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INPGI. MONITO AL CDA PERCHE’ PROCEDA A UNA ATTENTA RILETTURA DELLA NORMATIVA IN VISTA DI UNA POSSIBILE IMMINENTE RIFORMA DELLE PENSIONI E DEL VARO DI PRELIEVI DI SOLIDARIETA’ SUGLI ASSEGNI IN ESSERE. Come é sempre avvenuto in passato, si possono aumentare i contributi a carico delle aziende e dei giornalisti in attività, e si possono modificare le prestazioni riducendole. Ma senza alcun effetto retroattivo dice la CASSAZIONE CIVILE: “I diritti acquistati e gli importi pensionistici già maturati non possono in nessun caso essere messi in discussione. Le Casse non possono ricorrere ai prelievi di solidarietà, istituto che esula totalmente dalla loro sfera di autonomia decisionale”.
C’è chi vorrebbe, in tema di pensioni e di ammortizzatori sociali, allineare l’Inpgi all’Inps. Ma a quel punto cesserebbero le ragioni dell’esistenza dell’Istituto. Le difficoltà dell’ente sono collegate anche alle pensioni di anzianità, che si possono conquistare a 57 anni di età con 35 anni di contributi, ma con un abbattimento permanente dal 5 al 20 per cento. Queste pensioni (incentivate dagli editori su vasta scala) hanno messo e mettono oggi in crisi i conti della Fondazione. La legge Fornero non si applica alle Casse privatizzate nel 1994: per quanto tempo ancora?
LUNEDI’ 13 aprile 2015 Edmondo Rho scrive via facebook a Franco Abruzzo e confessa: "Il cda INPGI sta preparando una seria manovra per riequilibrare i conti".

di FRANCO ABRUZZO (presidente UNPIT)


12.4.2015 – Negli ambienti giornalistici milanesi e romani circolano con insistenza voci su provvedimenti del Cda dell’Inpgi diretti a tagliare le pensioni future e anche quelle in essere nonché ad introdurre prelievi di solidarieta’ sugli assegni in essere. Appare opportuno che i consiglieri dell’Istituto procedano in fretta  ad un'attenta rilettura del coordinato disposto dell'articolo 13 dello Statuto dell’Inpgi e dell'art. 3 del Decreto Legislativo n. 509/1994 nonché dei giudicati costituzionali e della giurisprudenza della Cassazione sul punto. Secondo una traduzione meditata di tali norme si può dire che per l’Inpgi/1, - unica Cassa per legge sostitutiva dell'Inps - la delibera di modifica del Regolamento inerente le forme previdenziali e assistenziali gestite dall'Istituto in favore dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti (titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica), può essere adottata solo sulla base delle determinazioni definite dalla contrattazione collettiva nazionale Fieg/Fnsi e portata all'approvazione dei Ministeri vigilanti (LAVORO ed ECONOMIA). Ciò significa che sulle pensioni in essere della gestione principale dell’Inpgi (o Inpgi/1) il CdA dell’Inpgi non  può assolutamente intervenire per  via amministrativa, perché é materia del tutto estranea alla contrattazione collettiva nazionale. Ma, come é sempre avvenuto in passato, il CdA può aumentare i contributi a carico delle aziende e dei giornalisti in attività, e può  pure modificare le prestazioni riducendole. Ma senza alcun effetto retroattivo. Non si possono introdurre prelievi sulle pensioni come alcuni stravaganti e impreparati consiglieri dell’Inpgi hanno proposto a titolo di ipotesi (1% sugli assegni fino a 30mila euro; 2% sugli assegni da 31 a 60mila euro; 4% sugli assegni da 61 a 91mila euro, mentre gli assegni superiori a  91 mila euro subiscono, ex legge 147/2013, prelievi del 6, 12 e 18 per cento). Il divieto per il CdA dell’Inpgi di introdurre prelievi é peraltro in linea con quanto sentenziato recentemente per ben  due volte di seguito  dalla Cassazione civile.  La sentenza  n. 26102/2014 viene sintetizzata  qui appresso:


