La Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e le associazioni dei distributori locali Network Diffusione Media (NDM) e Associazione Nazionale Distributori Stampa (ANADIS) hanno firmato un nuovo accordo sulla distribuzione, segnando il raggiungimento di un importante traguardo nei rapporti tra gli operatori della filiera editoriale". Chiesto un intervento di sistema.
ROMA, 27 maggio 2015. "La Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e le associazioni dei distributori locali Network Diffusione Media (NDM) e Associazione Nazionale Distributori Stampa (ANADIS) hanno firmato un nuovo accordo sulla distribuzione, segnando il raggiungimento di un importante traguardo nei rapporti tra gli operatori della filiera editoriale", spiegano in una nota. "Le parti - si legge nella nota - sono concordi nel ritenere che la profonda crisi del mercato della stampa quotidiana e periodica in Italia imponga un intervento di sistema che individui soluzioni innovative che aiutino la sostenibilità della filiera distributiva. In questo scenario FIEG, NDM ed ANADIS hanno proceduto alla stipula dell'Accordo, che consiste sia in azioni di breve/medio periodo finalizzate a recuperare margini economici lungo la filiera, sia in azioni di medio/lungo periodo con l'obiettivo di modernizzare e stabilizzare il sistema". L'accordo "individua soluzioni coerenti per la sostenibilità della rete in tre aree di intervento: - informatizzazione delle rivendite; - miglioramento dei processi diffusionali e logistici; - integrazione del modello di remunerazione del Distributore Localè". Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa, commentando l'accordo ha dichiarato: "L'intesa con i distributori riveste un duplice significato: valorizza la rete distributiva della stampa creando i necessari presupposti per la sua modernizzazione e costituisce un importante tassello del progetto di sistema per superare la crisi all'interno del quale l'attenzione alla filiera distributiva riveste particolare importanza". "Si tratta ora - ha affermato Costa - da un lato di attuare quanto previsto dall'accordo, in particolare dando seguito al progetto per la modernizzazione del sistema delle edicole, e, dall'altro, di affrontare le altre priorità imposte dalla crisi del settore editoriale: la tutela del diritto d'autore, la revisione dei modelli di organizzazione del lavoro, la promozione dello sviluppo". (ANSA).
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