Il segretario dell'Associazione nazionale magistrati, Maurizio Carbone: "È necessario mettere un freno alla pubblicazione di intercettazioni irrilevanti"."Le norme che ne vietano la pubblicazione già esistono, il problema è farle rispettare. Ci vorrebbe soprattutto senso di responsabilità deontologico da parte di magistrati, avvocati e giornalisti".
Roma, 14 luglio 2015. "È necessario mettere un freno alla pubblicazione di intercettazioni irrilevanti". Lo sottolinea il segretario dell'Associazione nazionale magistrati, Maurizio Carbone, ospite della trasmissione 'Radio anch'io. "Le norme che ne vietano la pubblicazione già esistono, il problema è farle rispettare", spiega Carbone, "ci vorrebbe soprattutto senso di responsabilità deontologico da parte di tutti gli operatori, magistrati, avvocati e giornalisti". Il segretario Anm richiama poi l'utilità di ricorrere a un'udienza stralcio, nella quale le parti stabiliscano "quali sono le intercettazioni rilevanti ai fini dell'attività investigativa". Il punto è "arrivare a questa udienza tenendo blindate quelle intercettazioni che si ritengono irrilevanti. Nei vari passaggi sono tante le persone che ne vengono a conoscenza - osserva Carbone – e anche l'udienza stralcio dovrà comportare il deposito degli atti, in modo che tutte le parti ne possano conoscere il contenuto".(AdnKronos)
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