CASSAZIONE. STOP AI PRELIEVI DI SOLIDARIETÀ IMPOSTI AI COMMERCIALISTI IN PENSIONE!  (in http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_17189.asp) - I contributi di solidarietà introdotti d'imperio dagli Enti previdenziali privati per moderare le pensioni più alte e far quadrare l'equilibrio finanziario, proprio non piacciono alla Suprema Corte. La sentenza n. 26102/2014, depositata l'11 dicembre scorso, ha infatti giudicato illegittimo il prelievo di solidarietà per il quinquennio 2009/2013 imposto ai pensionati della Cassa dei Dottori Commercialisti, per contrarietà al principio di ragionevolezza e di tutela dell'affidamento. Come già affermato nelle sentenze nn. 11792/2005, 25029/2009 e 20235/2010, secondo i giudici della Cassazione: “Una volta maturato il diritto alla pensione di anzianità, l'Ente previdenziale debitore non può con un atto unilaterale, regolamentare o negoziale, ridurne l'importo, tanto meno adducendo generiche ragioni finanziarie, poiché ciò lederebbe l'affidamento del pensionato, tutelato dal capoverso dell'articolo 3 della Costituzione, nella consistenza economica del proprio diritto soggettivo”. Pertanto, i diritti acquistati, gli importi pensionistici già maturati, non possono in nessun caso essere messi in discussione.  Per preservare l'equilibrio finanziario e garantire l'erogazione futura delle prestazioni, dunque, le Casse previdenziali professionali possono agire su altre leve – AD ESEMPIO: AUMENTANDO LE ALIQUOTE, RIPARAMETRANDO I COEFFICIENTI O MODIFICANDO I CRITERI DI CALCOLO DEI TRATTAMENTI –, ma non possono ricorrere ai prelievi di solidarietà, istituto che esula totalmente dalla loro sfera di autonomia decisionale.


Pertanto i consiglieri dell'Inpgi meditino molto attentamente sul da farsi e rispettino leggi, regolamenti, giudicati costituzionali  e giurisprudenza della Cassazione nonché   soprattutto la Costituzione.


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.12.12.2014 – Cassazione civile/Sentenza 26102/14. Casse: stop al prelievo di solidarietà. Illegittimo il contributo di solidarietà imposto ai pensionati della Cassa dottori commercialisti per il periodo 2009/2013. Un regolamento non può incidere  sui diritti acquisiti e tagliare i  trattamenti in essere. - di Maria Carla De Cesari/www.ilsole24ore.com -12.12.2014 - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16359


…………………


.13.12.2014 - PREVIDENZA. Casse vincolate ai diritti acquisiti. La  Cassazione, per la seconda volta in due giorni, nega (con la sentenza 26229/14) il contributo di solidarietà sulle pensioni in essere. Il taglio dell’assegno non può passare da un atto amministrativo. IN CODA un commento dell’avv. Anna Campilii). - di Maria Carla De Cesari-www.ilsole24ore.com-13.12.2014 - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16370



………………...



.18.1.2014 - .Saranno le sezioni unite civili della Cassazione a pronunciarsi in modo definitivo sui diritti acquisiti sulle pensioni. IN CODA l’ordinanza della Sezione Lavoro della Cassazione civile. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16681                                                                            §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


Articolo 13 dello STATUTO dell’INPGI. -Adunanze del Consiglio di Amministrazione e funzioni



1. Il Consiglio di amministrazione è convocato in seduta ordinaria ogni mese o quando il Presidente ne ravvisi la necessità; in seduta straordinaria, entro 15 giorni dalla data della richiesta motivata presentata da almeno quattro Consiglieri.



2. Nella prima seduta elegge il Presidente e i due Vice Presidenti secondo le modalità previste dall'art. 12.



3. Il Consiglio di amministrazione ha tutti i poteri per la gestione dell'Istituto che non siano espressamente riservati al Consiglio generale. In particolare ha le seguenti funzioni:



a) vigila per l'osservanza delle norme che regolano il funzionamento dell'Istituto;



 b) cura l'attuazione delle direttive del Consiglio generale per il conseguimento degli scopi statutari e propone al Consiglio le modifiche statutarie;



 c) approva i regolamenti inerenti le forme previdenziali e assistenziali gestite dall'Istituto in favore dei giornalisti professionisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, informandone il Consiglio generale;



 d) approva l’organigramma del personale e l’ordinamento dei servizi dell'Istituto;



 e) approva il bilancio preventivo, le relative variazioni e il conto consuntivo, nonchè il bilancio tecnico della gestione previdenziale sostitutiva dell'Assicurazione Generale Obbligatoria riguardante i giornalisti titolari di rapporto di lavoro subordinato; approva altresì il bilancio preventivo, le relative variazioni e il conto consuntivo della gestione previdenziale separata riguardante i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti che svolgono attività autonoma di libera professione giornalistica; i bilanci della Gestione Previdenziale Sostitutiva dell’Assicurazione Generale Obbligatoria sono corredati dalle relazioni del Presidente e del Direttore Generale, mentre quelli della Gestione Previdenziale Separata sono corredati dalla relazione del Comitato amministratore. Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo di entrambe le gestioni devono essere approvati rispettivamente entro il 15 novembre ed il 15 maggio di ogni anno e ratificati dal Consiglio generale entro il 30 novembre ed il 31 maggio di ogni anno;


