Milano, 6 gennaio 2015 - Silenzio. A oltre un mese dal rinvio a giudizio di Giorgio e Luca Magnoni, padre e figlio a capo della finanziaria Sopaf coinvolti in un'inchiesta che ipotizza anche la truffa aggravata ad alcuni Istituti di previdenza (tra cui l'Inpgi per 7,6 milioni di euro) e che vede insieme a loro altri indagati (a vario titolo per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita e frode fiscale), e dopo la richiesta esplicita arrivata il 23 dicembre con il comunicato firmato da noi di Unità Sindacale (http://unitasindacalefnsi.wordpress.com/2014/12/23/il-cda-dellinpgi-si-costituisca-parte-civile-nel-processo-contro-i-magnoni-a-tutela-del-patrimonio-della-cassa-altrimenti-facciamolo-noi/), il cda dell'ente dei giornalisti non ha assunto ancora alcuna posizione ufficiale sulla costituzione di parte civile. Eppure, la prima udienza del procedimento penale è tra appena due giorni, giovedì 8 gennaio. Solo uno dei sindaci dell'Istituto (attuale e anche ai tempi della presunta truffa), pur nascondendosi dietro un altro suo incarico sindacale, ha rivelato pubblicamente alcune informazioni di cui è venuto in possesso non si comprende se come esponente dell'Inpgi o come giornalista che ha condotto indagini personali.
Il processo che si inizierà l'8 gennaio, secondo tali informazioni, riguarderebbe per ora una parte dell'inchiesta (bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita e violazioni penali tributarie) e la documentazione in possesso del sindaco dell'Inpgi indicherebbe come parti lese al momento la Sopaf e l'Agenzia delle Entrate. Questo non significa che il cda non avrebbe fatto bene a prendere già da tempo una posizione chiara sul punto. Anzi! E in ogni caso non ferma la nostra iniziativa di costituirci parte civile come singoli iscritti all'Inpgi 2 (la gestione separata che sarebbe stata, secondo gli inquirenti, truffata), nel tentativo di vederci risarcire il danno.
È a dire poco imbarazzante la cortina di silenzio scesa sulla vicenda anche da parte delle componenti del sindacato dei giornalisti, soprattutto quelle da sempre in prima linea sulla difesa di freelance e precari, sulla denuncia di ipotetici conflitti di interessi (altrui) e sull'invocazione della trasparenza. Un silenzio e un'assenza ancor più gravi perché l'ipotesi - avanzata da qualcuno - di attendere il termine del procedimento penale per poi chiedere i danni in sede civile significherebbe allungare moltissimo i tempi, rendendo a quel punto improbabile l'azione di recupero del danno eventualmente accertato dal tribunale.
Il nodo è però anche un altro: l'assenza e l'evidente disparità di informazioni tra gli esponenti dell'Inpgi e i giornalisti iscritti, che hanno invece tutto il diritto di sapere che cosa accade dei propri soldi e delle future pensioni. E la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte dell'Istituto sulla vicenda giudiziaria, sulle informazioni, sulle valutazioni e sulle eventuali decisioni assunte. Così come su altre questioni su cui il diritto dei giornalisti iscritti all'Inpgi dovrebbe essere palese e pacifico.
Nel comunicato dell'Istituto del primo dicembre scorso, per esempio, si faceva riferimento per la prima volta a incarichi nei Comitati tecnico consultivi dei 14 fondi alternativi (private equity e immobiliari) in cui ha investito l'Inpgi, ricoperti in quattro casi dal Presidente (tra cui quello del fondo "Global private equity", gestito nel tempo da Sopaf sgr, poi Adenium sgr e oggi, dopo il fallimento della precedente società, da Wise sgr) e per il resto da Dirigenti e Funzionari dell'Ente. Niente di più. Ma chi sono i Dirigenti che ricoprono tali incarichi? Ci sono tra loro anche consiglieri di amministrazione e, se sì, chi sono? E in quali fondi in particolare ognuno è impegnato e con quali compensi? Altre domande legittime a cui, noi crediamo, il cda dell'Inpgi deve dare una risposta. Nel rispetto dei colleghi iscritti e in nome della trasparenza.
