Roma, 2 marzo 2016. Via libera dell'Aula della Camera al ddl sul sostegno pubblico per il settore dell'editoria. Il testo, approvato con 292 sì, 113 no e 29 astenuti (Lega, Fdi e Al), passa al Senato. La proposta di legge istituisce un nuovo fondo per l’editoria, delega il Governo a ridefinire le discipline del sostegno pubblico al settore, dei prepensionamenti dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
.Il nuovo Fondo per l’editoria - Il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione viene istituito al ministero dell'Economia (e non più presso la presidenza del Consiglio come originariamente indicato) e va a sostituire quello, analogo, che la Legge di stabilità 2016 inquadrava invece al ministero dello Sviluppo economico. Confluiscono al Fondo le risorse statali destinate al sostegno dell'editoria quotidiana e periodica, anche digitale, comprese quelle del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria (circa 155 milioni per il 2016), le risorse statali destinate a radio-tv locali (circa 50 milioni per quest'anno), le eventuali maggiori entrate derivanti nel biennio 2016-2018 dal canone Rai fino a un importo massimo di cento milioni, e le somme derivanti dal contributo di solidarietà del settore dell'informazione pari allo 0,1% del reddito dei concessionari pubblicitari (l'Assemblea ha escluso i proventi delle multe Agcom).
.La platea dei beneficiari - Il testo delega, inoltre, il governo a ridefinire l'intera disciplina, partendo dalla platea dei beneficiari. Tra questi potranno esserci, oltre alle tv locali, le cooperative giornalistiche e gli enti senza fini di lucro, ma non i giornali di partito. Ulteriori requisiti riguardano il regolare adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di lavoro e l'edizione della testata in formato digitale. L'ammontare del contributo dipenderà dal numero di copie annue vendute e utenti unici raggiunti, oltre che, in base a un emendamento della Bilancio, dal numero di giornalisti assunti. Un emendamento del Movimento 5 stelle approvato oggi in Aula lega il calcolo dei contributi per l'editoria al numero effettivo delle copie vendute purché questo non sia «inferiore al 30% delle copie distribuite in edicola».
.La delega sul riordino previdenziale. - La delega sul riordino previdenziale della categoria punta al progressivo allineamento con la disciplina generale vigente in materia di pensioni, attraverso la ridefinizione dei requisiti di anzianità anagrafica e contributiva per l'accesso agli ammortizzatori sociali e ai trattamenti di pensione di vecchiaia anticipata. Viene inoltre stabilito il divieto per l'impresa di mantenere un rapporto di lavoro con il giornalista che abbia ottenuto il trattamento pensionistico. Viene infine disposta la revisione della procedura per il riconoscimento degli stati di crisi delle imprese editoriali ai fini dell'accesso ai prepensionamenti dei giornalisti.
.Delega al Governo anche per l'Ordine dei Giornalisti. - Il testo delega il governo a ridefinire anche la disciplina della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ("che non potra' essere composto da piu' di 36 consiglieri").
