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PARTE IL "BAIL IN" (SALVATAGGIO INTERNO). VADEMECUM PER I RISPARMIATORI. ABI: SERVE PIÙ INFORMAZIONE. PROTETTI I CONTI SOTTO 100MILA EURO.

DI MARIA GABRIELLA GIANNICE)


ROMA, 1 GENNAIO 2015 - CON IL 2016 ENTRANO IN VIGORE LE NUOVENORME EUROPEE SUL COSIDDETTO 'BAIL IN' (LETTERALMENTE SALVATAGGIO INTERNO). LE NUOVE REGOLE, PREVISTE DALLA DIRETTIVA BRRD (ACRONIMO CHE STA PER BANK RECOVERY AND RESOLUTION DIRECTIVE), IMPONGONO DI GESTIRE LE CRISI DEGLI ISTITUTI DICREDITO UTILIZZANDO RISORSE PRIVATE EVITANDO COSI' CHE IL COSTODEI SALVATAGGI GRAVI SUI CONTRIBUENTI E SUL DEFICIT. IN ALTRE PAROLE LO STATO NON POTRÀ PIÙ INTERVENIRE DIRETTAMENTE NEI FALLIMENTI DELLE BANCHE. COME PER TUTTE LE IMPRESE PRIVATE, IN CASO DI CRISI O DI FALLIMENTO SARANNO I "PROPRIETARI" DELLA BANCA, OVVERO GLI AZIONISTI, I PRIMI A PAGARE. ECCO UNA SINTESI DEL VADEMECUM MESSO A PUNTO DA ABI E CONSUMATORI PER SPIEGARE LE NOVITÀ AI RISPARMIATORI, PERCHÉ NEL NUOVO SCENARIO DELINEATO DALLE NORME EUROPEE DOVRANNO ESSERE PIÙ ATTENTI E INFORMATI:


   - PER LE CRISI ARRIVA LA RISOLUZIONE: IL 'BAIL IN' PREVEDEINFATTI UNA SERIE DI MISURE PREVENTIVE DELLA CRISI E, SE QUESTE RISULTASSERO NON EFFICACI, UN MECCANISMO DI GESTIONE DELLA CRISI STESSA, ARRIVANDO ALLA RISOLUZIONE DELLA BANCA. TUTTO IL PROCESSO AVVIENE SOTTO IL CONTROLLO E L' INDIRIZZO DELLE AUTORITÀ DI RISOLUZIONE (BCE E BANCA D'ITALIA).


   - PAGANO PRIMA AZIONISTI, POI OBBLIGAZIONI SUBORDINATE: IN CASO DI CRISI, LA PROCEDURA DI RISOLUZIONE AGGREDIRÀ PER PRIMOIL CAPITALE DEGLI AZIONISTI, OVVERO DEI 'PROPRIETARI', DELLA BANCA CHE VEDRANNO AZZERARSI IL VALORE DELLE LORO AZIONI. SOLOSE IL LORO CONTRIBUTO NON E' SUFFICIENTE SONO CHIAMATI A INTERVENIRE I TITOLARI DI ALTRE CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DALLA BANCA STESSA SECONDO UN ORDINE CHE INCIDE SUL RISCHIO DELL'INVESTIMENTO. LA PRIMA CATEGORIA DI TITOLI AD ESSERE AGGREDITA SONO LE "AZIONI E ALTRI STRUMENTIFINANZIARI DI CAPITALE": ATTENZIONE QUINDI ALLE AZIONI DI RISPARMIO E ALLE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI IN AZIONI EMESSEDALL'ISTITUTO BANCARIO IN CRISI. SOLO QUANDO SI SARÀ AZZERATO ILLORO VALORE E QUESTO NON SARA' SUFFICIENTE, SI PASSERA' AI "TITOLI SUBORDINATI SENZA GARANZIA", ATTENZIONE QUINDI ALLE COSIDETTE OBBLIGAZIONI JUNIOR (QUELLE DIVENTATE FAMOSE CON IL CRAC DELLE QUATTRO BANCHE). ESAURITA QUESTA CATEGORIA DI TITOLI,SI PASSA AI "CREDITI NON GARANTITI", AD ESEMPIO LE OBBLIGAZIONI BANCARIE CHE - SPIEGANO DALL'ABI - PUR NON ESSENDO NE' SUBORDINATE NE' STRUTTURATE (COME LE JUNIOR) NON SONO PERO' GARANTITE FRA QUESTE LE OBBLIGAZIONI SENIOR INSECURED.


