Sulle intercettazioni servono "regole più stringenti, senza comprimere i diritti di nessuno, nemmeno quello di cronaca". Lo ha sostenuto il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, intervenendo a "L'aria che tira" in onda su La7.
ROMA, 21 aprile 2015. Sulle intercettazioni servono "regole più stringenti, senza comprimere i diritti di nessuno, nemmeno quello di cronaca". Lo ha sostenuto il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, intervenendo a "L'aria che tira" in onda su
La7. "Un intervento legislativo è necessario" ha insistito Legnini, annunciando che il Csm darà "a breve" un parere. Non bisogna restringere l'uso delle intercettazioni da parte dei magistrati, che è "preziosissimo", ma "intervenire sulla pubblicità, sulle responsabilità in tema di diffusione delle intercettazioni". E i magistrati "non devono allegare agli atti intercettazioni non rilevanti". (ANSA).
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