Roma, 3 ottobre 2016 - Una lettera-appello indirizzata ai ministri del Lavoro Giuliano Poletti e della Economia Pier Carlo Padoan contro il prelievo forzoso sulle pensioni deciso dal Cda Inpgi. Centinaia finora le firme di attivi e pensionati. Di seguito il testo del manifesto, che Puntoeacapo e il MIL condividono, cui si può ancora aderire per alcuni giorni mandando una semplice mail di assenso all’indirizzo giornalisti.noprelievo@gmail.com.
L’INPGI NON PUO’ TOCCARE LE PENSIONI DEI GIORNALISTI. PRONTI I RICORSI - Appello ai ministeri vigilanti Al ministro del Lavoro Giuliano Poletti e Al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: L’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, Inpgi, non può con un atto unilaterale decidere il prelievo forzoso sulle pensioni dei giornalisti, così come ha deciso il 28 settembre il Cda con il voto peraltro contrario di due consiglieri.
◾Non può farlo perché la Cassazione per ben tre volte ha bocciato simili imposizioni.
◾Non può perché il diritto maturato alla pensione non può essere intaccato dall’ente previdenziale con un atto unilaterale, adducendo generiche ragioni finanziarie.
◾Soprattutto l’Inpgi non può sostituirsi al Parlamento.
◾Il prelievo forzoso sulle pensioni dei giornalisti stabilirebbe il principio che le pensioni si possono tagliare oggi e in futuro.
◾I ministeri del Lavoro e dell’Economia chiamati ad avallare questa delibera devono respingerla, così come hanno già fatto in passato.
Come giornalisti in attività e in pensione ricordiamo che i pensionati hanno già dato prova di solidarietà generazionale negli ultimi anni con il blocco delle perequazioni e il contributo di solidarietà, con un esborso di oltre 30 milioni di euro rimasti nelle casse dell’Inpgi, che alla fine del 2017 saranno saliti a 36 milioni. La Fieg e la Fnsi che hanno dato parere favorevole non erano titolate a farlo, in quanto non rappresentano i giornalisti pensionati.
A tutela delle pensioni di oggi e di domani annunciamo comunque fin da ora che nel caso il prelievo forzoso divenisse operativo tramite l’eventuale approvazione del governo faremo ricorsi in massa alla magistratura per chiedere l’annullamento di questa delibera.
Seguono le firme raccolte nelle prime 36 ore
(Renderemo pubbliche le ulteriori adesioni)
Prime adesioni
Paolo Brogi, Roberto Carella, Salvatore Rotondo,Massimo Franco
Valeria Gandus,Mauro Bene, Andrea Purgatori,Alessandra Longo
Fiammetta Cucurnia, Giancarlo Minicucci, Fabrizio Ravelli,Francesco Damato
Cinzia Romano,Daniele Mastrogiacomo,Alessandro Caprettini,Marino Bisso
Giorgio Frasca Polara, Emiliano Scalia, Paolo Conti
Giancarlo Mazzuca,Vincenzo Tessandori,Roberto Ambrogi, Giampaolo Balestrini
Antonino Barba, Giorgio Barberis,Teresa Bartoli, Romano Bartoloni
Maria Grazia Boerci, Gerardo Bombonato,Ugo Bonasi, Carlo Brambilla
Paolo Cacace, Giovanni Capponi,Paolo Cantore,Gregorio Catalano
Carlo Cerbone, Fabio Cescutti,Cristiano Chiavegato,Nuccio Ciconte
Vincenzo Compagnone, Innocenzo Cruciani
Francesco Cuozzo, Umberto Cutolo
Marcello Del Bosco, Giuliana Del Bufalo
Dario de Marchi, Mimmo Del Giudice
Gianfranco de Turris, Alessandro Di Giorgio,
Rita Di Giovacchino, Augusto Ditel
Guido Ercole, Antonio Farnè
Luigi Fenderico,Paolo Forcolin,Francesco Fornari,Pierfrancesco Freré
Guglielmo Gabbi,Fabio Galvano, Raffaele Gambari,Giorgio Gandolfi
Andrea Garibaldi,Mario Gazzeri
Cesare Gerosa, Donatella Giacotto, Mario Giobbe
Fulvio Gorani,Maria Luisa Grossi,Duccio Guida, Ottorino Gurgo, Emanuele Imperiali, Ettore La Serra
Oliviero La Stella, Rosanna Lampugnani
Piergiorgio Liverani, Massimo Lugli
Maurizio Lupo,Elisabetta Malvagna
Cosimo Mancini,Nicolò Marinaro, Gigi Marsico, Beppe Maseri
