EDITORIA. PIETRO SCOTT JOVANE: “IL SETTORE HA PERSO 750 MLN DI PUBBLICITA' negli utlimi due anni. Solo una piccola parte di questi si è trasferita su internet”.
Borgo La Bagnaia (Siena), 22 maggio 2015. «Il settore editoriale ha perso 750 milioni di fatturato pubblicitario negli ultimi due anni, e solo una piccola parte di questi si è trasferita su internet». Lo ha detto Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Rcs MediaGroup, intervenendo al convegno «Crescere tra le righe», in corso al Borgo La Bagnaia. «Negli ultimi due anni l'ammontare di pubblicità che è sparito nel mercato italiano - ha precisato Scott Jovane - è tre quarti di 1 miliardo di euro, 750 milioni quindi, che è il fatturato di una media azienda, solo in parte trasferito su internet». Jovane ha poi spiegato che degli utenti di internet solo «il 5% è sui siti di informazione, il 31% sui social network che per gli editori sono un distributore». Per l'amministratore delegato di Rcs MediaGroup, «la struttura dei costi degli editori è alta ma soprattutto è rigida. Questo porta a fare una serie di scelte che sono scelte sane: innovare e fare di più». «Il tempo -gioca contro di noi ma anche la capacità di saper fare scelte coraggiose è determinante», ha osservato. In Italia la tendenza a cercare le informazioni online è elevata, quasi da record, ha ricordato Scott Jovane: «il 79% cerca informazione online una volta al giorno». Scott Jovane è poi passato al tema di «quanto si è disposti a pagare per i contenuti. Gli utenti sulla rete che pagano in Italia sono il 13% in altri paesi è leggermente meno 10-11%. La propensione a leggere e pagare contenuti di qualità per il futuro passa al 28%». «Per questo bisogna sapersi muovere velocemente perchè il tempo non gioca a nostro favore. Sarà il lavoro dei giornalisti che garantirà affidabilità e verifica di ogni notizia. La nostra partita è di cercare di trattenere il quadro ma fare in modo che la cornice regga. Bisogna ridurre spese di altro genere per proteggere quella parte», ha concluso. (ADNKRONOS)
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