Era la primavera del 1994. I sindacati, - dissero allora Bruno Trentin, Sergio D' Antoni e Pietro Larizza -, non vogliono più "gestire i contributi dei lavoratori, questa operazione va affidata invece ad amministratori di mestiere". Una svolta radicale dopo 50 anni di "governo" dell'Inps da parte dei sindacati medesimi e del padronato. Del Cda dell'Inpgi fanno parte ancora oggi, invece, il segretario generale della Fnsi e due rappresentanti della Fieg (di cui uno è vicepresidente dell'ente). Gli altri consiglieri sono tutti di estrazione sindacale Fnsi a parte i rappresentanti del Governo (che controlla anche il Collegio sindacale). l'Inpgi è in una situazione drammatica. Il bilancio consolidato 2015 perde, sul fronte delle entrate e delle prestazioni previdenziali, 106 milioni contro gli 81,6 del 2014. Negli ultimi 5 anni l'Inpgi/1 ha bruciato all'incirca 500/600 milioni di euro e sta cominciando ad intaccare le riserve, mentre calano i giornalisti contribuenti e aumentano i giornalisti pensionati. I nuovi assunti sono poche centinaia nell'ultimo anno, mentre le uscite dal 2009 in poi ammontano ad almeno 5mila unità in una lunga stagione di crisi epocale. Il 'condominio' Fnsi/Fieg presenta oggi risultati fallimentari. Le condizioni disastrose delle finanze della Fondazione impongono questa svolta. Chi ha memoria ricorda che dal 1981 al 2009 l'Inpgi ha pagato i prepensionamenti collegati alla legge 416: un esborso di almeno 150 milioni di euro. In verità Fnsi e Fieg hanno sempre fatto gli accordi contrattuali a spese dell'Inpgi. I costi degli ammortizzatori sociali (Cigs, indennità di disoccupazione, contratti di solidarietà, Tfr) nel 2014 hanno pesato nel bilancio per 40 milioni di euro. Ora basta. La festa è finita. Dal 1951 (articolo 2 della legge 1564) gli editori avrebbero dovuto versare all'Inpgi contributi previdenziali per i loro dipendenti giornalisti della stessa entità riconosciuta all'Inps per i dipendenti non giornalisti ("Le misure dei contributi dovuti all'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani "Giovanni Amendola" dai datori di lavoro per i giornalisti da essi dipendenti e le prestazioni che l'Istituto e' tenuto ad erogare a favore dei propri iscritti non possono essere inferiori a quelle stabilite per le corrispondenti forme di previdenza e di assistenza obbligatorie"). Solo dal 2016 probabilmente questo vincolo verrà rispettato. E così l'Inpgi non ha incassato alcuni miliardi di euro. Ogni anno l'ente versa 2,5 mln di euro al sindacato (che, perdendo continuamente adesioni, rappresenta all'incirca il 20% degli iscritti all'Ordine). Nessuno oggi per di più è in grado di valutare le ricadute (sull'Istituto) della vicenda Sopaf in caso di rinvio a giudizio del presidente Andrea Camporese. Piove sempre sul bagnato.
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.DOCUMENTI COLLEGATI.
.28.1.2014 - Giornalisti. Andrea Camporese (Inpgi): “ In 5 anni squilibrio di 450 mln. Situazione grave, ma esistono anche i fatti positivi come le 200 assunzioni di dicembre”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16781
.16.9.2014 - .INPGI. Andrea Camporese: “Lo 'tsunami' che ha investito il mercato dell'editoria, la crisi peggiore dal Dopoguerra, sta già impattando sui conti Inpgi. Abbiano mantenuto il bilancio in pareggio in questi 5 anni grazie ai rendimenti del patrimonio. 3mila posti persi in 5 anni, ok per i rendimenti ma bisogna stimolare il mercato, con il decreto Lotti 450 nuovi posti sono certo un risultato ma non bastano”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15536
.5.12.2014 - .Giornalisti. Giornata della formazione a Reggio Calabria. Andrea Camporese (presidente Inpgi): “2014 anno terribile per l’editoria. Abbiamo perso 630 posti di lavoro negli ultimi 6 mesi, ovvero 100 posti al mese, e basterebbe già questo per darci il polso di una situazione a dir poco drammatica". Mimma Iorio (direttore generale Inpgi): “Da qui al 2016 avremo altri 200 posti in meno. Escono i giornalisti che contribuivano con 100 mila euro l'anno ed entrano giovani con 24 mila euro l'anno di contribuzioni, che poi, spesso, vanno subito in Cigs”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=16288
.27.5.2015 - . INPGI. Approvato il bilancio consuntivo 2014: rapporti di lavoro 15.891 con una diminuzione di ben 1.043 unità rispetto a quelli in essere nell’anno precedente (16.934). Il rapporto tra gli iscritti attivi ed i pensionati continua a scendere, passando dal 2,11 del 2013 all’1,91 del 2014, mentre il rapporto tra uscite per pensioni Ivs ed entrate per contributi Ivs correnti passa dal 123,68 del 2013 al 130,04 del 2014 con un passività di 81,6 milioni. In sostanza l’Istituto incassa 100 e spende 130 in pensioni. Andrea Camporese: “IMMINENTE LA SOLUZIONE DELL’EX FISSA”. Un “documento Camporese” spiega la riforma dell’Inpgi: sette interventi strutturali sulla gestione previdenziale. All’esame del Cda proposte, che prevedono sia interventi sulle entrate contributive sia misure finalizzate al contenimento della spesa per prestazioni. -IN CODA IL COMUNICATO INPGI. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17938
