PENSIONI SOTTO ATTACCO. L’Inpgi naviga in cattive acque ed è alla ricerca di vie d’uscita. Peraltro, non facili da trovare con un disavanzo di bilancio di 100 milioni. Crollate retribuzioni e, quindi, contribuzioni previdenziali, pensioni ed ammortizzatori sociali (il costo salito alle stelle con i contratti di solidarietà diffusi a raffica) si sono salvati finora grazie alla rete di sicurezza del patrimonio immobiliare. Ma sono in vista altre mazzate per l’Istituto. Bussano alle porte una sfilza di altri prepensionamenti, ma il contributo pubblico si è esaurito. E dopo dove si va a parare? Se il presidente dell’Inps, Boeri, ha in mente (ma smentito dal Governo) di chiedere “un contributo di equità” per le pensioni superiori alle 2mila euro, all’Inpgi, in sintonia sotto sotto, si comincia ad entrare nell’ordine delle idee di una sforbiciata ai tetti degli assegni previdenziali dei giornalisti. Peraltro, il segretario della Fnsi, Lorusso, sembra condividere questa linea almeno a leggere le sue dichiarazioni all’Ansa (Ancona, 18 aprile) secondo le quali “bisogna aprire un circuito contrattuale, portandoci dentro più gente possibile. Grazie a un patto intergenerazionale tra chi è in pensione, chi lavora e chi spera di entrare a lavorare”. Secondo Franco Abruzzo, presidente dell’Unione pensionati italiani “alcuni impreparati e stravaganti consiglieri inpgi hanno proposto questi tagli a titolo di ipotesi: 1% sulle pensioni fino a 30mila euro annui; 2% da 31 a 60mila; 4% da 61 a 91mila; oltre prelievi in atto da 6,12, 18% ex legge 147/2013”. Allo stato dei fatti, però, il cda dell’Istituto ha le mani legate da sentenze della Consulta e della Cassazione. E poi incontrerebbe l’altolà del Governo che ha detto chiaro e tondo, con il presidente Renzi e con il ministro del lavoro Poletti, che le pensioni non si toccano. Vedremo se le bugie hanno le gambe corte.
MILIONI INPGI/CASAGIT AL SINDACATO - Se la rottamazione di colleghi ancora giovani e prestanti senza rimpiazzi decentemente retribuiti sta mettendo alle corde le nostri organizzazioni, le tanti voci delle spese, oltre quelle istituzionali, diventano insopportabili con questi chiari di luna. Già l’obbligo statutario della solidarietà è stato ridotto al lumicino: tagliati persino i mutui, non restano che i prestiti a misura sempre più bassa. Anche in casa nostra bisognerebbe trovare una cura dimagrante e fare le pulci ai conti con la mano della spendig review. Il record dei record è battuto dall’Odg con 144 consiglieri nazionali (quasi altri 180 nei consigli di disciplina). Ma anche gli altri organismi non scherzano: 69 consiglieri l’Inpgi (più il cda ben remunerato) e ben 117 la Fnsi, 80 delegati la Casagit. Il servizio previdenziale e assistenziale per i colleghi dovrebbe essere volontario e svolto a titolo gratuito come avviene nel sindacato. Ma a pesare sulla bilancia non è soltanto una pletorica organizzazione, ma anche le generose contribuzioni al sindacato dal centro alla periferia sotto la voce servizi di assistenza non sempre controbilanciata da pezze d’appoggio. L’Ingpi sborsa quasi 2milioni e mezzo di euro, per l’esattezza 2.449.325 euro dei quali 280.195 alla FNSI che diversamente dalle Ast non gestisce direttamente servizi per i colleghi. La Casagit distribuisce 1.117.000 alle Ast e ben 622mila alla Fnsi. Una volta Inpgi e Casagit vivevano sotto un solo tetto. Perché non rimetterle insieme risparmiando tanti bei soldini.
OLTRE MEZZO MILIONE A STAMPA ROMANA. Grido di allarme di Stampa romana sul precario stato di salute dell’Inpgi. In un documento si denuncia fra l’altro: il forte squilibrio fra entrate e uscite previdenziali con pensionamenti e prepensionamenti in crescita esponenziale (oggi i pensionati sono poco più di 8mila contro circa 16mila colleghi in attività ndr) e con l’esplosione degli ammortizzatori sociali. E ancora: la gestione e la manutenzione del patrimonio immobiliare suscita preoccupazione. In un mercato che li ha ridimensionati, i canoni di affitto sono troppo alti per i colleghi e le case sfitte sono in aumento (oltre 100 solo a Roma ndr). La situazione richiede riforme statutarie e una revisione dei costi. Il taglio delle spese si realizza attraverso un ridimensionamento degli organismi rappresentativi e la “moderazione” degli emolumenti degli organi dirigenti e di controllo. Ps di ndr: nel documento si ignora o si finge di ignorare l’ingente contributo di oltre mezzo milione versato dall’Inpgi (335.695 euro) e dalla Casagit (208mila euro).
E IO (CASAGIT) PAGO! Tallone d’Achille per il servizio sanitario sempre più esoso e fiscale nel tentativo di arginare le falle del suo disavanzo. Per analisi, rx e dintorni si paga oltre il ticket, la tariffa regionale (una sorta di superticket), i cui costi variano da un capo all’altro della penisola secondo assurdi criteri di disuguaglianza tra cittadino e cittadino. Nel Lazio, 14 euro, è fra le più alte d’Italia. Così succede che la somma dei balzelli supera i prezzi della prestazione eseguita in regime privatistico. Fatti quattro conti, si risparmia senza ricorrere alla ricetta rosa, e magari si recupera la spesa attraverso l’assicurazione privata, come dai noi la Casagit. Che è costretta a mettere una toppa a un’assurdità della politica sanitaria.
