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I GIORNALONI CONTRO I PENSIONATI. I PENSIONATI NON LI ACQUISTINO. Uno sciopero civile contro chi ha sposato l’articolo 81 visto come il killer dei diritti fondamentali dei cittadini attivi e dei cittadini pensionati.


20.5. 2015 - Caro Franco, condivido la tua razionale indignazione ma ti confesso che da tempo ho un giudizio a dir poco negativo sulla stampa italiana e su quelli che la dirigono: infatti, io già da qualche tempo non la leggo più. Ormai mi vado convincendo che ad ognuno di noi non resti, quando è possibile e per quello che vale, la tutela dei propri diritti in sede giudiziaria. Amara conclusione, ma realistica. Comunque grazie a te per tutto e un cordiale saluto


MATTEO COSENZA – già direttore del Quotidiano della Calabria


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19.5.2015 - FRANCO ABRUZZO SCRIVE AI DIRETTORI E AI GIORNALISTI: STATE CREANDO IL MITO DELL’ARTICOLO 81 UN MOSTRO CHE SCHIACCIA I DIRITTI FONDAMENBTALI DEI CITTADINI E DEI CITTADINI PENSIONATI. TOCCHERÀ ANCHE A VOI ANDARE IN QUIESCENZA. MEDITATE! STEFANO RODOTÀ: “I DIRITTI VENGONO PRIMA DELLA PARITÀ DI BILANCIO”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17834


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LETTERA - INSOPPORTABILE QUESTO ACCANIMENTO CONTRO LE PENSIONI MEDIO/ALTE, COSÌ COME VENGONO DEFINITE, MA GLI STIPENDI DEGLI STESSI IMPORTI COSA SONO? - 20.5.2015 - Caro Franco Abruzzo, questa mattina guardando un programma televisivo trasmesso quotidianamente su RAI 3 mi sono resa conto quanto il progresso tecnologico non vada di pari passo con il progresso della finezza di pensiero della mente umana, con l'obbiettività di pensiero e di comportamento. Mi sono resa conto  di quanto stia diventando insopportabile vedere programmi televisivi presentati da giornalisti che non hanno le qualità contenute nella precedente frase. Uno dei temi di oggi erano le pensioni. Al di là del commento del giornalista che ritiene che una pensione di euro 3000,00 lorde sia una pensione considerevole, (vorrei conoscere il suo stipendio,  vorrei sapere se lui sarebbe disponibile ad avere un taglio dello stipendio e non avere più aumenti o dei piccoli adeguamenti tipo euro 5,00 come viene proposto ai pensionati) trovo che proporre un servizio dove si chiede a dei pensionati di età avanzata, ricoverati in una casa di riposo, cosa pensino della mancata rivalutazione delle pensioni sia veramente il massimo dello squallore. Credo che sia più che comprensibile il perché di questa costatazione. Una persona in pensione oggi con una aspettativa di vita di almeno di 20 anni come può vivere serenamente dal punto di vista economico con le attuali prospettive e come può vivere serenamente nel suo animo quando in tutti i modi da questa società viene considerata un nulla e nel contempo un peso. Una persona finché vive ha diritto di fare e realizzare dei  progetti, di avere delle speranze, di concretizzare dei desideri e perché no dei sogni, nessuno ha il diritto di annullare l'essere della persona né di metterla nelle condizioni, dopo una vita di lavoro, di avere problemi economici. Insopportabile questo accanimento contro le pensioni medio/alte, così come vengono definite, ma gli stipendi degli stessi importi cosa sono? Ci sarebbe molto da dire, ma mi fermo qui. Mi scusi ma ho sentito il desiderio di esternarle quanto sopra sicura  che Lei coglierà i concetti da  me espressi ed il fatto che Lei abbia scritto a giornali e ai giornalisti mi fa pensare che la mia insofferenza sia ben motivata e forse condivisa. Cordialmente. Wanda



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