378
.25.8.2014. -PENSIONI. DOSSIER di RENATO BRUNETTA: SUL TEMA GOVERNO IN CONFUSIONE. LE RAGIONI DEL RETRIBUTIVO. Per il politico di Forza Italia, se si accettasse la tesi del ricalcolo delle pensioni attraverso il passaggio dal retributivo al contributivo "ad essere principalmente colpiti non sarebbero i ricchi, ma i poveracci”.
.9. 9. 2014 - "Il primo piano che Cottarelli presentò voleva tassare le pensioni sopra i 2mila euro e gli ho detto di no: non è che dai i soldi a quelli che prendono meno di 1.500 euro e li vai a prendere a chi prende 2mila. La Pensione d'oro non è quella da 2-3mila euro al mese, poi è chiaro che se c'è la pensione da 90mila euro al mese, intervieni". E' quanto ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della registrazione della puntata di Porta a porta che andrà in onda questa sera. "Il governo Letta - ha aggiunto Renzi - è intervenuto sulle pensioni più alte, io credo che suscitare il panico nel mondo pensionistico per 100 milioni sarebbe un grave errore". – In http://www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/pensioni-renzi-gli-assegni-da-2-3mila-euro-non-si-toccano-1789
.13.10.2014 - .Il monito del Fmi e l'insostenibile peso delle pensioni. Nel 2012 le entrate da contributi si sono fermate a 208 miliardi, mentre le uscite per le prestazioni sono state di 295 miliardi. Le invalidità civili da sole costano allo Stato oltre 17 miliardi. L'assistenza costa da sola 72 miliardi. L'ex Inpdap da sola perde ogni anno, da tempi lontani, quasi 9 miliardi. Rispetto alle pensioni dei lavoratori privati, la media dei trattamenti pubblici è più alta di un 40%. - di Fabio Pavesi/www.ilsole24ore.com 21.9.2014- TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15754
2.11.2014 - .Le pensioni “al centro” di politiche sempre più “meno attente” ai dettami costituzionali. La mancata rivalutazione della pensione, nelle percentuali quali periodicamente rilevate dall’ISTAT, comporta, ogni volta, per i pensionati un danno economico di rilevante portata non solo nell’immediato, ma anche per il futuro atteso che, in difetto di qualunque previsione di recupero per gli anni successivi, tale danno si protrae, ininterrottamente, all’infinito fino ad incidere sulla misura della pensione di reversibilità, ove spettante ai superstiti. La questione posta da 4 giudici alla Corte costituzionale. - di Fernando SACCO/www.vivisicilia.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15957
.5.11.2015 -.Pensioni, Costituzione e grillini. La sentenza 116/2013 della Consulta non letta (e meditata) dal M5S. Qualcuno spieghi a Grillo che stipendi e pensioni vanno tassati allo stesso modo, altrimenti si viola il principio dell’uguaglianza tra i cittadini contribuenti. Qualcuno spieghi allo stesso Grillo che il metodo contributivo massacra soltanto le pensioni ancorate a stipendi medio-bassi. - Nota di Franco Abruzzo/presidente Unpi (www.unpit.it) - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15994
.14.12.2014 - .PREVIDENZA. Casse vincolate ai diritti acquisiti. La Cassazione, per la seconda volta in due giorni, nega il contributo di solidarietà sulle pensioni in essere. Il taglio dell’assegno non può passare da un atto amministrativo. IN CODA un commento dell’avv. Anna Campilii). - di Maria Carla De Cesari-www.ilsole24ore.com-13.12.2014 - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16370
.15.12.2014 - .Il banchiere Ettore Gotti Tedeschi su Libero. Tetto delle pensioni: più danni che benefici e l’esecutivo rischia l’ennesimo autogol. “Intervenire sulle pensioni è ingiusto e anticostituzionale”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16380