CASO SOPAF/INPGI/ODG AI FERRI CORTI - Commenti e reazioni alimentano polemiche e tensioni fra Inpgi e Ordine sul caso Sopaf e della presunta truffa di 7milioni e 600mila in danno dell’istituto dopo la sentenza del tribunale di Milano che ha bocciato la costituzione di parte civile da parte dell’Odg al posto dell’Inpgi. Quest’ultimo ha giudicato quella dell’Odg “un’iniziativa pericolosa e inaccettabile” controbattendo a un duro attacco contro “un’arroganza troppo a lungo tollerata”. Resta il fatto che altri enti previdenziali, come l’Enpam e a ruota l’Ordine dei medici, anche essi coinvolti nella vicenda giudiziaria, sono costituiti parte civile contro gli imputati Magnoni.
LA FUGA DEI CAPELLI BIANCHI - L’Italia è l’unico Paese al mondo che non offre ai pensionati né sconti sulle tasse, né altri benefici di carattere sociale. Se il caro vita è un fisco cinico ed esoso ammazzano le pensioni, non resta che andare a vivere all’estero (complessivamente per 6 mesi all’anno) in un dei Paesi che non ti spellano vivo e dove puoi campare bene con il tuo assegno previdenziale. L’Inps sborsa oltre 470 mila pensioni ai capelli bianchi fuggiti nei paradisi fiscali legali. Nel web “mollo tutto” l’elenco dei Paesi che offrono una migliore e più sicura ospitalità. Per ora, sono solo 256 i giornalisti pensionati Inpgi che hanno lasciato l’Italia in cerca del benessere che hanno perso in casa loro. Però, di questi tempi, bisogna stare in guardia dai rischi terrorismo e dintorni che stanno sconvolgendo tanti parti del mondo. Rapida marcia indietro di alcuni colleghi che si stavano per trasferire a Tunisi, fino a ieri una delle mete più ambite.
NOTE DI SERVIZIO – ASSISTENZA FISCALE ASR dal 15 aprile fino al 24 giugno è attivo alla Torretta il servizio Caaf dietro appuntamento tel 0660402703. per donare il tuo 5x1000 si suggerisce l’associazione Alzheimer anziano fragile cf 97483500589. Il nuovo SITO INTERNET in costruzione www.giornalisti pensionati.altervista.org è già visibile e cerca suggerimenti. Quello nel portale Asr è stato dismesso di fatto. AIUTATECI AD AMPLIARE LE MAILING LIST dei colleghi pensionati (segnalare a r.bartoloni@tin.it). ISCRIVERSI AL SINDACATO invitate i vostri giovani colleghi pensionati ad iscriversi nel loro interesse con lo 0,30 al sindacato presso l’ufficio cassa della Torretta. SCAFFALE nel web aspettiamo le segnalazioni dei vostri libri. Oggi proponiamo: Dinosauri del collega Corrado Giustiniani ed. Sperling&Kupler 17 euro/ “Come imparare una cosa al giorno e non invecchiare mai” di Roberto Vacca ed. Mondadori 17 euro. Quasi tutti i pensionati hanno scritto un libro che tengono nel cassetto. Se avete voglia di pubblicarlo, vi aiutiamo a stamparlo come ebook nel circuito online con il minimo della spesa. MAGGIO AD ISCHIA a ottimo prezzo e d’intesa con il gruppo pensionati Trentino-Alto/Adige. Dal 9 al 23 (una o due settimane) incontro/vacanza nell’albergo Alexander di quattro stelle ad Ischia porto. I prezzi, a seconda dell’esposizione, vanno da un minimo di 45 euro ad un massimo di 67 per la mezza pensione più 10 euro per la pensione intera. Informazioni e prenotazioni subito al collega Ermanno Hilpold tel 338 4886545 o 0471971438.
(romano bartoloni, 20 aprile 2015)
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.19.4.2015 - DUE DOCUMENTI DI GRANDE INTERESSE PUBBLICATI INTEGRALMENTE. CAMERA DEI DEPUTATI, question time, 15 aprile. Pensioni e progetto Boeri di tagliare gli assegni sopra i 2mila euro. L’interrogazione ampia e articolata di RENATO BRUNETTA illustrata da GIOVANNI MOTTOLA: “Si vorrebbe quasi far passare per giustizia sociale il togliere i soldi a gente che ha pagato per quarant'anni i contributi per darli a quelli che i contributi non li hanno mai pagati. Non credo che sia questa la giustizia sociale”. La replica risolutiva e netta del ministro del Lavoro GIULIANO POLETTI: “Per quanto concerne la riduzione delle pensioni superiori ai 2 mila euro, che è stata qui citata come una delle opzioni, credo di poter dire in modo molto chiaro che il Governo ha espresso chiaramente l'intenzione di non voler procedere in questa direzione, né all'interno della spending review, né per quello che riguarda un eventuale intervento sul tema generale della previdenza. In questo campo, sappiamo che vi sono molte discussioni e sono state avanzate molto proposte, ma credo che, per quello che riguarda il Governo, questo tema sia un tema già affrontato e risolto in questo senso”. Boeri è out. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17512