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LETTERA APERTA A FRANCO ABRUZZO DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL GRUPPO ROMANO GIORNALISTI PENSIONATI PIERLUIGI FRANZ IN REPLICA AL COMUNICATO DI UNITÀ SINDACALE SULLA VICENDA MAGNONI-SOPAF-INPGI.


Roma, 24 dicembre 2014. Caro Franco, ho letto con stupore nel tuo odierno notiziario il comunicato (vedere allegato 1 in calce) di "Unità Sindacale" (corrente giornalistica che l'Associazione Stampa Lombarda http://www.giornalistitalia.it/congresso-fnsi-stampa-democratica-sbanca-milano/ indica far capo all'attuale Vice Segretaria nazionale della FNSI Daniela Stigliano e al Vice Presidente CASAGIT Carlo Gariboldi) in cui si lancia un accorato appello diretto anche agli iscritti alla Gestione Separata INPGI affinché l'Istituto si costituisca parte lesa contro i signori Magnoni per la vicenda della vendita all'INPGI 2 per 30 milioni di euro nel 2009 da parte della SOPAF Spa di 225 quote del FONDO FIP.


Ho letto anche la corretta risposta (vedere allegato 2 in calce) del Segretario generale della FNSI Franco Siddi, riportata sul sito de "Il Fatto Quotidiano", che "quando arriveranno gli atti l'INPGI si costituirà parte civile".


Il mio stupore deriva dal fatto che:


1) nel Comunicato di "Unità Sindacale" di Milano, che ha destato un ingiustificato clamore nella categoria, si ignora che nel Decreto di giudizio immediato ex art. 453 c. p. p. del 7 novembre scorso con cui il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano dott.ssa Donatella Banci Buonamici ha disposto per l'8 gennaio 2015 il giudizio immediato nei confronti dei signori Giorgio e Luca Magnoni davanti alla 1^ sezione penale del tribunale di Milano sono state indicate a pag. 14 come parti offese esclusivamente la SOPAF Spa e l'Agenzia delle Entrate di Milano, ma non l'INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani "Giovanni Amendola"), né l'ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri), né tantomeno la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Ragionieri;


2) che l'art. 90 c. p. p. prevede che l'I.N.P.G.I, in quanto potenzialmente parte offesa dai reati contestati ai signori Giorgio e Luca Magnoni, doveva essere messo al corrente del rinvio a giudizio immediato ex art. 456 c. p. p. (vedere allegato 3 in calce) e doveva riceverne la notifica come presunta parte lesa almeno 30 giorni prima dell'8 gennaio 2015 (data fissata per il giudizio davanti al tribunale di Milano), cioé entro il 9 dicembre scorso. Ma ciò non é avvenuto. Di conseguenza con ogni probabilità l'udienza dell'8 gennaio prossimo potrebbe essere rinviata proprio per consentire eventualmente il formale coinvolgimento dell'INPGI (nonché dell'ENPAM e della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Ragionieri) al fine di assicurare a ciascuno dei tre enti di poter esercitare il proprio diritto di difesa, deliberando poi per tempo anche la possibile costituzione come parte civile nel processo penale contro i signori Giorgio e Luca Magnoni;


3) nel comunicato di ieri "Unità Sindacale" (corrente giornalistica che l'Associazione Lombarda della Stampa http://www.giornalistitalia.it/congresso-fnsi-stampa-democratica-sbanca-milano/  indica far capo all'attuale Vice Segretaria nazionale della FNSI Daniela Stigliano e al Vice Presidente CASAGIT Carlo Gariboldi) non si precisa minimamente che la delibera del 17 febbraio 2009 con cui il Presidente INPGI Andrea Camporese, per conto della Gestione Separata dell'Istituto, autorizzò l'acquisto per 30 milioni di euro dalla SOPAF Spa di quote del fondo FIP fu preceduta dal parere favorevole sia del Presidente della Commissione FINANZA, BILANCIO, PROGRAMMAZIONE E INVESTIMENTI INPGI Riccardo Venchiarutti, giornalista presso la RAI di Milano, sia dei componenti della stessa Commissione tra i quali figurava in qualità di esperta proprio la collega Daniela Stigliano (vedere allegato 4 in calce).


