9.7.2015. Pubblichiamo qui sotto la lettera/circolare della dott.ssa Francesca Merante, dirigente del Servizio prestazioni dell’Inpgi, e la risposta del giornalista professionista Sebastano Grasso. Al centro dello scambio di lettere l’ex fissa. La dott.ssa Merante comunica che ha accreditato al giornalista l’acconto di 10mila euro (6.704 euro netti). Il capitale residuo rateizzato sarà versato in un arco temporale medio di 12 anni. “La ricezione della presente e l'avvenuta liquidazione, in Suo favore, della somma indicata a titolo di acconto iniziale, costituisce accettazione e acquiescenza in ordine ai termini e modalità di erogazione della prestazione ivi illustrati”. Sebastiano Grasso replica secco: “Annulli il pagamento, se l'Inpgi non dovesse provvedere a versarmi nei prossimi giorni quanto a me dovuto (115mila euro), mi rivolgerò all'autorità giudiziaria”.
1.ECCO LA LETTERA DELLA DOTT.SSA MERANTE: “A seguito del nuovo accordo intercorso tra la Fieg e la Fnsi in data 24 giugno 2014 e della successiva Convenzione del 31 luglio 2014, per la gestione transitoria delle prestazioni previdenziali a carattere integrativo in favore dei giornalisti professionisti, sono state riviste le condizioni di pagamento della prestazione ex fissa.
Per tutti coloro che hanno cristallizzato la situazione relativamente alla liquidazione della prestazione alla data del 31 luglio 2014, come nel Suo caso, la stessa sarà erogata secondo le seguenti modalità:
• acconto iniziale pari a 10.000,00 euro lordo nel mese di giugno 2015;
• capitale residuo rateizzato secondo un piano di ammortamento che Le verrà successivamente comunicato - che partirà entro il 2015 e avrà una durata media di 12 anni - stilato sulla base di alcuni elementi quali l'anzianità di iscrizione al fondo, l'ammontare della prestazione e l'età del beneficiario.
Conseguentemente, Le comunico che è stato disposto in Suo favore un mandato di pagamento di euro 6.704,00 quale liquidazione del previsto acconto del fondo integrativo, secondo le modalità da Lei indicate.
Inoltre, Lei ha la facoltà, ove lo desiderasse, di designare un soggetto terzo che subentri - in caso di Suo decesso - quale beneficiario della prestazione, che sarà comunque erogata nelle medesime modalità e termini in precedenza illustrati. La designazione potrà avvenire, in ogni momento, mediante l'invio a questo Servizio di una comunicazione scritta riportante gli estremi identificativi del beneficiario (nominativo, luogo e data di nascita, luogo di residenza e recapiti telefonici e di eventuale posta elettronica) e allegando a tale dichiarazione una copia del proprio documento di identità.
Qualora Lei non eserciti tale facoltà, la prestazione sarà corrisposta - sempre in caso di Suo decesso e permanendo immutati modalità e termini di erogazione - in favore dei Suoi eredi legittimi.
La ricezione della presente e l'avvenuta liquidazione, in Suo favore, della somma indicata a titolo di acconto iniziale, costituisce accettazione e acquiescenza in ordine ai termini e modalità di erogazione della prestazione ivi illustrati. Cordiali saluti, IL DIRIGENTE (Dott.ssa Francesca Merante)”.
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2. LA RISPOSTA DI SEBASTIANO GRASSO: “Ricevo, in data odierna, la circolare da Lei firmata (prot. n. 18999/U del 26 giugno scorso) nella quale mi comunica tutta una serie di nuovi accordi, convenzioni, condizioni di pagamento riviste, ecc. ecc., che (a partire dal 24 giugno 2014) riguarderebbero l'ex fissa" che mi spetta. La quale, secondo la Vs. e-mail del 16 giugno 2014, ammonta ad euro 115.976,80 lordi (77.750,85 netti), oltre al 5% di interessi annui da quella data. Come Lei ben sa, le nuove condizioni (10mila subito e il resto nei prossimi 12 anni) non possono essere applicate nel mio caso, essendomene andato in pensione il 1° maggio 2014 (prima della firma dei Vs accordi) ed avendo diritto alla liquidazione immediata e per intero. La prego, quindi, di annullare il pagamento delle 6.704 euro nette (10mila lorde) dell'acconto, anche per evitare che l'acquisizione di tale somma possa costituire - come Lei stessa dice - "accettazione e acquiescenza in ordine ai termini e modalità di erogazione della prestazione illustrati". Per quanto riguarda la Sua preoccupazione e delicatezza (commoventi, in un certo qual modo) nell'essere pronta ad accogliere la mia indicazione a chi passare il malloppo restante "in caso di decesso", desidero tranquillizzarLa: voglio godermelo tutto io, e subito. Ragion per cui se l'Inpgi non dovesse provvedere a versarmi nei prossimi giorni quanto a me dovuto, mi rivolgerò all'autorità giudiziaria. Anche a Lei cordiali saluti, Dott. Sebastiano Grasso”.