Unità Sindacale - www.unitasindacalefnsi.wordpress.com
Per informazioni: unita.sindacato@gmail.com
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Unità Sindacale è la sigla con cui un gruppo di giornaliste e giornalisti, di esperienze e provenienze differenti, si sono presentati alle ultime elezioni per Congresso Fnsi e Lombarda, convinti che il valore fondante e sempre attuale del nostro Sindacato sia appunto l'unità e il superamento dei vecchi schieramenti ideologici. Le liste di Unità Sindacale hanno ottenuto l'elezione di otto delegati al XXVII Congresso Fnsi che si terrà a Chianciano a fine gennaio 2015 e di tre consiglieri, una revisora e un proboviro dell'Associazione lombarda dei giornalisti.
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LA CRONISTORIA DELLA VICENDA SOPAF/INPGI
9.5.2014 - INCHIESTA SOPAF: ARRESTATI I FRATELLI MAGNONI e uno dei nipoti. Complessivamente 7 persone in carcere (su 19 indagati). I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, alla truffa aggravata, all’appropriazione indebita, alla frode fiscale e al riciclaggio. Truffate alcune casse di previdenza: per 52 milioni di euro la Cnpr (ragionieri), per 20 milioni l'Enpam (medici) e per 7 milioni l'Inpgi (giornalisti). Un “colpo” In totale di 79 milioni. Diverse acquisizioni di documenti da parte della GdF negli uffici dei presidenti degli enti. Sequestrati 60 immobili (la maggior parte nel centro di Milano) e bloccati oltre 300 rapporti bancari in varie parti d'Italia per un valore complessivo che si stima vicino ai 185 milioni di euro. I retroscena pubblicati da Il Sole 24 Ore tra il 2009 e il 2012 e firmati da Nicola Borzi e Vitaliano D’Angerio; un altro articolo “profetico” è di Vittorio Malagutti (Il Fatto quotidiano). Le polemiche della campagna elettorale del 2012. COMUNICATO INPGI: “L’Ente ha assunto il ruolo di soggetto terzo, totalmente estraneo ai fatti, risalenti al febbraio 2009, oggetto di accertamento”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14655
10.5.2014 - SOPAF - Il Sole 24 Ore/Radiocor ricostruisce minutamente la vicenda. “Le operazioni effettuate da Sopaf con Enpam e Inpgi, le casse di previdenza rispettivamente di medici e giornalisti, sono del tutto anti-economiche per questi enti, considerato che hanno consentito un margine di profitto elevato alle società degli indagati, privo di qualsiasi giustificazioni, sulla base di una triangolazione di cui non si comprendono le ragioni negoziali”. Lo scrive il pm di Milano Gaetano Ruta, titolare del fascicolo che ha portato all'esecuzione di sette ordinanze di custodie cautelare. Per il pm, “Sopaf ha ottenuto un ingiusto profitto pari a 15.986.025 euro nell'operazione con l'Enpam e pari a 7.600.000 euro nell'operazione con Inpgi, in danno degli enti che avrebbero potuto acquistare tali quote con uno sconto maggiore”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14659
13.5.2014 - SOPAF. L’INPGI GARANTISCE LA MASSIMA COLLABORAZIONE ALLA GDF IMPEGNATA NELLE INDAGINI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14681
.19.11.2014 - .SOPAF- INPGI. Comunicato del Capss: “Gli attacchi all’Inpgi tentano di minare l’autonomia dell’Istituto facendo il gioco di chi vorrebbe mettere le mani sul patrimonio dei giornalisti italiani oggi valutabile attorno a 2 miliardi e 700 milioni di euro, a garanzia delle pensioni”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16133
.26.11.2014 -.INPGI. Il Consiglio Generale ratifica i Bilanci. Approvato l’assestamento 2014 ed il preventivo 2015. I proventi derivanti dall’operazione “Fondo immobiliare chiuso ‘Inpgi - Giovanni Amendola’” - che si stimano in circa 97 milioni di euro per il solo anno in corso - uniti agli ottimi risultati della gestione mobiliare dei titoli - che si attestano in circa 8 milioni realizzati a bilancio, senza considerare la stima delle plusvalenze nette pari a 47 milioni - consentono di chiudere il bilancio di assestamento 2014 con un utile di 10 milioni di euro, nonostante il rapporto tra entrate per contributi ed uscite per prestazioni si chiuda con un disavanzo di circa 90 milioni. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16185
