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Riforma dell’Inpgi. L’odg approvato dal Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati: “I giornalisti pensionati hanno già contribuito (con almeno 20 mln, nfr) alla tenuta dei conti dell’Inpgi. L’istituto ha infatti incamerato i risparmi di bilancio creati dalla mancata perequazione delle pensioni negli anni 2008,2012, 2013, mentre dal 1° gennaio 2014 ha riconosciuto solo una minima parte dell’adeguamento al costo della vita. Infine dal 1° agosto 2015, in virtù del decreto legge varato dal governo in seguito alla sentenza n.70 della Corte Costituzionale restituirà solamente a pochi pensionati titolari delle pensioni più basse una parte di quanto incostituzionalmente trattenuto”. Le pensioni alte pagate dell’Inpgi/1 subiscono oggi il prelievo del 6,12 o 18% (destinato alle casse del’Inpgi), mentre gli utili sugli investimenti mobiliari dell’Inpgi/1 sono tassati con un prelievo del 26% (l’Inps ne è esente come anche l’Inpgi/2 che non paga gli ammortizzatori sociali).


Il Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, riunito a Roma il 24 giugno 2015 nella sede della FNSI per esaminare il progetto di riforma della Previdenza attualmente allo studio del CdA dell’Inpgi e portato all’esame delle parti sociali


 UDITA la relazione del presidente Bossa sull’avvio della fase di consultazione delle parti sociali, che si è concretizzata nella riunione del 9 giugno u.s. presso l’Inpgi,


PRESO ATTO del documento “Ipotesi di interventi per la sostenibilità della gestione previdenziale Inpgi” inviato il 18 giugno u.s. dal Presidente dell’Istituto Camporese alla Fnsi, e della decisione del Segretario Lorusso di convocare per il prossimo 8 luglio la Giunta Esecutiva al fine di concordare le determinazioni al riguardo, e alla luce degli approfondimenti tecnici e giuridici in atto da parte dell’Istituto,


ASCOLTATO l’intervento del Segretario Lorusso in Consiglio nazionale,


TENUTO CONTO del vasto allarme sollevato tra i giornalisti pensionati e raccolto in numerosi documenti approvati dai Gruppi regionali dell’Unione, come documentato dal sito Ungp.it,


CONSAPEVOLE della necessità di un intervento correttivo del bilancio dell’Inpgi, che sia in grado, in una prospettiva di medio periodo, e tenendo conto degli obblighi legislativi e statutari esistenti, di rimettere i conti in ordine consentendo all’Istituto di far fronte ai suoi obblighi verso gli iscritti, così da scongiurare interventi esterni più invasivi e capaci di mettere a rischio l’autonomia dell’Istituto stesso senza tener conto della specificità professionale degli iscritti,


DICHIARA che la manovra, per essere equa, deve intervenire su un ventaglio ampio di voci di bilancio comprendendo non solo la contribuzione (a carico di editori e giornalisti), e gli indici di rivalutazione, ma anche gli interventi assistenziali, gli ammortizzatori sociali, gli esborsi per contributi figurativi, i prepensionamenti e tutte le voci di uscita che possono appesantire i conti dell’Istituto,


CHIEDE che per garantire uno stabile risanamento dei conti si proceda altresì ad una severa revisione della spesa dell’Istituto, a partire dalle indennità riconosciute a tutti i livelli agli amministratori,


SOTTOLINEA, per quanto riguarda la voce “Contributo di solidarietà sulle pensioni”, che i giornalisti pensionati hanno già contribuito alla tenuta dei conti dell’Inpgi. L’istituto ha infatti incamerato i risparmi di bilancio creati dalla mancata perequazione delle pensioni negli anni 2008,2012, 2013, mentre dal 1° gennaio 2014 ha riconosciuto solo una minima parte dell’adeguamento al costo della vita. Infine dal 1° agosto 2015, in virtù del decreto legge varato dal governo in seguito alla sentenza n.70 della Corte Costituzionale restituirà solamente a pochi pensionati titolari delle pensioni più basse una parte di quanto incostituzionalmente trattenuto.


DENUNCIA che nella proposta inviata alle parti sociali, il contributo richiesto per le pensioni in essere si presenta con una duplice progressività, per fasce di importo e per percentuali crescenti, mentre nell’informativa resa il 9 giugno era prevista una unica aliquota percentuale (pari allo 0,50%) e la progressività era limitata all’importo degli assegni sui quali tale aliquota si sarebbe applicata,


CHIEDE alla Giunta della Fnsi e al Segretario Lorusso di tener conto, in sede di consultazione della parti sociali delle osservazioni e delle richieste qui esposte e di quelle emerse nel corso del dibattito,


CONFERMA la disponibilità dell’Ungp, pur nell’insoddisfazione per le ipotesi finora avanzate, a proseguire insieme alla Fnsi nel percorso di verifica e di correzione dell’ipotesi, e a questo scopo


DA’ MANDATO alla presidenza dell’Unione di far valere in tutte le sedi gli impegni assunti con il presente odg, e di richiedere che la delegazione dell’Ungp che parteciperà alla consultazione, a cominciare dall’incontro programmato per il prossimo 8 luglio, sia integrata dai presidenti dei gruppi regionali,


IMPEGNA la presidenza dell’Unione a riconvocare il Consiglio nazionale non appena saranno disponibili ulteriori elementi di valutazione sulla manovra.  



APPROVATO con 15 voti a favore, due contrari, due astenuti






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