f) provvede alla destinazione delle disponibilità e all'approvazione del piano di impiego dei fondi nonchè alla contestuale approvazione dei criteri di individuazione e di ripartizione del rischio nella scelta degli investimenti; la delibera del Consiglio di amministrazione dovrà essere sottoposta alla ratifica del Consiglio generale;


g) delibera sull'acquisto, l'alienazione e la permuta dei beni immobili nonché sull'eventuale trasformazione dei beni stessi;


h) nomina il Direttore generale dell'Istituto e, ove necessario, il Vice Direttore generale;


i) ratifica le delibere adottate dal Presidente dell’Istituto ai sensi dell’art.6, comma 1, lettera e);


J) delibera su ogni altra questione deferitagli da leggi, decreti, regolamenti e dal presente Statuto.


4. I provvedimenti di cui al precedente comma, lettera c), relativi a contributi e prestazioni di natura obbligatoria, sono approvati dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, in conformità con quanto disposto dall'art. 3, comma 2, lettera b), del Decreto Legislativo 30.6.1994 n. 509.                                                                     


……………………..



Art. 3 del Decreto Legislativo 30.6.1994 n. 509. Vigilanza.


1. La vigilanza sulle associazioni o fondazioni di cui all'art. 1 è esercitata dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, dal Ministero del tesoro, nonché dagli altri Ministeri rispettivamente competenti ad esercitare la vigilanza per gli enti trasformati ai sensi dell'art. 1, comma 1. Nei collegi dei sindaci deve essere assicurata la presenza di rappresentanti delle predette Amministrazioni.


2. Nell'esercizio della vigilanza il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministeri di cui al comma 1, approva i seguenti atti:


a) lo statuto e i regolamenti, nonché le relative integrazioni o modificazioni;


b) le delibere in materia di contributi e prestazioni, sempre che la relativa potestà sia prevista dai singoli ordinamenti vigenti. Per le forme di previdenza sostitutive dell'assicurazione generale obbligatoria le delibere sono adottate sulla base delle determinazioni definite dalla contrattazione collettiva nazionale.


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Tutte le informazioni sul sistema pensionistico dell'Inpgi in http://www.inpgi.it/?q=node/62


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PENSIONI INPGI. La strana manovra di Andrea Camporese che ha partecipato all’attacco alla sentenza della Cassazione che ha bocciato i tagli alle pensioni come auspica il presidente della Cassa Ragionieri sodale di Camporese nell’Adepp. Camporese ha detto: "Un approfondimento è opportuno, affrontando questioni che riguardano la sostenibilità tecnico-attuariale, l'andamento dell'economia reale e quindi del flusso contributivo, l'andamento demografico, il peso dei diritti acquisiti. Il fine deve essere quello di trovare un nuovo punto di equilibrio tra tutte queste componenti". Che significano queste parole? Camporese parli chiaro e dica che, se il futuro dell’Inpgi è a rischio, la confluenza nell’Inps è l’unica soluzione prima che sia troppo tardi. Quest’anno il bilancio previdenziale dell’Istituto chiuderà con un meno 100 milioni.



(La REPLICA di Paolo Serventi Longhi vicepresidente dell’Inpgi: nessun taglio agli assegni, ma il presidente Andrea Camporese è “preoccupato per le conseguenze della crisi economica”. Silenzio sui conti dell’Istituto). - di Franco Abruzzo – presidente Unpit - TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15718



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Le pensioni Inpgi dei giornalisti sono al sicuro. - di Edmondo Rho  - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14769



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LUNEDI’ 13 aprile 2015 Edmondo Rho scrive via facebook a Franco Abruzzo e confessa: "Il cda INPGI sta preparando una seria manovra per riequilibrare i conti". – “La situazione dell'lnpgi è nota, ed è oggettivamente difficile (per la crisi del settore editoriale, non certo per responsabiltà dell'istituto) perciò il cda sta  preparando una seria manovra per  riequilibrare i conti. E lo faremo, come prevedono le norme, dopo avere consultato Fnsi e Fieg. Gli accordi sono necessari,  come ben sai: non si tratta di 'qiustificare' bensì di aver bene presente la situazione e di operare in modo equo e rigoroso. Lo stiamo facendo all'lnpgi e continueremo a



farlo”.  



 



 



 



 



 



 



 



 



 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


                                                    





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