Enrico Massidda,Luigi Mattana,Piero Micoli,Livio Missio
Damaride Moccia, Battista Notarianni, Paola Orefice, Alfredo Orlando,Alessandra Passanti, Cintia Paladini
Carlo Picozza, Natale Raco,Alessandro Rosa,Rodolfo Sala
Mario Sarzanini,Walter Semeraro, Sergio Sergi,Alberto Stabile
Stefania Tamburello, Alma Toppino, Roberto Travan,Sergio Trombetta
Paolo Viberti,Giancarlo Zirilli,Giuliano Gallo,Sandro Provvisionato
Claudio Lazzaro, Stefano Jesurum, Gabriella Lepre,Massimo Alberizzi
Pier Angelo Maurizio,Dario Ceccarelli, Domenico Del Prete,Rocco Di Blasi
Gigi Marcucci,Emilio Marrese,Marco Marozzi,Simonetta Martellini
Renata Ortolani,Giovanni Serafini, Pantaleone Sergi,Silvano Stella,Sandro Vacchi,Pierluigi Visci
Filippo Anastasi,Gaetano Basilici, Franco Colasanti,Sergio Zenatti
Carlo Fusi,Sandro Casazza,Mariù Safer,Ernesto Marenco,Edoardo Girola,Danilo Baroncini
Natalino Famà,Manuela Cadringher, Tiziana Longo,Francesca Cusumano
Daniela Brancati,Mauro De Cesare,Mariella Milani,Giorgio Viberti
Renzo Allegri,Paolo Girola, Pier Michele Girola,Francesco Faranda
Marco Nese,Franco Giliberto, Rossana Pace,Francesco Palladino
Cinzia Tarsitani,Camilla Paccagnini, Fabio Cortese,Silvia Bertoni
Antonella Amendola,Fabio Vergnano, Andrich Kurt,Patrizia Albi-Marini
Gloria Satta,Susanna Nirenstein, Fabio Isman, Beppe Lopez,Giuliano Dolfini,Guido Boursier,Giorgio Viglino,Michele Concina
Marco Sartorelli,Rossella Alimenti, Giacomo Bramardo,Lisa Bellocchi,
Pier Luigi Bertello,Clemente Carlucci, Giovanni Cerruti,Gianni de Felice, Lidia Golinelli,Michele Focarete
Simona Fossati,Mario Fornasari, Gianni Leoni,Renzo Magosso
Cristina Marchesi,Franco Mimmi, Paolo Morelli,Carlo Raggi
Antonio Ramenghi,Giancarlo Perciaccante, Pierluigi Salinaro,Silvia Zamboni,Luigi Zerbini
.4 ottobre 2016 - Centinaia di nuove firme in http://www.puntoeacapo.org/2016/10/04/inpgi-pensioni-nuove-centinaia-firme-noprelievo/
.5 ottobre 2016 - INPGI, PENSIONI: VERSO QUOTA 500 LE FIRME NOPRELIEVO. Un successo che va oltre ogni aspettativa: in 72 ore raccolte circa 500 firme di giornalisti attivi e in pensione sotto l’appello ai ministri Padoan e Poletti contro il prelievo forzoso e abusivo deciso dalla maggioranza del Cda Inpgi (con il no di Inpgi Futuro) al prelievo forzoso sulle pensioni dei giornalisti.Pubblichiamo il terzo elenco con altri 160 nomi, ricordando la mail alla quale è ancora possibile mandare la propria adesione: giornalisti.noprelievo@gmail.com. - TESTO IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/05/inpgi-pensioni-verso-quota-500-le-firme-noprelievo/
.6 ottobre 2016 - INPGI, PENSIONI: SUL NO AL PRELIEVO TANTE NUOVE FIRME. VERSO QUOTA 600. - TESTO IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/06/inpgi-pensioni-sul-no-al-prelievo-tante-nuove-firme/
.7.10.2016 - INPGI, PENSIONI: SFONDATA QUOTA SEICENTO. - TESTO IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/07/inpgi-pensioni-sfondata-quota-seicento/
.9 ottobre 2016: Quota 700 firme vicinissima. - Testi IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/08/inpgi-appello-ai-ministri-contro-il-prelievo-alle-pensioni/ E IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/09/inpgi-pensioni-firme-eccellenti-sorprendenti-noprelievo/
.11 ottobre 2016 - Quota 800 firme vicinissima - TESTO IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/11/inpgi-no-prelievo-vista-delle-800-adesioni/
.13 ottobre 2016: superata quota 900 firme. Testo in http://www.puntoeacapo.org/2016/10/13/inpgi-pensioni-noprelievo-sfonda-quota-900-lelenco-completo-delle-firme/
.14 ottobre: superata quota 1.000 firme. - TESTO IN http://www.puntoeacapo.org/2016/10/14/inpgi-noprelievo-pensioni-valanga-firme-superata-quota-1-000/
