.22.5.2015 - .L’Unità, il nuovo editore Guido Veneziani è indagato per la bancarotta di Roto Alba. La procura di Asti ha iscritto nel registro degli indagati l'imprenditore per le vicende della stamperia piemontese ormai quasi sicuramente destinata al fallimento. La replica: "Non sono preoccupato. Non ho mai distratto un euro, piuttosto ho messo dentro denaro per far sopravvivere l'azienda".
Testo in http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/22/lunita-il-nuovo-editore-guido-veneziani-e-indagato-per-bancarotta-di-roto-alba/1707635/
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Editoria. Cdr Unità: “Chiarezza subito sul caso Veneziani”. - ROMA, 22 maggio 2015. "Chiarezza subito sul caso Veneziani". Lo chiede il cdr dell'Unità in una nota nella quale si esprime "forte preoccupazione" per le notizie di stampa secondo le quali "l'editore Guido Veneziani sarebbe indagato dalla procura di Asti per bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice per le vicende relative alla stamperia piemontese Roto Alba". Mentre si chiede che l'Unità torni presto in edicola. "All'editore, socio di maggioranza della Unità s.r.l., chiediamo che venga fatta al più presto chiarezza su un fatto che se confermato sarebbe di estrema gravità", scrive il cdr dell'Unità, che aggiunge: "La stessa chiarezza la chiediamo agli altri due soggetti della compagine societaria: al gruppo PS e allo stesso Pd (detentore del 5% delle quote tramite la fondazione Eyu) che nei mesi passati ha giocato un ruolo di primo piano nella scelta e nel coinvolgimento dei diversi soci". Dopo dieci mesi dalla chiusura, continua la nota del cdr, "sarebbe inaccettabile assistere a un ennesimo rinvio per vicende giudiziarie che nulla hanno a che fare con la storica testata e con l'operazione che ne deve, ora e in futuro, garantire le pubblicazioni. Sarebbe inaccettabile sia per i lettori che per i lavoratori. Non nutriamo alcun dubbio riguardo all'operazione di acquisto della nostra testata, sulla cui rigorosa adeguatezza ha esercitato un vaglio attento e scrupoloso il Tribunale fallimentare di Roma, che ha dimostrato grande attenzione e sensibilità per i diritti dei creditori e dei lavoratori. Ma questo non basta. Essere azionista de l'Unità significa anche rispettare i valori fondamentali della legalità e del rispetto del lavoro. Purtroppo non è stato sempre così, anche nel recente passato. La redazione non ha mai mancato di far sentire la sua voce con richiami puntuali alla trasparenza e alla correttezza". Con il ritorno in edicola, scrive ancora il cdr, "speriamo in una svolta positiva e non certo in un ritorno indietro. Per questo la chiarezza va fatta fin da subito, anche per evitare che giornalisti e poligrafici restino esposti a continue campagne di stampa non sempre attente alla dignità e all'autorevolezza del nostro lavoro. Il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi ha dichiarato in una recente intervista che l'Unità riprenderà le pubblicazioni 'prima dell'estate'. Ci aspettiamo atti concreti che rendano possibile questa dichiarazione. Questo non può essere il tempo dei rinvii, delle ombre, delle incertezze. All'editore Veneziani e agli altri soci della Unità s.r.l. - conclude la nota - chiediamo la stessa trasparenza e lo stesso senso di responsabilità dimostrato dai lavoratori dell'Unità in tutti questi drammatici mesi in cui è stata messa a tacere un'autorevole voce di sinistra, e con essa un patrimonio di valori culturali, civili e morali che devono al più presto tornare a farsi sentire". (ANSA).
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