La reporter di Novaia Gazeta Elena Milashina potrebbe fare la stessa fine della collega Anna Politkovskaya e dell'oppositore Boris Nemtsov. È quello che scrive la testata Grozny Inform, vicina al leader filo-Cremlino della Cecenia, Ramzan Kadyrov, in un editoriale pubblicato il 19 maggio e denunciato da Human Rights Watch come una vera e propria minaccia di morte alla giornalista.
MOSCA, 11 giugno 2015. La reporter di Novaia Gazeta Elena Milashina potrebbe fare la stessa fine della collega Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006, e dell'oppositore Boris Nemtsov, freddato lo scorso febbraio a pochi passi dal Cremlino. È quello che scrive la testata Grozny Inform, vicina al leader filo-Cremlino della Cecenia, Ramzan Kadyrov, in un editoriale pubblicato il 19 maggio e denunciato da Human Rights Watch come una vera e propria minaccia di morte alla giornalista. L'ong per la difesa dei diritti umani chiede inoltre alle autorità russe di indagare sul caso in maniera adeguata. "Grozny Inform sta dicendo a Milashina che lei non è diversa da una giornalista assassinata e da un leader dell'opposizione che è stato ammazzato - spiega il direttore di Human Rights Watch per l'Europa e l'Asia centrale, Hugh Williamson -. Considerati la tempistica dell'editoriale, la natura del lavoro di Milashina e i collegamenti tra la leadership cecena e Grozny Inform - conclude - le autorità russe dovrebbero trattare l'articolo come una seria minaccia di morte".Milashina ha denunciato recentemente il matrimonio, probabilmente coatto, di una 17enne cecena con un colonnello di polizia che ha tre volte la sua età e che, a quanto pare, era già sposato. L'ufficiale, Nazhud Gucigov, è inoltre considerato vicino a Kadyrov, che ne ha difeso a spada tratta le nozze con la ragazzina. (ANSA)
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