Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
  » I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  I fatti della vita
Stampa

INPS & DINTORNI - “Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo”. Sconfitta totale vicina per Tito Boeri bocciato prima da Matteo Renzi e poi espressamente dal suo consigliere economico Yoram Gutgeld: “Ricalcolo contributivo? Si è deciso politicamente di non farlo. Le pensioni alte sono già in qualche modo tassate". Un detto napoletano per il presidente dell’Inps: “Se vuoi andare alla malora sei già arrivato”. E poi, letti i suoi annunci di guerra sul recupero dei contributi, si dedichi soprattutto alla Sicilia dove sono 285mila i lavoratori in nero con una evasione da 4 miliardi (esattamente la cifra che pensa di mettere in cascina con l’operazione sugli assegni presunti “ricchi”). Frattanto il docente bocconiano, con i suoi progetti brutali e violenti, ha seminato il panico tra i pensionati del ceto medio. Ora basta. In nome di Dio, se ne vada, torni in fretta alla Bocconi.

di FRANCO ABRUZZO-presidente Unpit


C’è un detto napoletano che grosso modo si può tradurre così: “Se vuoi andare alla malora sei già arrivato”. Un detto americano, invece, contiene un presagio funesto: “Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo”. Tutte e due le espressioni si addicono al presente e al futuro di Tito Boeri, docente bocconiano, catapultato il 24 dicembre 2014 dal Governo alla guida dell’Inps. Subito scattò l’allarme; quella nomina fu percepita come un  brutto segnale ai pensionati di oggi e anche a quelli di domani (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16479). Tito Boeri  è un  nemico dichiarato dei pensionati con un assegno mensile dai 2mila euro in su. Basta leggere l’articolo (“Pensioni: l’equità possibile”)  scritto con Fabrizio e Stefano  Patriarca e pubblicato il 14.1.2014 in www.lavoce.info. I tre propongono di chiedere un “contributo di equità” ai pensionati, basato sulla differenza tra pensioni percepite e contributi versati. Ricostruendo le storie dei contribuenti attraverso il cosiddetto “forfettone” (un metodo indicato in un decreto del 1997) calcolano lo scostamento tra pensione effettiva e contributivo. Per tale scostamento propongono di ricavare il contributo sulla base di un’aliquota progressiva pari al 20, 30 e 50% rispettivamente per pensioni tra 2 e 3 mila euro, 3 e 5 mila euro e superiori a 5 mila euro. Secondo le loro stime si ricaverebbe un risparmio di spesa pari a circa 4,2 miliardi di euro. Scattò un  avvertimento per Palazzo Chigi: “Qualcuno avverta Renzi che se tenterà di attuare le idee del professore bocconiano l’Italia diventerà un Vietnam. Lo Stato non può tradire il patto stipulato con i cittadini. Dovevano avvertirci 40-50 anni fa che poi gli istituti previdenziali avrebbero cambiato le regole. Lo Stato ha già  tradito gli impegni sulla perequazione annuale. Basta con i provvedimenti ideologici e discriminatori. L’Unpit difende solo le pensioni costruite con il lavoro e non quelle regalate dai politici a se stessi, alle alte cariche pubbliche e ad intere categorie come artigiani, commercianti e coltivatori diretti. I giudicati costituzionali non possono essere aggirati” (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16484). Matteo Renzi rispose nello spazio di 24 ore: “Le idee di chi viene a darci una mano non diventano programma di governo”. Parole, queste, lette come una chiusura al “programma” di Boeri (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16495). Nelle stesse ore  esplode la notizia che in Sicilia sono 285mila i lavoratori in nero con una evasione da 4 miliardi (esattamente la cifra che il presidente dell’Inps pensa di recuperare con la sua operazione sugli assegni presunti “ricchi”). Osservo che  “Boeri dovrebbe recuperare questi 4 miliardi, smettendola di criminalizzare, scimmiottando la Meloni, i cittadini, che  hanno  costruito la loro pensione con il lavoro, versando contributi d’oro” (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16821).