.9 novembre: raggiuta quota 1103 firme. L'elenco aggiornato delle firme in https://www.facebook.com/groups/1011216088931339/permalink/1275595072493438/
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30.9.2016 - PREVIDENZA. UN CASO POLITICO CHE METTE IN GIOCO LA CREDIBILITA' DI RENZI. - Contributo di solidarietà sulle pensioni (dei giornalisti) superiori ai 38mila euro con l'avallo dei rappresentanti di Palazzo Chigi e del Ministero del Lavoro: dal Cda dell'INPGI parte un messaggio minaccioso per tutti i pensionati italiani ("Non state tranquilli"). Eppure il Governo aveva ripetutamente garantito che non avrebbe ripristinato il prelievo a partire dal 2017. L'approvazione di questa "riforma" spetta ai ministri dell'Economia e del Lavoro, Padoan e Poletti, che hanno già bocciato il 3 febbraio scorso il precedente prelievo deliberato dal Cda dell'ente il 27 luglio 2015. L'Inpgi ha già incassato 30 milioni di euro negli ultimi 5 anni per via della mancata applicazione della perequazione e per via del gettito del "contributo Letta". I giornalisti pensionati hanno già dato. Ed ora a tutto ciò si aggiunge la beffa di essere discriminati rispetto ai pensionati Inps, ai quali Boeri non impone alcun contributo. - di FRANCO ABRUZZO/presidente di Unpit - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21676
28.9.2016. INPGI - Via libera dal Cda alla riforma delle prestazioni per garantire l’autonomia e la sostenibilità della gestione. Modificati i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia che vede incrementare, progressivamente nel triennio 2017 – 2019, l’età anagrafica richiesta, fino ad elevarla a regime a 66 e 7 mesi. Modificati anche i requisiti di accesso alla pensione d’anzianità, che prevede un progressivo innalzamento dell’anzianità contributiva fino ad arrivare nel 2019 a 40 di contribuzione con 62 anni di età. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato a maggioranza, con due voti contrari, l’introduzione di un contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio finanziario della Gestione previdenziale da applicare, in via temporanea per la durata di 3 anni a decorrere dalla data di approvazione dell’odierna delibera, a tutti i trattamenti di pensione erogati dall’Inpgi, di importo pari o superiore a 38.000 euro lordi annui, con percentuali crescenti in base alle diverse fasce reddituali. Il provvedimento (secretato) ora va all'esame dei Ministri dell'Economia e del Lavoro. Lorusso (FNSI): “Interventi pesanti ma inevitabili”. - di www.inpgi.it - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21661
30.9.2016 - PRIMI CHIARIMENTI SU COSA CAMBIA CON LA RIFORMA PREVIDENZIALE INPGI. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21678
25.9.2016 - PREVIDENZA IN TRINCEA. Tre sentenze (testi in coda) della sezione Lavoro della Cassazione bocciano inesorabilmente il contributo di solidarietà varato dopo il 2007 dalla Cassa dei dottori commercialisti e che il CdA dell'Inpgi "fattosi Parlamento" vuole introdurre illegalmente sugli assegni di 6.554 giornalisti in quiescenza con redditi superiori ai 38mila euro all'anno. L'Istituto prevede così di risparmiare complessivamente circa 19 milioni di euro nel prossimo triennio. Anche i Ministeri dell'Economia e del Lavoro hanno bocciato il prelievo introdotto dall'Inpgi nella riforma varata il 27 luglio 2015. Pesa anche la mancanza di un quadro normativo ad hoc. L'ultima parola, comunque, spetta a Padoan e Poletti. (Franco Abruzzo/presidente dell'Unpit: "E' l'ora di cacciare Fnsi e Fieg dal Cda dell'ente. I giornalisti pensionati devono confluire nell'Unpit o in Puntoeacapo. Basta con la Fnsi, che non li tutela!"). - di Pierluigi Franz - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21636