18.1.2017 - Care colleghe, cari colleghi,abbiamo incontrato questo pomeriggio l'amministratore delegato del Sole 24 Ore Franco Moscetti, insieme con i vertici nazionali della Fnsi (il segretario Raffaele Lorusso, il vicesegretario Anna Del Freo) e delle associazioni territoriali (Paolo Perucchini della Lombarda e Lazzaro Pappagallo di Stampa Romana). L'incontro era stato sollecitato, d'intesa con il Cdr, dalla Federazione, preoccupata per la situazione del gruppo. Oltre all'ad, l'azienda era rappresentata dal direttore del personale Domenico Galasso e dal direttore degli affari legali Salvatore Lo Giudice. Vi sintetizziamo, per punti, il contenuto del confronto.
PIANO INDUSTRIALE. La presentazione del piano è slittata di alcune settimane: non avverrà più al consiglio d'amministrazione del 24 gennaio, ma in un successivo consiglio da tenersi nella prima metà di febbraio. Il piano sarà coerente con una visione del giornale che, secondo l'ad, non prevede Il Sole 24 Ore in competizione con Corriere e Repubblica, quotidiani generalisti, trattandosi invece di un “secondo giornale” a elevato tasso di specializzazione. Abbiamo chiesto che qualsiasi intervento sul costo del lavoro tenga conto dell'accordo già in vigore e della necessità di valorizzare la redazione, risorsa capitale in ogni prospettiva di rilancio.
RICAPITALIZZAZIONE E LIQUIDITA'. All'ad abbiamo espresso la massima preoccupazione sui tempi e l'entità della, per ora solo annunciata, ricapitalizzazione. Moscetti ha confermato l'impegno dell'azionista che dovrà mettere a disposizione le risorse per fare camminare il piano, in una logica non solo di tagli; tuttavia l'operazione non si concretizzerà nell'immediato. Il tema della liquidità è pertanto all'attenzione dei vertici dell'azienda che però escludono di dovere affrontare un'emergenza a breve.
COLLABORAZIONI. Azienda e direttore stanno intervenendo sulle collaborazioni, in particolare sugli editorialisti, puntando, ha spiegato Galasso, a dare un riscontro al valore della testata. Ergo: drastico taglio, anche azzeramento in alcuni casi, dei costi, valorizzando l'importanza, per chi scrive, di una collaborazione con un giornale di prestigio. Abbiamo fatto presente il rischio di tagli indiscriminati e quindi la necessità di distinguere nella platea dei collaboratori, puntando su chi è in grado di assicurare competenze e prestigio al giornale.
AGENZIE. Siamo tornati a sottolineare l'inaccettabilità del metodo seguito nel taglio dei contratti di agenzia. L'amministratore delegato si è scusato per la mancata comunicazione; ha però ricordato, riservandosi di quantificare al Cdr l'entità del risparmio ottenuto, che la totalità dei costi per le agenzie, precedente la disdetta di fine anno, era di 2 milioni e 400mila euro.
COPIE. Dopo quanto comunicato dal presidente Giorgio Fossa all'assemblea degli azionisti del 22 dicembre, abbiamo fatto presente la necessità che la società individui al più presto le responsabilità di una condotta quantomeno opaca su un tema cruciale come i dati di diffusione. Sulla vicenda delle copie gonfiate Moscetti ha detto che non si trattava di un fenomeno solo del Sole 24 Ore, anche se noi in passato abbiamo esagerato. Ha inoltre sottolineato l'opera di pulizia fatta sulla diffusione negli ultimi mesi e detto che sul punto specifico delle copie multiple digitali è in atto un confronto dell'azienda con Ads. Le prossime settimane saranno decisive con la stesura di un nuovo regolamento: l'azienda si batterà perché in questo canale non vengano prese decisioni che possano danneggiare Il Sole 24 Ore nei confronti dei concorrenti. Ciao a tutti, Il Cdr
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