Roma, 11.9.2016 - Ex fissa: a rischio la seconda tranche (terza comprendendo anche l’una tantum d’acconto) che l’Inpgi dovrebbe versare a circa 1.500 pensionati in dicembre. In dicembre non ci saranno soldi sufficienti a pagare regolarmente nella stessa misura dell’acconto e della prima tranche i 1.200 pensionati che attengono in alcuni casi da 6 anni ! E le centinaia di pensionati andati in quiescenza dall’agosto 2014. Ma ciò che preoccupa di più è l’inerzia, il colpevole disinteresse, della Fnsi: a poche settimane dalla scadenza nessuno parla del fatto che i circa 800 mila euro che l’Inpgi (solo agente pagatore, intendiamoci) introita ogni mese dalla Fieg, sono del tutto insufficienti a pagare l’attesa rata di dicembre. Facciamo due calcoli. In dicembre l’Inpgi dovrebbe versare circa 13-14 milioni di euro. Ma in base al flusso di denaro attuale l’Inpgi non potrà avere in cassa più di 8-9 milioni.
Dunque che fare? Fnsi e Fieg nel protocollo d’intesa si sono impegnate ad analizzare il problema ex fissa ogni anno in ottobre, ma il segretario Fnsi Lorusso e la Dg dell’Inpgi, Mimma Iorio, starebbero già pensando di versare in dicembre solo ciò che l’Inpgi avrà in cassa.
Insomma, avrebbero di fatto già deciso di rendere nulla la riforma voluta dalla Fnsi diretta da Siddi e dalla Fieg per sbloccare una situazione esplosiva, e che consentì di iniziare a pagare (a rate) ciò che era dovuto ai giornalisti.
In pratica, ora Lorusso farebbe un grande favore (gratuito) alla Fieg, “sacrificando” di fatto i 1.500 pensionati. Che si vedrebbero ridotta la prossima tranche e quindi anche tutte le successive. Il risultato di tutto ciò? L’ex fissa non verrebbe pagata più in 12 anni di media ma in 18-20 anni !
L’Inpgi a dire il vero, aveva varato due anni fa una delibera per un prestito di 35 milioni (in varie tranches) alla Fieg. Con tale prestito l’ex fissa sarebbe stata pagata nei termini – pur lunghissimi - previsti.
Gran parte del Cda, preso per mano dalla Dg Iorio, e con un presidente ormai debolissimo a causa delle note vicende giudiziarie che ora lo vedono a giudizio per reati molto, molto gravi, decise di sterilizzare di fatto tale delibera, cancellando gli ulteriori stanziamenti dopo il primo di 12 milioni. E infatti con tale primo flusso di cassa lo scorso anno vennero pagati gli acconti. E in seguito si potè pagare anche la prima tranche.
Si dirà che l’Inpgi non aveva più liquidità per continuare con altri 12 milioni di prestito, eppure l’interesse versato dalla Fieg, il 4,60 pc, era ed è congruo e interessante per le casse di un istituto alla ricerca di investimenti che sanino lo squilibrio dovuto ai minori introiti contributivi.
Dunque che fare? La Fieg , sollecitata dalla Fnsi, deve partecipare a un urgente tavolo di trattativa per pagare questo debito con i giornalisti pensionati. E ha due vie da percorrere: uno stanziamento ad hoc per il dicembre prossimo, o un innalzamento del contributo straordinario, ora non più congruo.
In alternativa Fieg e Fnsi saranno travolte da centinaia di cause. La Fnsi dovrà spiegare a 1.500 giornalisti pensionati che Lorusso li considera alla stregua di paria se non addirittura delle“sanguisughe”. E i pensionati inferociti sfogheranno la loro legittima ira cancellando l’iscrizione alle Associazioni e alla Fnsi che non li tutelano più. Ci sarà quindi un naturale tracollo nelle iscrizioni dei pensionati che si sentiranno traditi e umiliati.
Ma questa onda lunga potrà riguardare anche altre migliaia di giornalisti: quelli che andranno in pensione adesso e nei prossimi anni, e che non potranno ricevere la già ridotta ex fissa.
Intanto, non avendo un Cda e un presidente “forti”,l’Inpgi stesso purtroppo rimarrebbe in balia degli eventi e di ingiuste accuse, pur avendo un ruolo – ripeto - di solo ente pagatore.
Ma nell’attuale vuoto di potere all’Inpgi (con un presidente che non ha di certo la credibilità, la forza e la caratura di colleghi del passato come Gabriele Cescutti), con un Dg che ormai governa l’istituto a bacchetta e a suo piacimento, esautorando giorno dopo giorno anche il Cda, l’Istituto di previdenza finisce per diventare solo la cassa di risonanza delle accuse della categoria, pagando l’inerzia politica del segretario della Fnsi che davanti alla Fieg dà un’immagine debole, rinunciataria e quindi scoraggiante. Ma ai 1.500 pensionati ciò non interessa. Pretendono un’attenzione che è nei loro diritti. Versare la ex fissa a rate in 20 anni vi sembra una dimostrazione di attenzione da parte della Fnsi? Siamo seri: è una vergogna lasciare i pensionati da soli. Ma i pensionati sanno reagire. L’Inpgi, Lorusso, la Fnsi e la Fieg sono avvertiti.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
.EX-FISSA/IL CASO CHE METTE FNSI e INPGI NELL'ANGOLO. TUTTI GLI ARTICOLI PUBBLICATI DALLA FIRMA DEL CONTRATTO FNSI/FIEG 2014/2018 IN POI. L'attesa per l'incasso dell'indennità è salita frattanto a 17 anni. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17342