Non c'é quindi da chiedersi perchè allora la corrente sindacale guidata dalla collega Stigliano abbia diramato ieri un duro comunicato contro l'operazione condotta in porto dall'INPGI 2 nel 2009 quando lei stessa ne era stata preventivamente a conoscenza e non mi sembra abbia mai avuto nulla da obiettare? Si avvicina forse la data del prossimo Congresso FNSI di fine gennaio 2015 a Chianciano Terme (località termale scelta non a caso per disintossicare il fegato dei colleghi dai tanti veleni che oggi circolano all'interno della nostra categoria)?


Ti ringrazio della cortese attenzione e ti invio i miei migliori auguri di Buon Natale! A presto 


Pierluigi Franz


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Allegato 1 - Inpgi, Unità sindacale: “Si costituisca parte civile contro i Magnoni”. Interpellato dal Fatto.it Franco Siddi, segretario generale della Fnsi e in quanto tale consigliere della cassa di previdenza dei giornalisti, spiega che il tema non è stato discusso, ma che durante la riunione è stata posta una domanda sulla questione: "Quando arriveranno gli atti l'Inpgi si costituirà parte civile". (IN CODA la versione integrale del documento di “Unità sindacale”).  In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16466



di F. Q.|23.12.2014


La richiesta è chiara: “L’Inpgi si costituisca parte civile nel processo contro i Magnoni”. Unità sindacale chiede “per quale motivo, di fronte a una truffa che secondo gli inquirenti è accertata e per la quale l’Inpgi è parte lesa, il Consiglio di amministrazione del nostro Istituto di previdenza non abbia ancora ritenuto di deliberare la costituzione di parte civile al processo. Una mossa che permetterebbe, in caso di condanna, di avere un pronunciamento molto veloce e certo sulla richiesta di danni e, in ogni caso, di accedere da subito a tutte le carte del procedimento penale a carico degli imputati. Una decisione che apparirebbe naturale e logica in qualsiasi organizzazione. E che sarebbe di tutela reale degli iscritti”.


Secondo la corrente sindacale nell’ultima riunione del Cda dell’Inpgi si è discusso “dell’ipotesi di procedere con una causa civile solo nel caso di richiesta di patteggiamento da parte degli imputati. Insomma: se i Magnoni si dichiareranno colpevoli, e solo allora, il cda si convincerà che l’Istituto è stato davvero truffato e chiederà i danni. Ma dovendo procedere, appunto, con una nuova, lunga e incerta causa civile. Fino ad allora, le bocce resteranno ferme”.


Interpellato dal Fatto.it Franco Siddi, segretario generale della Fnsi e in quanto tale consigliere Inpgi, spiega che il tema non è stato discusso, ma che durante la riunione è stata posta una domanda sulla questione: “Quando arriveranno gli atti (la notifica da parte della Procura di Milano che identifica l’istituto come parte lesa, ndr) l’Inpgi si costituirà parte civile”. Nell’inchiesta è indagato il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese e allo stato la Procura di Milano non ha chiuso le indagini relative alla truffa e di conseguenza l’Istituto avrà tempo fino alla prima eventuale udienza per decidere di entrare nel processo ed eventualmente chiedere un risarcimento danni.


Per il pm Gaetano Ruta Camporese ha aiutato la Sopaf, la società dei Magnoni, a incassare 7,6 milioni di euro perché le quote Fip (fondo immobili pubblici), pagate dall’ente di previdenza 140mila euro l’una, in realtà ne valevano 100mila. Camporese, che secondo quanto accertato dal pm, era stato ufficialmente messo in guardia dai suoi stessi uomini interni, si è difeso sostenendo che non c’è stato “accordo occulto o sotterfugio”.


Intanto per il filone principale dell’inchiesta, quello che riguarda la bancarotta Sopaf, il giudice per le indagini preliminari dei Milano Alessandro Sant’Angelo ha respinto la richiesta di patteggiamento di Giorgio e Luca Magnoni, rispettivamente a 3 anni e 10 mesi e 2 anni e 10 mesi, ritenendo la pena incongrua. Di consegna è stato emesso un decreto di giudizio immediato e gli imputati sono stati rinviati a giudizio davanti ai giudici della I sezione penale del Tribunale di Milano. (IN http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/23/inpgi-unita-sindacale-si-costituisca-parte-civile-nel-processo-contro-i-magnoni/1293753/)                                         §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§



Allegato 2 - COMUNICATO UNITÀ SINDACALE - IL CDA DELL'INPGI SI COSTITUISCA PARTE CIVILE NEL PROCESSO CONTRO I MAGNONI A TUTELA DEL PATRIMONIO DELLA CASSA. ALTRIMENTI, FACCIAMOLO NOI!


