Vatileaks 2. Emiliano Fittipaldi: "L'inchiesta è un attacco alla libertà di stampa".
ROMA, 17 novembre 2015. "Un attacco alla libertà di stampa", garantita nei Paesi democratici e in specie in Italia dall'art. 21 della Costituzione, ma non nello Stato vaticano con cui "non c'è reciprocità" con l'Italia sotto questo profilo. Con queste parole il giornalista Emiliano Fittipaldi, autore di "Avarizia" e imputato in Vaticano ha commentato l'inchiesta sulla sottrazione e diffusione di documenti riservati per la parte che lo riguarda. "Io non ho paura della verità e ho fatto il mio mestiere di giornalista di inchiesta - ha detto -. Sono andato in Vaticano perché volevo capire con che coraggio mi si poteva dire che non posso raccontare la verità". "Proprio la mia vicenda - ha anche osservato - dimostra che c'è un' incoerenza tra la volontà di riforma di papa Francesco, quello che si dice di voler fare e quello che poi si fa. Si doveva riformare la Curia eliminando i business occulti, il lusso e gli sprechi e l'unica cosa che fanno è mandare imputati i giornalisti che fanno il loro mestiere. Il solo reato per loro gravissimo è la divulgazione dei documenti segreti che metterebbero a rischio la patria". (ANSA).
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