.15.6.2015 - Obbligatorio per l’Inpgi/1 chiedere al Governo e al Parlamento il ricorso alla fiscalità generale – come è già avvenuto nel 2009 per i prepensionamenti – per i costi degli ammortizzatori sociali (Cigs, indennità di disoccupazione, contratti di solidarietà, Tfr) che nel 2014 hanno pesato nel bilancio per 40 milioni di euro. “Gli enti privati - spiega la Cassazione con la sentenza 26102/2014 - hanno a disposizione un ventaglio di soluzioni - dall’aumento delle aliquote alla riparametrazione dei coefficienti alla modifica dei criteri di calcolo del trattamento - per garantire l’equilibrio finanziario e per assicurare le prestazioni future”. E poi bisogna affrontare l’onere dei contributi figurativi per i giornalisti in difficoltà e per i giornalisti con incarichi pubblici. Perché paga l’Inpgi/1 e non lo Stato? Servono misure incisive e rapide. L’attività istituzionale dell’Inpgi nella relazione 2014 della Corte dei Conti - di FRANCO ABRUZZO/presidente UNPIT - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18100
.6.7.2015 - INPGI. Pubblichiamo la relazione del presidente di sezione della Corte dei Conti Luigi Gallucci sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Istituto per l’esercizio 2014: “Si consolidano e si fanno più concreti, a giudizio della Corte dei conti, gli elementi di preoccupazione che si collegano, non solo al più generale andamento demografico, ma anche alla crisi in atto nel settore editoriale. Il saldo tra il gettito di tutti i contributi e tutte le prestazioni obbligatorie è negativo per oltre 111 milioni, mentre la gestione previdenziale e assistenziale mostra un risultato con il segno meno per 81,621 milioni. “Appare indispensabile l’adozione di provvedimenti finalizzati a riportare in equilibrio la gestione previdenziale”. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18264
.24.7.2015 - INPGI. L'Istituto rischia il fallimento e i giornalisti rischiano la pensione senza una svolta radicale della loro cassa previdenza - Tra scandali e conti in rosso è ora di rottamare il presidente Camporese che accusava di allarmismo chi evidenziava la fragilità dell'Inpgi che ha uno squilibrio di 102 milioni tra contributi e prestazioni. Non sembra credibile che a gestire questa fase di sacrifici sia lo stesso Consiglio che ha portato al disastro o lo stesso presidente che finora non ha nemmeno sentito il dovere morale di autoridursi lo stipendio. Quindi occorrono le dimissioni di tutto il Consiglio e soprattutto una riforma della governance con la diminuzione del ruolo del sindacato e la possibilità di affidare la guida dell' Istituto non a commissari governativi, ma a soggetti esterni professionalmente esperti del settore. Al buco di bilancio si è potuto far fronte solo con una plusvalenza fittizia realizzata con il passaggio di immobili di proprietà dell'ente ad un apposito fondo di gestione di cui l'Istituto detiene le quote. Insomma una operazione di ingegneria finanziaria che solo sulla carta elimina il pauroso buco di bilancio. In ogni caso è consigliabile per tutti, anche per i non esperti della materia, leggere la relazione 2015 della Corte dei Conti sull'Inpgi. - i ERNESTO AUCI/direttore di www.firstonline.info e già direttore de Il Sole 24 Ore - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18354
.13.10.2015 - INPGI. Dall'assemblea dei pensionati lombardi (organizzata da UNPIT) la forte richiesta al Governo di nominare un "Commissario straordinario" all'Inpgi e la diffida ai Ministri dell'Economia e del Lavoro dall'approvare la delibera 27/7/2015 (affetta da vizi di legittimità) sulla cosiddetta riforma previdenziale e assistenziale della Fondazione nella parte in cui ha previsto l'applicazione del contributo di solidarietà sugli assegni. La riduzione forzosa dei vitalizi dei giornalisti pensionati italiani è “arbitraria perché l’Istituto non ne ha titolo in quanto il suo compito è di pagare le pensioni e non di tagliarle, sostituendosi in tal modo al legislatore; perché adottata unilateralmente in mancanza di una autorizzazione legislativa a monte; e perché in contrasto con gli articoli 3 e 53 della Costituzione (sentenza 116/2013 della Corte Costituzionale)”. Censurato il comportamento della Fnsi che ha dato disco verde ai "tagli" tradendo lo Statuto e una parte dei suoi rappresentati. - IN ALLEGATO il documento integrale approvato all'unanimità dall'assemblea dei pensionati lombardi. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18776
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