ROMA, 30 ottobre 2015. MONDADORI HA VENDUTO L'IMMOBILE DELLA SUA SEDE DI ROMA, IN VIA SICILIA, COL RISULTATO CHE I GIORNALISTI DI PANORAMA NELLA CAPITALE DOVRANNO LAVORARE IN PREVALENZA DALLE LORO CASE. LO SI APPRENDE DA UNA NOTA DELL'ESECUTIVO DEL CDR MONDADORI CON I FIDUCIARI DI TESTATA, CHE HA RICEVUTO IERI COMUNICAZIONE DALLA DIREZIONE DEL PERSONALE DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE. L'INTENZIONE DI VENDERE LA SEDE DI VIA SICILIA ERA NOTA DA TEMPO, E' INVECE UNA NOVITA'LA DECISIONE DI CHIUDERE IL PRESIDIO ROMANO, NEL QUALE SONO AL MOMENTO PRESENTI LE REDAZIONI DI "PANORAMA", "SORRISI E CANZONI TV " E "CHI". IN ACCORDO CON I DIRETTORI DELLE TESTATE, E' STATO DECISO CHE I TRE GIORNALISTI DI "SORRISI & CANZONI" VERRANNO RICHIAMATI A LAVORARE NELL'UNICA SEDE DI SEGRATE, IL GIORNALISTA DI "CHI" RESTERA' OPERATIVO A ROMA E L'ATTUALE REDAZIONE ROMANA DI PANORAMA, ATTUALMENTE COMPOSTA DI SEI PERSONE, VERRA' SMEMBRATA: DUE SARANNO TRASFERITE FORZATAMENTE NELL'UNICA SEDE DI SEGRATE, LE ALTRE QUATTRO RESTERANNO SU ROMA DOVE "LAVORERANNO PREVALENTEMENTE DALLE RISPETTIVE ABITAZIONI, CON LA DISPONIBILITA' DI UN PUNTO D'APPOGGIO UTILIZZABILE IN MODO NON CONTINUATIVO". IL CDR "HA SUBITO MANIFESTATO ALLA DIREZIONE DEL PERSONALE LA TOTALE CONTRARIETA'" A QUESTA DECISIONE, RITENUTA "NON GIUSTIFICATA DA MOTIVI DI RISPARMIO ECONOMICO (ANZI, SI RISCHIEREBBE DI ANDARE AD AUMENTARE I COSTI)". IL CDR SOTTOLINEA INOLTRE CHE "IN SEDE DI TRATTATIVA AL TAVOLO NAZIONALE PER DEFINIRE IL NUOVO ACCORDO SULLO STATO DI CRISI (PRESENTI Fnsi, FIEG, ASSOCIAZIONE LOMBARDA E ASSOCIAZIONE ROMANA DELLA STAMPA, CDR E DIREZIONE DEL PERSONALE), L'AZIENDA DA NOI SOLLECITATA SUL TEMA, AVESSE DICHIARATO DI NON AVERE ALCUNA INTENZIONE DI TRASFERIRE I GIORNALISTI DALLA SEDE ROMANA ALLA SEDE MILANESE PER TUTTO IL PERIODO DELLA DURATA DELLO STATO DI CRISI. PURTROPPO E' ANDATA PERSINO OLTRE, CHIUDENDO IL PRESIDIO ROMANO". I FIDUCIARI DELLE TESTATE DEL GRUPPO ANNUNCIANO LA CONVOCAZIONE AL PIU' PRESTO DELLE ASSEMBLEE DEI GIORNALISTI DELLE SINGOLE REDAZIONI E SI RISERVANO DI CONVOCARE L'ASSEMBLEA GENERALE. (AGI)
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EDITORIA. MONDADORI CHIUDE SEDE ROMA E `SMEMBRA´ LE REDAZIONI. CDR E ASR: "L'AZIENDA RICONSIDERI LA DECISIONE E SI CONVOCHI UN TAVOLO IN FNSI". - Roma, 30 ottobre 2015. «Abbiamo letto con un certo stupore le notizie dei quotidiani sulla scomparsa delle redazioni romane di Mondadori (Panorama, Sorrisi e Canzoni tv e Chi) e la vendita dell'immobile che ospitava i colleghi. Non abbiamo ricevuto dall'azienda comunicazioni formali, pertanto la invitiamo a non procedere unilateralmente nella ristrutturazione aziendale e ad aprire un tavolo nazionale in FNSI per risolvere le questioni sindacali sollevate». Così, la nota dell'Associazione Stampa romana, che fa seguito a quella dell'esecutivo del Cdr Mondadori con i fiduciari di testata. L'intenzione di vendere l'immobile romano «era nota da tempo- si legge nella nota del Cdr-Cio' che invece non era noto e' che, in occasione di questa vendita, Ame ha deciso di chiudere il presidio romano, nel quale sono al momento presenti le tre redazioni. Questa