   - RISCHIA IL CONTO SOLO OLTRE 100MILA EURO: GLI ULTIMI ADESSERE AGGREDITI SONO I CONTI CORRENTI SUPERIORI AI 100.000 EURO DELLE PERSONE FISICHE E DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (PER LA PARTE ECCEDENTE AI 100.000 EURO). FINO A 100MILA EURO I DEPOSITI SONO GARANTITI DAL FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITI (LA CIFRA SALEA 200MILA EURO SE IL CONTO È COINTESTATO, PERCHÉ LA GARANZIA NON RIGUARDA IL CONTO IN SE' MA E' STABILITA - SPIEGA LA GUIDA ABI - PER OGNI SINGOLO DEPOSITANTE).


   - PUNTARE A STRUMENTI SICURI: IL RISPARMIATORE CHE VOLESSE DORMIRE SONNI TRANQUILLI DA LUNEDÌ DOVRÀ RIVOLGERSI A UN'ALTRA SERIE DI STRUMENTI FINANZIARI CHE RESTERANNO INTEGRI IN CASO DI SALVATAGGIO INTERNO OVVERO DI "PROCEDURA DI RISOLUZIONE" E CHE POSSONO ESSERE CONSIDERATI SICURI. INSIEME AI DEPOSITI FINO A100.000 EURO NON SARANNO TOCCATE LE OBBLIGAZIONI EMESSE DALLA BANCA MA QUESTA VOLTA COPERTE DA UNA GARANZIA AD ESEMPIO I COVERED BOND CHE RIENTRANO NELLE OBBLIGAZIONI SENIOR. GARANTITE ANCHE LE CASSETTE DI SICUREZZA O I TITOLI DETENUTI NEL DEPOSITO TITOLI (OVVIAMENTE SE NON EMESSI DALLA BANCA IN CRISI). IN QUESTO CASO SI TRATTA DI BENI DI PROPRIETÀ DEL RISPARMIATORE E LA BANCA FA SOLO DA CUSTODE. TUTELATI ANCHE I DEBITI VERSO I DIPENDENTI, I FORNITORI, IL FISCO E GLI ENTI PREVIDENZIALI PURCHÉ PRIVILEGIATI DALLA  NORMATIVA FALLIMENTARE. (ANSA).


