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PENSIONI e PENSIONATI. Nessun politico svela che l’aliquota di rendimento del 2 percento scende a scalini allo 0,90. Chi ha pensioni basse spesso ha lavorato in nero.

a cura di Marco Perelli Ercolini-vicepresidente vicario Feder.S.P.eV.


29.12.2014 - Pensioni e pensionati, troppo spesso al centro di polemiche e utili in certi dissesti per tamponare vuoti economici di altri settori.Ero ragazzino e mio nonno, cultore del risparmio e formichina nel costruirsi  una pensione nella speranza di un dignitoso postlavorativo, spesso mi diceva che purtroppo grandi capitali della grande cassa previdenziale erano serviti a finanziare la campagna d’Africa (anni trenta) e che certamente si avranno nel futuro ripercussioni sugli equilibri di bilancio.    Niente di più vero….anche perchè il vizio divenne quasi una regola. 


Si passò sotto silenzio, per grosse opportunità, da un sistema a capitalizzazione dei contributi versati a quello di ripartizione, ove i versamenti contributivi dei lavoratori, bruciati i capitali per vari impieghi non di previdenza, furono impiegati a pagare le pensioni in atto. Tutto liscio e tranquillo in periodi di vacche grasse, quando fiorente il mercato del lavoro si avevano grandi entrate e meno uscite: il numero dei lavoratori attivi era ben superiore a quello dei pensionati (lavoratori in quiescenza e, in caso di decesso, i loro superstiti).   Anzi i surplus ben servivano a tamponare altri buchi e molti impieghi economici andavano a sopperire i vuoti degli stanziamenti di un welfare molto, molto carente e, non ultimo, a dare effettive regalie previdenziali a certe categorie (vedi certi scatti di anzianità o più ancora promozioni economiche a certi pensionandi….).


Ma anche la vacca grassa non dura in eterno e…allora ecco che si strumentalizza,  facendo di tutt’erbe un fascio, certe situazioni e si mette contro il vero pensionato, che si è guadagnato con enormi sacrifici contributivi un trattamento economico dignitoso, la categoria dei giovani dicendo che «i padri mangiano il futuro previdenziale dei loro figli».   Niente di più falso, anche perché molto spesso sono proprio i padri colle loro sudate pensioni a portare avanti la baracca dando ai figli quelle previdenze di un welfare di stato carente.


Ma perché non si dice come gran causa di questo vuoto sono certe veramente poco oculate amministrazioni  del pubblico denaro e del continuo prelievo nel pozzo previdenziale?


Perché per motivi politici si sono creati i castelli delle pensioni facili, perché in troppe situazioni (e il vizietto seppur mascherato continua ancora) ci si è serviti della previdenza per risanamenti aziendali e così via?


Si parla spesso con la bocca grassa di populismo-demagogico di scandalo per le cosiddette pensioni d’oro…….togliere da chi si è costruita con sacrifici contributivi una pensione dignitosa …per dare a chi ha una pensione bassa…ma perché bassa? Scarsi versamenti contributivi, grossi periodi di non lavoro e, diciamolo,  anche troppi periodi di lavoro in nero….ebbene chi nella sua vita previdenziale ha avute queste sventure giusto che abbia un riconoscimento…ma assistenziale e non togliendo da chi ha versato grosse somme contributive a valore corrente, versando anche onestamente fior di tasse, tasse che dovrebbero coprire anche queste necessità assistenziali.


Ma ecco un’altra cosa che forse troppo pochi conoscono o che se ne sono a conoscenza preferiscono ignorare e tenere nascosto: nei versamenti contributivi oltre un certo tetto si prevede  un prelievo di un 1% in più non destinato alla pensione dell’iscritto,  ma  per la solidarietà, e poi, oltre certe cifre, sono state anche previste decurtazioni dall’aliquota di rendimento che dal 2 percento scende a scalini allo 0,90  e nel pubblico impiego nelle pensioni retributive dopo il raggiungimento dell’anzianità contributiva (40 anni compresi i riscatti) ogni versamento contributivo (33-34% degli introiti in busta paga) è improduttivo. Ne deriva che questi tagli che vanno ad incidere sul trattamento economico di pensione portano a effettivi versamenti contributivi ben oltre al 33-34 per cento….






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