"L'era di Stampubblica è quella dei giornali che non contano più". Giulio Anselmi: "Il segnale della concentrazione tra testate non può che essere letto come la prova di un declino progressivo". "Mi sorprende che il mondo dei giornalisti e dei loro rappresentanti, tanto attenti alle sciocchezze, abbia fatto passare sotto silenzio, nella sostanziale indifferenza, un'operazione di questa portata".
di Silvia Truzzi/fattoquotidiano
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