Diffamazione. Intercettazioni. Strada in salita per la riforma. I no di Walter Verini (capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera). "La querela temeraria non riguarda solo i giornalisti ma tutti”.
ROMA, 11 maggio 2015. - "Respingerò tutti gli emendamenti che puntano a inserire nel provvedimento sulla diffamazione la impubblicabilità delle intercettazioni. L'ho ripetuto più volte,pubblicamente e ai colleghi che li hanno presentati. Non è questa la sede. La sede opportuna è quella del dibattito per la riforma della giustizia penale. E, tra l'altro, io ho un preciso giudizio. Guai a toccare le intercettazioni per le indagini. Anzi, per le Procure dovremmo allargare questa possibilità". Ad affermarlo in un'intervista sul sito www.articolo21.org, Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera che la settimana prossima sarà relatore in Commissione proprio sul provvedimento relativo alla diffamazione. "Si deve normare il tema del rapporto tra libertà d'informazione e privacy - prosegue Verini - e spero che tutte le eventuali modifiche che potrebbero venire introdotte all'attuale legislazione vengano comunque concordate con i rappresentanti del mondo dell'informazione". Verini interviene anche sul tema delle cosiddette liti temerarie: "la querela temeraria non riguarda solo i giornalisti ma tutti. Ci deve essere un 'di piu" di attenzione sulla temerarietà in questo settore".(ITALPRESS)
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