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BANCHE: CON LE 4 PRIMO COLPO MA DA OGGI SCATTA BAIL IN CAMBIA GESTIONE CRISI, FINISCE L'ERA DEI SALVATAGGI DI STATO  - ROMA, 1 GENAIO 2015.  UN PRIMO, AMARO, ASSAGGIO I RISPARMIATORI E I CREDITORI DELLE QUATTRO BANCHE MANDATE IN RISOLUZIONE LO HANNO GIÀ SPERIMENTATO MA DA OGGI ARRIVA NELLA SUA FORMA PIÙ COMPLETA: CLIENTI, ISTITUTI DI CREDITO, AUTORITÀ DI VIGILANZA E GOVERNI, D'ORA IN POI DEVONO FARE I CONTI CON LA NUOVA REALTÀ. ENTRA IN VIGORE, INFATTI, IL 'BAIL IN', OVVERO IL SALVATAGGIO INTERNO CHE PONE FINE ALL'EPOCA DEI SALVATAGGI DELLE BANCHE PAGATI DAGLI STATI IN EUROPA ('BAIL OUT') PER CENTINAIA DI MILIARDI. IL MECCANISMO RENDERÀ NON PIÙ INTOCCABILI IN CASO DI CRISI DELLA BANCA NON SOLO LE OBBLIGAZIONI, MA ANCHE I  DEPOSITI BANCARI SOPRA I 100MILA EURO. QUELLA STAGIONE, E LE POLEMICHE SUI BANCHIERI STRAPAGATI CHE IN MOLTI CASI LA FECERO FRANCA PRIVATIZZANDO GLI UTILI E SOCIALIZZANDO LE PERDITE DI ISTITUTI TROPPO GRANDI PER FALLIRE, (TOO BIG TO FAIL) E QUINDI LANCIATI IN RISCHI ALLA LEGGERA (MORAL HAZARD) PORTARONO FORZE POLITICHE E SOCIALI A CHIEDERE NELLE PIAZZE E NEI PARLAMENTI DI NON SALVARE PIÙ LE BANCHE CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI, MA DI IMPIEGARE I FONDI PUBBLICI PER I DISOCCUPATI, L'ECONOMIA REALE O I GIOVANI. A PAGARE SI DICEVA DOVEVA ESSERE LA FINANZA E CHI AVEVA DENARO. SOTTO QUELL'IMPULSO LA UE VARÒ PRIMA LE NORME SULLA BURDEN SHARING (DISTRIBUZIONE DEL DEBITO FRA I CREDITORI) APPLICANDOLE A CIPRO DOVE DEPOSITI E BOND FURONO SEVERAMENTE TAGLIATI. SI PENSÒ FOSSE UN CASO ISOLATO, TANTO CHE SIA LA STESSA BCE SIA LA BANCA D'ITALIA INTESERO IL PERICOLO DI UN TAGLIO SEVERO SULLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE. TITOLI CHE VALGONO 60 MILIARDI DI EURO SPECIE NEL NOSTRO PAESE E SONO COLLOCATE PER UNA LARGA PARTE A INVESTITORI RETAIL. VIA NAZIONALE CHIESE SENZA SUCCESSO PER QUESTO IL RINVIO AL 2018 DEL BAIL IN, PER SOSTITUIRE QUESTO GENERE DI TITOLI TRASFERENDOLI DAL RETAIL AGLI ISTITUZIONALI. QUESTO NON AVVENNE E ORA LE DUE AUTORITÀ SONO MESSE PESANTEMENTE SOTTO ACCUSA PERNON AVER IMPEDITO LE EMISSIONI O ADEGUATAMENTE INFORMATO I RISPARMIATORI DEI RISCHI. INFATTI, SEBBENE I RENDIMENTI DI QUESTI TITOLI A VOLTE (MA NON SEMPRE) SIANO SOPRA LA MEDIA, LE BANCHE HANNO USATO I SUBORDINATI PER RAFFORZARE IL LORO CAPITALE SOTTO L'IMPULSO DELLE STESSE AUTORITÀ DI VIGILANZA PER NON RICORRERE AD AUMENTI DI CAPITALE, DIFFICILI NELLE FASI PIÙ ACUTE DELLA CRISI. LA RETEDELLE FILIALI ITALIANE AVEVA SEMPRE BEN RISPOSTO A QUESTI COLLOCAMENTI A FRONTE DI OPERAZIONI IN BORSA PIÙ INCERTE E CHE, SECONDO ALCUNI, AVREBBERO ANCHE MESSO IN DISCUSSIONE I FRAGILIASSETTI DI GOVERNANCE. ANCHE DA QUESTO DERIVA LA DEFLAGRAZIONE VISTA NELLE 4 BANCHE E I CONTRACCOLPI SUL SISTEMA CHE DOVRANNOESSERE GESTITI. UN TEMA AFFRONTATO DAL GOVERNATORE VISCO E DAL PRESIDENTE CONSOB CHE HANNO CHIESTO AL GOVERNO (DA CUI NON SONO MANCATI SE NON TONI CRITICI CERTO DEI DUBBI) DI CERCARE DI TROVARE LA MANIERA PER GESTIRE LE FUTURE CRISI.    LE REGOLE DELLA DIRETTIVA BRRD RECEPITE DALL'ITALIA IL 16 NOVEMBRE E L'INTERPRETAZIONE DELLA COMMISSIONE UE TUTTAVIALASCIANO POCHI SPAZI: I DEPOSITI DELLE BANCHE SOPRA I 100MILA EURO DAL 1 GENNAIO NON SARANNO PIÙ SENZA RISCHI SEBBENE LA POSSIBILITÀ CHE UN RISPARMIATORE DEBBA PAGARE CON I SOLDI DEL PROPRIO CONTO CORRENTE IL FALLIMENTO DEL SUO ISTITUTO DI CREDITO SONO PIUTTOSTO REMOTI. LE PASSIVITÀ SOGGETTE AL BAIL-IN SARANNO INNANZITUTTO GLI STRUMENTI DI CAPITALE, POI LE PASSIVITÀ SUBORDINATE E SUCCESSIVAMENTE LE OBBLIGAZIONI BANCARIE  NON GARANTITE. SONO PROTETTI ANCHE LE OBBLIGAZIONI GARANTITE DA ATTIVI DELLA BANCA (QUALI I COVERED BOND); LE PASSIVITÀ INTERBANCARIE (AD ESCLUSIONE DEI RAPPORTI INFRAGRUPPO) CON DURATA ORIGINARIA INFERIORE A SETTE GIORNI; LE PASSIVITÀDERIVANTI DALLA DETENZIONE DI BENI DELLA CLIENTELA O IN VIRTÙ DI UNA RELAZIONE FIDUCIARIA, COME AD ESEMPIO IL CONTENUTO DELLE CASSETTE DI SICUREZZA O I TITOLI DETENUTI IN UN APPOSITO CONTO. (ANSA).


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ARTICOLO SULLA STAMPA IN HTTP://WWW.LASTAMPA.IT/2016/01/01/ECONOMIA/ARRIVA-IL-BAIL-IN-COME-DIFENDERE-I-RISPARMI-2JBTMHUKP7XQK4NHXYVVNI/PAGINA.HTML





 





 





 





 





 






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