Le ultime novità, raccontate nelle pagine web di blastingnews, riguardano lo scontro Yoram Gutgeld-Tito Boeri sui tagli alle pensioni d'oro con il commissario per la spending review (braccio destro di Renzi) che afferma: “Le pensioni alte sono già in qualche modo tassate” (dal gennaio 2014 con il prelievo del 6, 12 e 18 per cento a partire dai 91mila euro lordi). Il presidente dell'Inps nel frattempo continua a confermare che entro giugno presenterà la "proposta organica" di riforma del sistema previdenziale che prevede in linea generale nuovi tagli alle pensioni cosiddette d'oro e nuove forme di flessibilità in uscita.  Il deputato del Pd e consigliere economico di Palazzo Chigi Yoram Gutgeld, nel suo nuovo ruolo di commissario per la spending review, esclude tra i settori di intervento quello delle pensioni. "Abbiamo affrontato già questo discorso, la decisione politica - ha detto il 31 marzo a Radio 24 - è stata di non toccarle. Le pensioni alte - ha aggiunto - sono già in qualche modo tassate e quindi c'è già un intervento di equità. Andare più in giù- secondo l'economista di origine israeliana - significherebbe entrare sui livelli di pensioni medie, tipo da 90.000 euro, e si è deciso politicamente di non farlo", ha ribadito.


Recentemente anche il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, ha dichiarato che il piano Boeri “non s'ha da fare”. Le critiche dell'ex ministro si concentrano soprattutto sullo "sconfinamento" negli equilibri politici da parte del neo-presidente: "Un uomo non può decidere da solo di cambiare le regole del sistema, peraltro con soluzioni che al momento paiono vaghe e non prive di criticità", sono le parole attribuite a Brunetta da il sussidiario.net in riferimento alle ultime dichiarazioni di Boeri. Un altro stop è arrivato anche dal presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, che ha, invece, riportato l'attenzione sul completamento della Fornero con la piena totalizzazione senza oneri dei periodi contributivi e della flessibilità in uscita da realizzare in aggiunta al detassamento dei versamenti volontari per il recupero dei periodi di studio e di non lavoro. 


CONCLUSIONI. La campagna mediatica di Boeri – avallata da giornalisti sconsiderati e ignari del loro futuro da anziani e da vecchi -  ha ottenuto un risultato innegabile: il panico seminato tra i pensionati del ceto medio (afflitti da insonnia, emicrania  e tachicardia crescenti), mentre i 509 pensionati veramente ricchi (con assegni da 11mila a 91mila euro al mese) sorridono e se la spassano  allegramente, ritenendo Boeri una “tigre di carta”. I giornalisti intervistatori non osano ricordare a Boeri che 5,5 milioni (su 16,8 milioni) di pensionati negli ultimi 4 anni - secondo le stime di Spi/Cgil – hanno perso 10 miliardi di euro di entrate per via della mancata perequazione degli assegni superiori a tre volte il minimo Inps. Negli ultimi  15 anni le pensioni, comunque, hanno perso dal 20 al 30 per cento del potere di acquisto. Basta, professor Boeri, lei è  un presidente giunto rapidamente a Waterloo. “Se vuole andare alla malora è già arrivato” ammonisce la saggezza napoletana. Lei incute paura anche alla sinistra  estrema (vedi Sel) con il ricalcolo, che impoverisce chi è già povero. Pensi solo a gestire bene, se ne è capace, l’Inps e a recuperare, - tenendo fede ai suoi propositi di guerra-, i miliardi di contributi evasi (non solo in Sicilia) e a stroncare il malaffare delle pensioni di invalidità regalate da medici compiacenti che sono da individuare e spedire in galera. Altrimenti, professor Boeri, in nome di Dio, se ne vada, torni in fretta alla Bocconi.


§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


L’autore dell’articolo.


Franco Abruzzo, giornalista professionista, presidente dell’Unpit (Unione nazionale pensionati per l’Italia), già docente universitario a contratto di Diritto dell’Informazione e di Storia del Giornalismo, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (di cui è stato presidente dal 1989 al 2007) e già consigliere dell’Associazione lombarda dei Giornalisti  - cell 3461454018, casa telef/fax 022484456, skype: fabruzzo39, mail: fabruzzo39@yahoo.it  fra.abruzzo@live.com - (il “CHI E’” è in www.francoabruzzo.it all’indirizzo http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=5).



 






Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com