Roma, 27 marzo 2015. La COVIP - l'Autorità amministrativa che ha il compito di vigilare sul funzionamento delle casse previdenziali privatizzate e sui fondi pensione complementari – ha imposto di fatto, - con un parere non vincolante chiesto dal Ministero del Lavoro - ,uno stop al pagamento dell’acconto di 10mila euro lordi (6.500 netti) ai 1.200 giornalisti che hanno maturato il diritto a percepire l’indennità e che ne hanno chiesto la liquidazione alla data del 31 luglio 2014. La Covip contesta “la natura di investimento del finanziamento concesso dall’Inpgi al Fondo contrattuale ex fissa”, perché sarebbe in contrasto anche con il ddl in elaborazione sugli investimenti delle Casse. Questo ddl una volta acquisita la veste di legge porrà dei problemi molto seri. Il via libera dei Ministeri vigilanti (Tesoro e Lavoro) - che avevano nel dicembre 2014 imposto la sostituzione della parola “prestito” con la parola “finanziamento” - era subordinato al parere della Commissione di vigilanza. Per lunedì 30 marzo il presidente Andrea Camporese ha convocato una riunione d’urgenza del Cda dell’Inpgi con un odg che tratta l’argomento al punto n. 1, il quale dice: “Presa d’atto delle valutazioni della Covip in merito alla natura di investimento del finanziamento concesso dall’Inpgi al Fondo contrattuale ex fissa”. Si discute molto sulle conseguenze del parere della Commissione di vigilanza: secondo alcuni, benché non vincolante, ha la forza di paralizzare l’azione amministrativa dell’Inpgi, ma secondo altri il parere potrebbe essere superato sul punto controverso da una nuova delibera del Cda dell’Inpgi. Resta, comunque, sullo sfondo il conflitto potenziale con il ddl sugli investimenti delle Casse. La nuova delibera, comunque, dovrebbe ricevere poi l’ok dei Ministeri vigilanti e della stessa Covip. Il parere non è fatto di acqua fresca, che scivola via senza lasciare traccia. C’è sconcerto nel mondo giornalistico per via del comunicato dell’Inpgi dell’11 febbraio (che si può leggere qui sotto) secondo il quale l’acconto sarebbe stato pagato ”entro marzo”. Evidentemente l’Inpgi ha scritto il comunicato senza aver letto il parere della Covip. Mentre 1200 giornalisti attendono furibondi che l’Inpgi paghi (per conto degli editori, che sono i veri protagonisti negativi di questa brutta vicenda).
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CDA INPGI. APPROVATO IL FINANZIAMENTO DELL’EX FISSA. SARÀ POSSIBILE - GIÀ NEL PROSSIMO MESE DI MARZO - LIQUIDARE UN ACCONTO LORDO DI 10.000 EURO (CIRCA 6.500 EURO NETTI) A TUTTI I GIORNALISTI CHE HANNO MATURATO IL DIRITTO E CHIESTO LA LIQUIDAZIONE DELL’INDENNITÀ ALLA DATA DEL 31 LUGLIO 2014. SOSPESI I MUTUI, RESTANO I PRESTITI. - Roma, 11 febbraio 2015. l Consiglio di amministrazione dell’Inpgi nella sua odierna seduta - recependo una nota dei Ministeri vigilanti datata 6 febbraio 2015 - ha definitivamente perfezionato e reso quindi operativa la delibera 76/2014 con la quale, nello scorso mese di dicembre, veniva concesso un finanziamento al Fondo integrativo contrattuale “ex fissa”, non più in grado di garantire la regolare liquidazione della prestazione a causa della forte crisi del settore editoriale. Grazie a tale provvedimento sarà, quindi, possibile - già nel prossimo mese di marzo - liquidare un acconto lordo di 10.000 euro a tutti i giornalisti che hanno maturato il diritto e chiesto la liquidazione della c.d. “Ex Fissa” alla data del 31 luglio 2014. Il capitale residuo sarà rateizzato secondo un piano di ammortamento - che partirà entro il 2015 e avrà una durata media di 12 anni – stilato sulla base di elementi quali: anzianità di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e età del giornalista. Tutti coloro che non hanno presentato la domanda di pensione e quindi di liquidazione della quota del Fondo alla data del 31/07/2014, saranno ammessi – al momento della domanda di pensione - ad un piano di rateizzo, anche in questo caso determinato da: anzianità di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e età del giornalista. Il Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi ha inoltre deciso di sospendere temporaneamente per l’anno 2015 la concessione di mutui ipotecari, mantenendo in essere il servizio di erogazione dei prestiti nella misura massima di 5 milioni di euro, associata ad un tetto di erogazione per singola richiesta di 30 mila euro restituibili in un arco temporale fino a sette anni. La decisione deriva dalla necessità di avere a disposizione maggiore liquidità alla luce di un bilancio 2014 dal quale emerge uno squilibrio tra contributi e prestazioni di oltre 90 milioni di euro, al quale si è fatto fronte attraverso il rendimento del patrimonio. Il Cda ha ritenuto prevalente l’interesse collettivo rispetto ad un utile servizio fornito ai colleghi. Allo stesso tempo l’Istituto è attivamente impegnato alla definizione e diffusione di convenzioni con il sistema bancario che possano mettere a disposizioni degli iscritti condizioni di mutuo di particolare favore in un mercato che registra tassi al minimo storico. (www.inpgi.it) – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16874
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.25.9.2014. - .Ex fissa FIEG - Le nuove regole pratiche che saranno applicate dall'INPGI. Pubblichiamo il verbale della Commissione paritetica FIEG-FNSI del 18 settembre 2014. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15592
1.11.2014. Ex-fissa: il tribunale del lavoro di Roma respinge il ricorso dell’Inpgi (affiancato dalla Fnsi) contro 5 decreti ingiuntivi di pagamento. Rischio slavina? IN CODA le nuove regole pratiche applicate dall'INPGI in tema di ex-fissa e fissate nel verbale della Commissione paritetica Fieg-Fnsi del 18 settembre 2014. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15941
.26.2.2015 - .EX FISSA: DALLA LIQUIDAZIONE DEL FONDO AI PAGAMENTI A RATE, UN VADEMECUM PER TUTTI. UNA GUIDA COMPLETA CON LA CASISTICA. LO STUDIO INTERESSA GIORNALISTI GIOVANI E MENO GIOVANI. - di Pierluigi Franz e Alessandra Spitz */www.puntoeacapo.org – 26.2.2915 - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16992