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GIORNALISTI. EX FISSA. SENATO. Seduta del 21 maggio, interrogazione di Enrico Piccinelli (Fi): “Si chiede di sapere: se i Ministri ritengano di dover intervenire con urgenza, per quanto di propria competenza, al fine di sbloccare i fondi destinati a pagare le prime tranche della ex Fissa ai giornalisti che ne hanno maturato il diritto e che sono in attesa da anni; se ritengano sia sufficiente rassicurare la Covip e procedere ai bonifici in favore dei 1.200 giornalisti in attesa, oppure sia necessario attendere un via libera formale dell'autorità che, tuttavia, porterebbe inevitabilmente a uno slittamento dei tempi”..

Roma, 25 maggio 2015 - PICCINELLI - Ai Ministri dell’economia e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: nella seduta dell'11 febbraio 2015 il consiglio di amministrazione dell'Inpgi, recependo una nota dei Ministeri vigilanti datata 6 febbraio 2015, ha definitivamente perfezionato e reso quindi operativa la delibera n. 76 del 2014 con la quale, nel mese di dicembre 2014, veniva concesso un finanziamento al fondo integrativo contrattuale «ex fissa», non piu' in grado di garantire la regolare liquidazione della prestazione, a causa della forte crisi del settore editoriale; grazie a tale provvedimento si era quindi reso possibile (gia' dal mese di marzo 2015) liquidare un acconto lordo di 10.000 euro a tutti i giornalisti che hanno maturato il diritto e chiesto la liquidazione della cosiddetta «ex Fissa» alla data del 31 luglio 2014. Il capitale residuo doveva essere rateizzato secondo un piano di ammortamento (che dovrebbe partire entro il 2015 e avere una durata media di 12 anni) stilato sulla base di elementi quali: anzianita' di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e eta' del giornalista;


Successivamente, la Covip, l'Autorita' amministrativa che ha il compito di vigilare sul funzionamento delle casse previdenziali privatizzate e sui fondi pensione complementari, ha imposto uno stop al pagamento dell'acconto di 10.000 euro lordi (6.500 netti) ai 1.200 giornalisti che hanno maturato il diritto alla «ex fissa», decisione che ha suscitato preoccupazione e' sconcerto nel mondo giornalistico, visto che il prestito dell'istituto alla Fieg (Federazione italiana editori giornali) era stato approvato dai Ministri vigilanti del Tesoro e del Lavoro e che l'11 febbraio l'istituto aveva annunciato il versamento entro marzo a tutti i giornalisti che hanno chiesto la liquidazione dell'indennita' alla data del 31 luglio 2014; in particolare, la Covip ha contestato «la natura di investimento del finanziamento concesso dall'Inpgi al Fondo contrattuale ex fissa» e bloccato il pagamento dell'acconto di 10.000 euro lordi (6.500 netti) ai 1.200 giornalisti che hanno maturato il diritto a percepire l'indennita'; tutto nasce dall'accordo del 24 giugno 2014 con il quale Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) e Fieg hanno messo in liquidazione il fondo ex fissa, certificando una situazione che si e' creata dal 2009, a partire cioe' dalla liberalizzazione degli stati di crisi, con il conseguente boom dei prepensionamenti e il successivo collasso della ex fissa, per la quale la contribuzione a carico degli editori era rimasta invariata. Per procedere alla rateizzazione dei pagamenti agli aventi diritto, era stato necessario attivare un finanziamento dell'Inpgi cosi' da potere avviare il famoso anticipo da 10.000 euro;


L'Inpgi ha sottoposto, come era suo dovere la delibera al ministero del lavoro e delle politiche sociali, organo vigilante, che ha prodotto tra dicembre e febbraio le proprie osservazioni, anticipando che mancava ancora il parere della Covip. L'istituto di previdenza ha ritenuto che, recependo le indicazioni del Ministero, la delibera fosse operativa e si e' organizzata per avviare i pagamenti entro marzo. Poi e' arrivato il parere della Covip. Secondo indiscrezioni, non ci sarebbero elementi in grado di bloccare i pagamenti, ma solo ulteriori richieste di chiarimento sulla validita' e sulle garanzie legate al finanziamento concesso alla federazione degli editori; il consiglio di amministrazione dell'Inpgi, nella sua seduta del 30 marzo 2015 ha analizzato e fornito risposta alle osservazioni pervenute dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali a seguito di una nota della Covip sul tema del finanziamento, gia' deliberato, dall'istituto al fondo «ex fissa». Ribadendo per l'ennesima volta che l'Inpgi interviene nella vicenda come mero esecutore degli accordi intervenuti tra le parti sociali (Fnsi-Fieg) in occasione dell'ultimo rinnovo contrattuale, il consiglio di amministrazione, nel fornire le dovute risposte tecniche ai quesiti sollevati, ha confermato che gli uffici sono pronti ad erogare la tranche di 10.000 euro lordi per ciascun giornalista avente diritto, così come da accordo contrattuale, non appena l'iter ministeriale sarà concluso;


Il consiglio di amministrazione dell'Inpgi ha auspicato che, nei prossimi giorni, la delibera assunta nei mesi scorsi e già approvata dai Ministeri vigilanti, possa avere esito definitivo, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto in premessa; se ritengano di dover intervenire con urgenza, per quanto di propria competenza, al fine di sbloccare i fondi destinati a pagare le prime tranche della ex Fissa ai giornalisti che ne hanno maturato il diritto e che sono in attesa da anni; se ritengano sia sufficiente rassicurare la Covip e procedere ai bonifici in favore dei 1.200 giornalisti in attesa, oppure sia necessario attendere un via libera formale dell'autorita' che, tuttavia, porterebbe inevitabilmente a uno slittamento dei tempi. (askanews)


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 





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