.Sì della Camera alla proroga della Commissione sull'equo compenso. - L'Aula della Camera ha approvato un emendamento al ddl editoria che proponeva la proroga della commissione sull'equo compenso per il lavoro giornalistico, istituita presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio. «La commissione - si legge nella proposta di modifica approvata - dura in carica fino all'approvazione della delibera che definisce l'equo compenso e al completamento di tutti gli adempimenti previsti» in proposito dalla legge istitutiva. (Il Sole 24 Ore)
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EDITORIA. ENZO IACOPINO (CNOG): "CON IL VIA LIBERA AL DDL, GLI EDITORI POSSONO BRINDARE". = ROMA, 2 MARZO 2016. "LA LIBERTA' DI STAMPA E', DA ORA, SICURAMENTE PIU' GARANTITA. SIAMO TUTTI PIU' SERENI. NON SI SENTIRA' PARLARE, SI ILLUDONO, DI SCHIAVITU' NEL MONDO DELL'INFORMAZIONE. GLI EDITORI POSSONO BRINDARE ASSIEME AI LOROCOMPLICI DI MILLE MISFATTI: IL CONTRATTO DA FAME, LA VERGOGNA DELLA DELIBERA SULL'EQUO COMPENSO, LA DEVASTAZIONE DI ALCUNI DIRITTI DI CHI HA LAVORATO PER UNA VITA E QUELLA DI QUANTI,SENZA TUTELE, DOVRANNO ACCONTENTARSI DELLE MANCETTE IN CAMBIO DI UN LAVORO SEMPRE PIU' FATICOSO". E' DURISSIMA LA DICHIARAZIOEN DI ENZO IACOPINO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI, DOPO L'APPROVAZIONE ALLACAMERA DELLA NORME RELATIVE ALLA LEGGE SULL'EDITORIA. IACOPINO SOTTOLINEA CHE "DAL MARZO 2013 UN PROVVEDIMENTO PER CAMBIARE LABARBARIE DELLA LEGGE SULLA DIFFAMAZIONE RIMBALZA TRA CAMERA E SENATO, SENZA ESSERE APPROVATO. I COLLEGHI CONTINUANO, INTANTO, AD ESSERE CONDANNATI AL CARCERE: ULTIMO IN ORDINE DI TEMPO UN BATTAGLIERO PUBBLICISTA DI OLTRE 80 ANNI. IN CINQUE MESI VIENE, INVECE, VOTATA UNA IPOTESI DI RIFORMA DELL'ORDINE CHE NON RECEPISCE QUANTO PROPOSTO DAL CONSIGLIO DELL'ODG, MA CON CINQUE RIGHE ISPIRATE DA CHI E' MARGINALE NELLA CATEGORIA, CANCELLA LAMEMORIA DI GUIDO GONELLA". PER IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL'ODG A QUESTO PUNTO GLI STESSI EDITORI "POTRANNO CONTINUARE AD INCASSARE DANARI PUBBLICI, SENZA NEANCHE DIMOSTRARE DI AVERERETRIBUITO I GIORNALISTI. E POTRANNO CONTINUARE A NASCONDERE I MOLTI INTERESSI CHE HANNO IN ALTRE ATTIVITA' COSI' CHE I CITTADINI NON SAPRANNO MAI PERCHE' CERTE NOTIZIE SPARISCONO O VENGONO ESALTATE. E' DAVVERO IL MOMENTO DI RIFLETTERE SU CHI FA QUESTO LAVORO E DI DARE VOCE AI DIRITTI CALPESTATI DA PATTI TANTO SCELLERATI QUANTO INCONFESSABILI". (AGI)
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EDITORIA: FNSI, OK CAMERA A LEGGE E' BUONA NOTIZIA. PONE BASI PER RIPRESA OCCUPAZIONE. = ROMA, 2 MARZO 2016. "L'APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI RIFORMA DELL'EDITORIA DA PARTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI È UNA BUONA NOTIZIA PER IL COMPARTO". LO AFFERMANO, IN UNA NOTA, RAFFAELE LORUSSO E GIUSEPPE GIULIETTI, SEGRETARIO GENERALE E PRESIDENTE DELLA FNSI. "IN UN SETTORE ANCORA ALLE PRESE CON GLI EFFETTI DELLA LUNGA FASE DI RECESSIONE - AFFERMANO - LA REVISIONE E L'AGGIORNAMENTO DI NORME RISALENTI A EPOCHE LONTANE POSSONO CONTRIBUIRE A CHIUDERE I PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE ANCORA IN CORSO E A PORRE LE BASI PER UNA RIPRESA DEL MERCATO E DELL'OCCUPAZIONE. IN QUESTO SENSO, È AUSPICABILE - AFFERMANO LORUSSO E GIULIETTI - CHE NELLA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE DESTINATE AL SETTORE VENGA ASSEGNATA PRIORITÀ ASSOLUTA ALLA BUONA OCCUPAZIONE, PREVEDENDO MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE E DI SOSTEGNO PER LE SOLE AZIENDE CHE RISPETTANO I CONTRATTI NAZIONALI DI LAVORO E OSSERVANO GLI OBBLIGHI RETRIBUTIVI E CONTRIBUTIVI". "ALTRETTANTA DETERMINAZIONE È NECESSARIA PER METTERE IN CAMPO STRUMENTI DI PIENA INCLUSIONE NEL MONDO DEL LAVORO DIPENDENTE DEI TROPPI GIORNALISTI PRECARI E SFRUTTATI CON CONTRATTI DI LAVORO ATIPICI", PROSEGUONO. "LA DIREZIONE INTRAPRESA E' QUELLA GIUSTA ED E' QUELLA AUSPICATA DALLA FNSI E DALLE ASSOCIAZIONI REGIONALI DI STAMPA. DI QUESTO VANNO RINGRAZIATI IL RELATORE DELLA PROPOSTA DI LEGGE, ONOREVOLE ROBERTO RAMPI, E TUTTI I DEPUTATI CHE HANNO LAVORATO PER METTERE A PUNTO LE NUOVE NORME. L'AUSPICIO EÌ CHE ANCHE IL SENATO APPROVI IN TEMPI BREVI LA PROPOSTA DI LEGGE PER ASSICURARE AL SETTORE IL NON PIŮ RINVIABILE RILANCIO", CONCLUDONO I VERTICI DELLA FNSI. (ADNKRONOS)
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(AGI/SCHEDA) = EDITORIA: PRIMO SI' ALLA RIFORMA DE CONTRIBUTI E AL FONDO. ESCLUSI DAI CONTRIBUTI PUBLICI I GIORNALI DI PARTITO E "TUTTE LE IMPRESE EDITRICI DI QUOTIDIANI E PERIODICI FACENTI CAPO A GRUPPI EDITORIALI QUOTATI O PARTECIPATI DA SOCIETA' QUOTATE IN BORSA". = ROMA, 2 MARZO 2016. UN FONDO PER IL PLURALISMO E L'INNOVAZIONE DELL'INFORMAZIONE E DELEGHE AL GOVERNO PER LA RIDEFINIZIONE DELLA DISCIPLINA DEL SOSTEGNO PUBBLICO PER IL SETTORE DELL'EDITORIA, DELLA DISCIPLINA DI PROFILI PENSIONISTICI DEI GIORNALISTI E DELLA COMPOSIZIONE E DELLE COMPETENZE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI.SONO I CONTENUTI PRINCIPALI DELLA PROPOSTA DI LEGGE APPROVATAOGGI IN PRIMA LETTURA DALLA CAMERA DEI DEPUTATI, CHE PASSERA' ORA ALL'ESAME DEL SENATO. IL Fondo PER IL PLURALISMO E L'INNOVAZIONE SARA' ISTITUITO PRESSO IL MINISTERO DELL'ECONOMIA E SARA' 'ALIMENTATO' DALLE "RISORSE STATALI DESTINATE ALLE DIVERSE FORME DI SOSTEGNO ALL'EDITORIA QUOTIDIANA E PERIODICA ANCHE DIGITALE, COMPRESE LE RISORSE DEL Fondo STRAORDINARIO PER GLI INTERVENTI DI SOSTEGNO ALL'EDITORIA", DALLE "RISORSE STATALI DESTINATE ALL'EMITTENZA RADIOFONICA E TELEVISIVA IN AMBITO LOCALE", DA "UNA QUOTA, FINOAD UN IMPORTO MASSIMO DI 100 MILIONI DI EURO IN RAGIONE D'ANNO, DELLE EVENTUALI MAGGIORI ENTRATE VERSATE A TITOLO DI CANONE DI ABBONAMENTO ALLA TELEVISIONE", DAL GETTITO DERIVANTE DA UN CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' DELLO 0,1% A CARICO DEI REDDITI DELMONDO DELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA. IL TESTO APPROVATO DA MONTECITORIO DELEGA POI IL GOVERNO A RIDEFINIRE LA DISCIPLINA DEI CONTRIBUTI DIRETTI ALLE IMPRESE EDITRICI DI QUOTIDIANI E PERIODICI, DALLA QUALE SARANNO ESCLUSI"GLI ORGANI DI INFORMAZIONE DI PARTITI, MOVIMENTI POLITICI E SINDACALI, PERIODICI SPECIALISTICI A CARATTERE