.1.12.2014-.VICENDA SOPAF. Premessa/Le operazioni sono due: nel marzo 2009 l’Inpgi/2 ha acquistato per 30 milioni di euro da Sopaf n. 225 quote Fip (di cui 1 in regalo), mentre nell’autunno 2010 l'Inpgi/1 ha investito 16 milioni di euro in un fondo di fondi di Private Equity "Sopaf Global Private Equity Fund (ora "Adenium Global Private Equity"). COMUNICATO INPGI: il presidente INPGI Andrea Camporese ha fatto parte del Comitato tecnico consultivo del Fondo “Adenium Global Private Equity” (controllato da Sopaf), assumendone la carica di presidente nel 2012 e 2013. La sua partecipazione è avvenuta “proprio ed esclusivamente in virtù dell’acquisto delle quote del Fondo Adenium da parte dell’Istituto”. Per quanto riguarda il compenso, il Presidente Camporese “ha dichiarato che lo stesso (50 mila euro in due anni,ndr) è devoluto in opere di beneficenza”. Su 14 fondi dei quali l’Inpgi è titolare di quote, Camporese ha preso parte ai Comitati tecnici consultivi “in quattro casi, designando in altri dieci casi dirigenti e funzionari dell’Istituto”. (Su tali incarichi, però, non vi è stata mai alcuna comunicazione al CdA e al collegio sindacale dell’Inpgi ex art. 2391 del Codice civile). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16237
.2.12.2014 - .Inchiesta Sopaf. Il Gip decide il giudizio immediato per Giorgio e Luca Magnoni anche per la truffa (7,6 mln) alla Cassa dei giornalisti e a quella (52 mln) dei ragionieri. Accolta la richiesta dal Pm. Gli imputati in aula l'8 gennaio. Il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese ha sempre respinto la ricostruzione dei fatti della pubblica accusa. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16244
.3.12.2014 - . “GIORNALISTI, SVEGLIA! APRIAMO GLI OCCHI”. FRANCO ABRUZZO (PRESIDENTE UNPI-UNIONE NAZIONALE PENSIONATI PER L’ITALIA): “C’È UN ‘PARTITO INPGI’ NEI GIORNALI CHE NASCONDE LE NOTIZIE SULL’INCHIESTA MILANESE SULLA SOPAF. UN PARTITO FATTO DI GIORNALISTI DIRIGENTI DELL’ISTITUTO CHE INCASSANO IN MEDIA 30MILA EURO ALL’ANNO (IL PRESIDENTE 315MILA EURO). IL GIP IERI HA DECISO CHE I MAGNONI VADANO A GIUDIZIO SUBITO ANCHE PER LA TRUFFA (7,6 MLN) ALLA CASSA DEI GIORNALISTI. NE HA PARLATO SOLO L’ANSA. UN GIORNALE HA PUBBLICATO LA NOTIZIA TAGLIANDO OGNI RIFERIMENTO ALL’INPGI. UNA VERGOGNA! L’INPGI È IN FORTE AFFANNO: NEL 2014 IL RAPPORTO TRA ENTRATE PER CONTRIBUTI ED USCITE PER PRESTAZIONI SI CHIUDE CON UN DISAVANZO DI CIRCA 90 MILIONI. E IL FUTURO È NERO. LA CRISI STA DIVORANDO LE REDAZIONI CHE PERDONO PEZZI OGNI GIORNO. CHE FARE? LA SITUAZIONE DELLA FONDAZIONE È DRAMMATICA E IL FUTURO È DAVVERO INCERTO: PER SALVARE LE PENSIONI BISOGNA TRATTARE LA COLLOCAZIONE DELL’INPGI DENTRO L’INPS SUL MODELLO DEL FONDO VOLO. NON C’È TEMPO DA PERDERE. LA FNSI HA IL DOVERE E L’OBBLIGO DI DIRE TUTTA LA VERITÀ SULL’INPGI AI GIORNALISTI ITALIANI”.
.23.12.2014 - .Inpgi, Unità sindacale: “Si costituisca parte civile contro i Magnoni”. Interpellato dal Fatto.it Franco Siddi, segretario generale della Fnsi e in quanto tale consigliere della cassa di previdenza dei giornalisti, spiega che il tema non è stato discusso, ma che durante la riunione è stata posta una domanda sulla questione: "Quando arriveranno gli atti l'Inpgi si costituirà parte civile". (IN CODA la versione integrale del documento di “Unità sindacale”). - di F. Q.|23.12.2014 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16466
.26.12.2014- .LETTERA APERTA A FRANCO ABRUZZO DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL GRUPPO ROMANO GIORNALISTI PENSIONATI PIERLUIGI FRANZ IN REPLICA AL COMUNICATO DI UNITÀ SINDACALE SULLA VICENDA MAGNONI-SOPAF-INPGI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16481