chiusura comporta le seguenti misure, stabilite in accordo con i direttori delle testate: i tre giornalisti di `Sorrisi & Canzoni´ verranno richiamati a lavorare nell'unica sede di Segrate; il giornalista di `Chi´ restera' operativo a Roma. L'attuale redazione romana di `Panorama´, attualmente composta di sei persone, verra' smembrata: due colleghi trasferiti forzatamente nell'unica sede di Segrate; gli altri quattro resteranno su Roma». Fra l'altro uno dei due colleghi «forzatamente» trasferiti a Segrate e' Stefano Caviglia, il fiduciario del Cdr per la redazione di Roma.«I giornalisti che resteranno su Roma- continua la nota del Cdr- lavoreranno prevalentemente dalle rispettive abitazioni, con la disponibilita' di un punto d'appoggio utilizzabile in modo non continuativo. Il Cdr ha subito manifestato alla direzione del personale la totale contrarieta' a questa decisione, in quanto a nostro parere non giustificata da motivi di risparmio economico (anzi, si rischierebbe di andare ad aumentare i costi). E questo avviene nonostante sinora i giornalisti abbiano dato sempre ampia disponibilita' a confrontarsi sulle tematiche del costo del lavoro. Inoltre sottolineiamo che a Roma, in sede di trattativa al tavolo nazionale per definire il nuovo accordo sullo stato di crisi (presenti Fnsi, Fieg, Associazione Lombarda e Associazione Romana della Stampa, Cdr e Direzione del personale), l'azienda da noi sollecitata sul tema, avesse dichiarato di non avere alcuna intenzione di trasferire i giornalisti dalla sede romana alla sede milanese per tutto il periodo della durata dello stato di crisi. Purtroppo e' andata persino oltre, chiudendo il presidio romano. Per questo riteniamo che la decisione aziendale sia la rottura di un reciproco patto di fiducia, tanto piu' grave in quanto i conti della Mondadori si tengono in equilibrio dal 2013 anche grazie alla decurtazione dello stipendio dei giornalisti dovuta al contratto di solidarieta'. Tutto questo non potra' non avere conseguenze nei rapporti quotidiani con l'azienda e con le direzioni delle testate».Il comunicato si chiude con la richiesta all'azienda «di riconsiderare immediatamente la decisione che riguarda lo spostamento dei colleghi romani nella sede di Segrate» e con l'annuncio della «convocazione, al piu' presto, delle assemblee dei giornalisti delle singole redazioni per discutere problemi organizzativi e prospettive editoriali delle rispettive testate riservandosi, dopo una serie di passaggi tecnici, di convocare l'assemblea generale».
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29.10.2015 - MONDADORI, settimanali in crisi: Panorama chiude la redazione romana. Venduto anche lo storico palazzetto di via Sicilia. Che insieme al settimanale di punta di Segrate ospita anche altre testate del gruppo. Dei sei giornalisti del periodico diretto nei tempi d'oro da Sechi e Rinaldi, due saranno trasferiti a Milano e quattro lavoreranno come free working. Cioè senza una sede fissa. Ricollocazione anche per i dipendenti di "Chi" e "Sorrisi e canzoni" - di Giorgio Velardi | www.ilfattoquotidiano.it /29.10.2015 - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18957