TECNICO, AZIENDALE, PROFESSIONALE O SCIENTIFICO" E "TUTTE LE IMPRESE EDITRICI DI QUOTIDIANI E PERIODICI FACENTI CAPO A GRUPPI EDITORIALI QUOTATI O PARTECIPATI DA SOCIETA' QUOTATE IN BORSA". AI CONTRIBUTI POTRANNO DUNQUE ACCEDERE "LE IMPRESE EDITRICI CHE ESERCITANO UNICAMENTE L'ATTIVITA' INFORMATIVA AUTONOMA E INDIPENDENTE, DI CARATTERE GENERALE", COSTITUITE "COME COOPERATIVE GIORNALISTICHE", "COME ENTI SENZA FINI DI LUCRO",O, MA "PER UN PERIODO DI TRE ANNI" DALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE, "COME IMPRESE EDITRICI DI QUOTIDIANI E PERIODICI LA MAGGIORANZA DEL CUI CAPITALE SIA DETENUTA DA COOPERATIVE, FONDAZIONI O ENTI MORALI NON AVENTI FINI DI LUCRO". MANTERRANNO L'ACCESSO AL FINANZIAMENTO, "CON LA POSSIBILITA' DI DEFINIRE CRITERI SPECIFICI INERENTI SIA AI REQUISITI DI ACCESSO, SIA AI MECCANISMI DI CALCOLO DEI CONTRIBUTI", LE TESTATE ESPRESSIONE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE, "LE IMPRESE E GLI ENTI CHE EDITANO PERIODICI PER NON VEDENTI E PER IPOVEDENTI, PRODOTTI CON CARATTERITIPOGRAFICI NORMALI O BRAILLE", LE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI E LE IMPRESE EDITRICI DI QUOTIDIANI E PERIODICI IN LINGUA ITALIANA DIFFUSI ALL'ESTERO. LA DELEGA AL GOVERNO STABILISCE ANCHE I REQUISITI PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI: LA RIDUZIONE A DUE ANNI DELL'ANZIANITA' DI COSTITUZIONE DELL'IMPRESA EDITORIALE E DI EDIZIONE DELLA TESTATA; L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DEL RISPETTO DEI CONTRATTI DI LAVORO; L'EDIZIONE IN FORMATO DIGITALE "DINAMICO E MULTIMEDIALE DELLA TESTATA"; "L'OBBLIGO DI DARE EVIDENZA DEL CONTRIBUTO OTTENUTO E DI TUTTI GLI ULTERIORI FINANZIAMENTI RICEVUTI A QUALUNQUE TITOLO". A PROPOSITO POI DEI CRITERI DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO, LA DELEGA PRESCRIVE CHE SI DOVRA' GIUNGERE AL "SUPERAMENTO DELLADISTINZIONE TRA TESTATA NAZIONALE E LOCALE" GRADUANDO IL CONTRIBUTO "IN CONSIDERAZIONE DEL NUMERO DI COPIE ANNUE VENDUTE CHE DOVRANNO ESSERE COMUNQUE ALMENO IL 30% DI QUELLE DISTRIBUITE"; MENTRE PER LE TESTATE ON LINE SI TERRA' CONTO DEI "CONTENUTI INFORMATIVI ORIGINALI", DEL "NUMERO DEI GIORNALISTI, DELL'AGGIORNAMENTO DEI CONTENUTI E DEL NUMERO EFFETTIVO DI UTENTI UNICI RAGGIUNTI". PREVISTI ANCHE "CRITERI PREMIALI PER L'ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI LAVORATORI DI ETA' INFERIORE AI 35 ANNI E PER AZIONI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTODEL PERSONALE" E LA "INTRODUZIONE DI INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE DIGITALE DINAMICA E MULTIMEDIALE, ANCHE ATTRAVERSO LA PREVISIONE DI MODALITA' VOLTE A FAVORIREINVESTIMENTI STRUTTURALI IN PIATTAFORME DIGITALI AVANZATE,COMUNI A PIU' IMPRESE EDITRICI, AUTONOME E INDIPENDENTI".IL GOVERNO VIENE DELEGATO ANCHE SULLE NUOVE REGOLE PER LA RETE DI DISTRIBUZIONE, PER LA PROGRESSIVA EQUIPARAZIONE DELLENORME SUI PREPENSIONAMENTI DEI GIORNALISTI ALLA NORMATIVAGENERALE E PER LA REVISIONE DELLA COMPOSIZIONE E DELLE COMPETENZE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI, CHE NON POTRA' ESSERE COMPOSTO DA PIU' DI 36 CONSIGLIERI. (AGI)