23.12.2014. La prima udienza è stata fissata per l'8 gennaio 2015: quel giovedì mattino si darà il via al processo con rito immediato per Giorgio e Luca Magnoni, padre e figlio a capo della finanziaria Sopaf, nel procedimento per truffa ai danni di alcuni istituti di previdenza, tra i quali l'Inpgi di noi giornalisti (in particolare la gestione separata, l'Inpgi 2, a cui sono iscritti collaboratori e freelance) per una somma pari a 7,6 milioni di euro. Il rito immediato è stato chiesto dagli inquirenti, e in genere viene proposto quando la Procura ha la convinzione di aver raggiunto la prova del reato.


Non è un caso, dunque, se i Magnoni - come hanno fatto sapere i loro avvocati - stiano pensando di ricorrere al patteggiamento, cioè alla richiesta di una condanna più lieve evitando soprattutto la "discovery" del dibattimento.


Questa è la premessa, molto chiara. Quello che è meno comprensibile è per quale motivo, di fronte a una truffa che secondo gli inquirenti è accertata e per la quale l'Inpgi è parte lesa, il Consiglio di amministrazione del nostro Istituto di previdenza non abbia ancora ritenuto di deliberare la costituzione di parte civile al processo. Una mossa che permetterebbe, in caso di condanna, di avere un pronunciamento molto veloce e certo sulla richiesta di danni e, in ogni caso, di accedere da subito a tutte le carte del procedimento penale a carico degli imputati. Una decisione che apparirebbe naturale e logica in qualsiasi organizzazione. E che sarebbe di tutela reale degli iscritti.


Non esiste una comunicazione ufficiale, in verità. Ma le notizie che arrivano dall'ultima riunione del cda dell'Inpgi narrano dell'ipotesi di procedere con una causa civile solo nel caso di richiesta di patteggiamento da parte degli imputati. Insomma: se i Magnoni si dichiareranno colpevoli, e solo allora, il cda si convincerà che l'Istituto è stato davvero truffato e chiederà i danni. Ma dovendo procedere, appunto, con una nuova, lunga e incerta causa civile. Fino ad allora, le bocce resteranno ferme.


Noi di Unità Sindacale crediamo sia un errore sorprendente, nella migliore delle interpretazioni possibili. E chiediamo al cda dell'Inpgi - che tra i suoi componenti ha giornalisti (la maggioranza), rappresentanti degli editori e del Governo, e pure il segretario generale della Fnsi, il nostro sindacato - di rivedere questa decisione e dichiarare prima di fine anno che si costituirà parte civile entro il termine ultimo dell'8 gennaio. Il punto non è semplicemente ritenersi o meno danneggiati, ma tutelare in ogni modo e con qualsiasi mezzo i giornalisti coinvolti. Che sono appunto gli oltre 38 mila iscritti all'Inpgi 2. Colleghe e colleghi che godono già di trattamenti previdenziali, assistenziali e di altre prestazioni inferiori rispetto ai giornalisti che hanno l'Inpgi 1 (la gestione sostitutiva dell'Inps, per intenderci). E per i quali un danno di 7,6 milioni rappresenta una perdita davvero importante. I tempi in cui il danno verrà recuperato non è un elemento secondario, su cui anche la Corte dei Conti, che vigila sulla stabilità finanziaria e l'andamento economico dell'Inpgi, potrebbe avere qualcosa da dire. Proprio alla procura della Corte dei Conti, del resto, chiunque tra gli iscritti potrebbe legittimamente decidere di mandare una segnalazione.


Esiste però un'altra possibilità. Se il cda dell'Inpgi (in cui tra i giornalisti, è il caso di ricordarlo, siede una sola freelance accanto a colleghi dipendenti e pensionati, al netto del rappresentante della gestione separata) dovesse perseverare nella decisione attendista (che ha tempi lunghi), ogni iscritto all'Inpgi 2 potrebbe provare a costituirsi "in proprio" parte civile, in quanto portatore di un interesse legittimo a ottenere il riconoscimento del danno. Una possibilità che è già stata verificata con avvocati.


I colleghi di Unità Sindacale freelance o comunque iscritti alla gestione separata sono pronti a farlo. E se riusciamo a raccogliere in tempi rapidi la disponibilità di altri giornalisti di tutta Italia, la forza dell'azione sarà ancora più importante come le somme che potremo recuperare. In anticipo rispetto all'eventuale azione civile del cda dell'Inpgi. E a vantaggio di tutti.


