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UFFICI STAMPA, i contributi dall’Inps all’Inpgi sono un obbligo di legge. Senza rischi per le aziende. La campagna di stampa lanciata da Franco Abruzzo per salvare l'Inpgi: una stima prudenziale indica fra i 3 e i 4 mila il numero dei giornalisti che, a tutt’oggi, sono ancora in attesa di regolarizzazione, con il passaggio dei versamenti previdenziali dall’Inps all’Inpgi. Il tema è emerso dopo che nei primi sei mesi del 2015 sono state recuperate le posizioni di 19 giornalisti che lavorano come comunicatori in grandi aziende private, banche, multinazionali ed enti locali (Fiat Chrysler Automobiles, Porsche Italia, Wolkswagen Group Italia, Mercedes Benz Italia, Banca Popolare di Milano, Banco di Sassari, Comune di Salerno e Università della Calabria) per un totale di 1 milione e 613 mila euro trasferiti dall’Inps all’Inpgi.
di www.odg.mi.it
- TESTO IN http://www.odg.mi.it/attualit%C3%A0/uffici-stampa-i-contributi-dall%E2%80%99inps-all%E2%80%99inpgi-sono-un-obbligo-di-legge-senza-rischi-le-az
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ARTICOLO COLLEGATO: INPGI E INCREMENTO DELLE ENTRATE. OBIETTIVO REALISTICO E POSSIBILE. Le speranze legate al passaggio del personale degli Uffici Stampa dall'Inps all'Inpgi. E' un obbligo di legge. Da 3 a 4mila giornalisti attendono la regolarizzazione previdenziale. Nei primi sei mesi del 2015 recuperate le posizioni di 19 giornalisti utilizzati come comunicatori in grandi aziende private, banche, enti locali e multinazionali. Coinvolti grandi nomi come Fiat Chrysler, Mercedes, Porsche e Volkswagen. In questo caso i contributi versati dalle aziende non editoriali vengono subito direttamente travasati dall'INPS all'INPGI/1 senza interessi, né sanzioni, nè vertenze legali. I giornalisti occupati come addetti stampa si facciano parte attiva: chiedano il passaggio all'Inpgi. Non corrono alcun rischio e le loro aziende spendono qualcosa in meno come oneri sociali. L'Istituto ha appena 18 ispettori (15 dislocati a Roma e 3 a Milano). Sindacati e Ordini regionali si sveglino e facciano una campagna informativa efficace e capillare. - di Francesco M. De Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18359
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