Roma, 15 aprile 2015 - Prosegue per il secondo anno la redazione del Rapporto sul “Bilancio del sistema previdenziale italiano”, l’unico strumento disponibile in grado di dare una visione d’insieme del complesso sistema previdenziale del nostro Paese. Fino al 2012 il Rapporto era redatto dal Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale (Nuvasp), istituito dalla legge n. 335/1995 (riforma Dini) e veniva trasmesso annualmente al Ministro del Lavoro e tramite questo alle Camere e agli organismi internazionali. Per un insieme di motivi nel maggio del 2012 il Nuvasp cessa la sua attività. Si è creato così un vuoto non coperto, se non in modo parziale, da altre pubblicazioni. Per colmare questo vuoto, con il contributo di soggetti privati è stata ricostruita con un lungo e complesso lavoro di “data entry”, la banca dati ampliata anche alle gestioni assistenziali e a quelle relative alle “prestazioni temporanee”; una volta elaborate le tabelle finali è stato redatto grazie al contributo volontaristico di diversi esperti il presente rapporto che nelle intenzioni dei componenti il CTS di Itinerari Previdenziali (molti dei quali già componenti o collaboratori del Nuvasp), viene messo a disposizione del Ministro del Lavoro, delle Istituzioni e di tutti i soggetti interessati ai temi della previdenza sociale nella versione italiana ed inglese. Il 2° Rapporto: Sulla base dei dati dei bilanci consuntivi forniti dagli Enti di Previdenza, sono illustrati gli andamenti della spesa pensionistica, delle entrate contributive e dei saldi delle differenti Gestioni pubbliche e privatizzate che compongono il sistema pensionistico obbligatorio del nostro Paese. Il periodo di osservazione inizia dal 1989, poiché solo da tale anno si possono effettuare confronti su serie storiche omogenee. L’analisi retrospettiva copre il periodo fino al 2013, ultimo anno per il quale sono disponibili dati completi ricavabili dai bilanci disaggregati. Nel Rapporto, sono descritti e valutati mediante appropriati indicatori gli andamenti di tutti i fondi della previdenza obbligatoria, sia quelli riguardanti le gestioni pubbliche, che dal gennaio 2012 secondo quanto previsto dal decreto “Salva Italia” sono confluite nell’INPS che attualmente agisce in qualità di ente unico di gestione della previdenza pubblica, sia i fondi facenti capo alle gestioni private, inerenti le Casse Professionali in base ai D.Lgs. n. 509 del 1994 e n.103 del 1996. Per quanto riguarda l’Inps il 2013 è il primo anno di redazione del bilancio consolidato tra tutte le gestioni. Ai fini della valutazione degli andamenti delle diverse gestioni sono prese in considerazione le principali variabili – numero di iscritti attivi, pensionati, contribuzione media, pensione media - che concorrono a determinare i saldi, sia nei bilanci correnti che nel medio lungo termine. L’osservazione puntuale dei risultati dei singoli fondi è preceduta da un’analisi generale delle dinamiche della spesa complessiva del sistema pensionistico obbligatorio nell’arco temporale sopra richiamato. In base ai risultati delle proiezioni relative al sistema pensionistico obbligatorio, nel Rapporto vengono illustrate le tendenze e l’andamento del rapporto spesa totale/ PIL successivi al 2013 e in una prospettiva di breve e medio lungo termine anche con riferimento sia alla sostenibilità finanziaria sia all’adeguatezza delle prestazioni. Tra le novità del Rapporto vi sono l’analisi degli andamenti della Gestione per gli interventi assistenziali (GIAS) e della Gestione Prestazioni Temporanee (GPT) per le prestazioni di sostegno al reddito, finanziate dalla produzione e dalla fiscalità generale che sono il logico completamento delle analisi sulla spesa complessiva per il welfare previdenziale ed assistenziale; il calcolo dei “tassi di sostituzione” offerti dal sistema con proiezioni per differenti carriere e scenari economici, sulla base sia della normativa vigente sia con differenti indicatori economici, proposte con metodica di calcolo e rappresentazione grafica innovative; una analisi di dettaglio sulle diverse tipologie di prestazioni pensionistiche e assistenziali con la loro distribuzione geografica e un approfondimento sul sistema delle Casse Privatizzate. Il Rapporto è completato da una valutazione qualitativa e quantitativa del welfare complementare ed integrativo e da una rassegna delle principali modifiche e novità legislative proposte nel biennio 2013/2014.
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Per leggere il Rapporto sul “Bilancio del sistema previdenziale italiano” clicca qui: http://www.itinerariprevidenziali.it/site/home/eventi/eventi-2015/bilancio-sistema-previdenziale.html
.Qui si può leggere la relazione 2014 della Corte dei Conti sull’esercizio 2013 dell’Inpgi: http://www.inpgi.it/userfiles/allegati/INPGI-Relazione_Corte_dei_Conti_per_esercizio_2013.pdf
.NOTA - A fine 2013, l’Inpgi pagava 7.964 pensioni così suddivise: 3.030 di vecchiaia; 1.632 di anzianità; 964 ai prepensionati (di cui 576 a carico dello Stato e della Fieg fino al compimento dei 65 anni); 169 di invalidità; 2.169 ai superstiti.
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28.1.2015 - Giornalisti. Andrea Camporese (Inpgi): “In 5 anni squilibrio di 450 mln. Situazione grave, ma esistono anche i fatti positivi come le 200 assunzioni di dicembre”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16781
.18.4.2015 -.CASO SOPAF/INPGI: SI AVVICINA L'ORA DELLA VERITA'. LE 40 DOMANDE RIMASTE SINORA SENZA RISPOSTA. Una inchiesta avvincente. - di www.puntoeacapo.org – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17493
.18.4.2015 -.PENSIONI-CITTADINI INPS E CITTADINI INPGI –RASSEGNA DEGLI ARTICOLI 2015. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17488
18.4.2015 - .EX-FISSA/ IL CASO. TUTTI GLI ARTICOLI PUBBLICATI DALLA FIRMA DEL CONTRATTO FNSI/FIEG 2014/2018 IN POI. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17342