Per informazioni e per inviare le adesioni, inviate una mail a: unita.sindacato@gmail.com


UNITÀ SINDACALE (NE È LEADER DANIELA STIGLIANO, VICESEGRETARIO DELLA FNSI, ndr).


Milano, 23 dicembre 2014 - Unità Sindacale è la sigla con cui un gruppo di giornaliste e giornalisti, di esperienze e provenienze differenti, si sono presentati alle ultime elezioni per Congresso Fnsi e Lombarda, convinti che il valore fondante e sempre attuale del nostro Sindacato sia appunto l'unità e il superamento dei vecchi schieramenti ideologici. Le liste di Unità Sindacale hanno ottenuto l'elezione di otto delegati al XXVII Congresso Fnsi che si terrà a Chianciano a fine gennaio 2015 e di tre consiglieri dell'Associazione lombarda dei giornalisti. 


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Allegato 3 - Art. 90 Codice di Procedura Penale. Persona offesa dal reato.


1. La persona offesa dal reato, oltre ad esercitare i diritti e le facoltà ad essa espressamente riconosciuti dalla legge [101, 341, 360, 369, 394, 398 , 401, 408, 409, 410, 413, 419, 428 , 429 , 456, 572 c.p.p.], in ogni stato e grado del procedimento può presentare memorie [121, 123, 367 c.p.p.] e, con esclusione del giudizio di cassazione, indicare elementi di prova (1).


La persona offesa dal reato è soggetto processuale cui spettano diversi diritti tra cui la possibilità presentare sempre memorie e ad indicare elementi di prova. Inoltre in sede di indagini preliminari ha diritto di ricevere l'informazione di garanzia ex art.



369 c.p.p., proporre querela ex art. 336 c.p.p., di nominare un difensore ai sensi dell'art. 101 c.p.p., richiedere al pubblico ministero di promuovere l'incidente probatorio e prendere visione dei  relativi atti ai sensi degli artt. 390 e 401 c.p.p., assistere agli atti garantiti del pubblico ministero e ricevere l'avviso del loro deposito (artt. 360 e 366 c.p.p.), disquisire sulla proroga del termine di durata delle indagini di cui all'art. 406 c.p.p., intervenire in merito alla richiesta del P.M. di archiviazione prevista dall'art. 409 c.p.p., richiedere al procuratore generale l'avocazione delle indagini ex art. 413 c.p.p. Anche dopo l'esercizio dell'azione penale ha diritto di manifestare la propria presenza poichè deve essere citata per l'udienza preliminare ai sensi dell'art. 419 c.p.p., messa al corrente del rinvio a giudizio immediato ex art. 456 c.p.p. e del giudizio abbreviato, infine può sollecitare il pubblico ministero affinchè proponga impugnazione agli  effetti penali: non essendo parte, ma mero soggetto infatti non le è riconosciuta la facoltà di proporre impugnazione avverso sentenze.


 Art. 456 Codice di Procedura Penale.Giudizio immediato



1. Al decreto che dispone il giudizio immediato si applicano le disposizioni dell'articolo 429 commi 1 e 2 (1).


2. Il decreto contiene anche l'avviso che l'imputato può chiedere il giudizio abbreviato [438 ss.] ovvero l'applicazione della pena a norma dell'articolo 444 (2).


3. Il decreto è comunicato al pubblico ministero e notificato all'imputato e alla persona offesa almeno trenta giorni prima della data fissata per il giudizio [174].


4. All'imputato e alla persona offesa, unitamente al decreto, è notificata la richiesta del pubblico ministero [454].


5. Al difensore dell'imputato è notificato avviso della data fissata per il giudizio entro il termine previsto dal comma 3.                                                                                xxxxxxxx



Allegato 4. INPGI, LE NUOVE COMMISSIONI.18/05/2008 in http://www.associazioneliguregiornalisti.org/news.asp?news=22


L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, con delibera del Consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Camporese, ha completato l’assetto degli Organi statutari insediando le Commissioni consultive.



Omissis...


Questa la composizione. Omissis........


FINANZA, BILANCIO, PROGRAMMAZIONE E INVESTIMENTI:


Presidente: Riccardo Venchiarutti


Vice Presidente: Luciano Azzolini


Componenti: Stefano Salone, Daniela Stigliano (esperto), Paolo Chiarelli (esperto), Cinzia Romano


Sindaci: Michele Romano, Mario Arduini, Pierluigi Roesler Franz                                                                            xxxxxxxxx






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