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EDITORIA. STATI GENERALI DELL'INFORMAZIONE IN LOMBARDIA. MARINA MACELLONI (INPGI): "DISPOSTI A DISCUTERE CON TUTTI PROPOSTE SERIE. LA RIFORMA APPROVATA IL 20 FEBBRAIO DAI MINISTERI VIGILANTI PER quanto IMPORTANTE NON BASTERÀ PERCHÉ CI VUOLE UN IMPEGNO DI TUTTI PER FAR RIPARTIRE L'OCCUPAZIONE NEL SETTORE FERMA DA UN DECENNIO. SOLO NEL 2016 SONO STATI PERSI 800 POSTI DI LAVORO. C'È STATO UN CALO GENERALE DEI CONTRIBUTI CON UN AUMENTO DELLE PRESTAZIONI". INTERVENTI DI GABRIELE DOSSENA E PAOLO PERUCCHINI. IN CODA ARTICOLI SULL'INPGI.


MILANO, 22 aprile 2017. - SOLO IL MANTENIMENTO E L'AUMENTO DELL'OCCUPAZIONE NEL SETTORE DEI MEDIA PUÒ GARANTIRE LA QUALITÀ DELLE NOTIZIE E IL PLURALISMO, L'INDIPENDENZA DAI POTERI ECONOMICI E FINANZIARI O POLITICI, LA SOPRAVVIVENZA DELLA PROFESSIONE INTESA COME UNO SPAZIO DI LIBERTÀ E DI CONFRONTO NECESSARIO PER LA CRESCITA DEL PAESE. SOLO COSÌ IL GIORNALISTA PUÒ ESSERE "IL CANE DA GUARDIA DELLA DEMOCRAZIA". E' QUESTO UNO DEGLI ASPETTI DI CUI SI È PARLATO AGLI 'STATI GENERALI DELL'INFORMAZIONE IN LOMBARDIA' SOTTOLINEANDO L'IMPORTANZA DI POLITICHE SPECIFICHE DEL GOVERNO A PARTIRE DALLA LEGGE SULL'EDITORIA E DA NORME PER FAVORIRE LE ASSUNZIONI. L'INCONTRO - CHE È UNA DUE GIORNI SUGLI ARGOMENTI DEL 'MERCATO E TENDENZE DELL'INFORMAZIONE MULTIMEDIALE' CON POI GRUPPI DI LAVORO CON TAVOLI TEMATICI - È INIZIATO QUESTA MATTINA A MILANO, AL PALAZZO DELLE STELLINE. L'INIZIATIVA È STATA ORGANIZZATA DALL'ASSESSORATO ALLE CULTURE DELLA REGIONE LOMBARDIA IN COLLABORAZIONE CON L'ORDINE DEI GIORNALISTI LOMBARDO. "SUI BILANCI DELL'INPGI PESA ANCORA MOLTISSIMO LA CRISI DELL'EDITORIA, SOLO NEL 2016 SONO STATI PERSI 800 POSTI DI LAVORO - HA SOTTOLINEATO MARINA MACELLONI, PRESIDENTE DELL'ISTITUTO DI previdenza DEI GIORNALISTI - E QUINDI C'È STATO UN CALO GENERALE DEI CONTRIBUTI E UN AUMENTO DELLE PRESTAZIONI. NOI SIAMO INTERVENUTI CON UNA RIFORMA IMPORTANTE CHE NEI PROSSIMI ANNI DARÀ STABILITÀ AI NOSTRI CONTI E AI FLUSSI FINANZIARI. NON BASTERÀ PERÒ PERCHÉ CI VUOLE UN IMPEGNO DI TUTTI PER FAR RIPARTIRE L'OCCUPAZIONE NEL SETTORE FERMA DA UN DECENNIO. UN IMPEGNO CHE DEVE PARTIRE DALLE PARTI SOCIALI, QUINDI DA FIEG E FNSI, CIOÈ DAGLI EDITORI E DAL SINDACATO. NOI SIAMO DISPONIBILI A DISCUTERE CON TUTTI PERCHÉ SI TROVINO DELLE SOLUZIONI SERIE". "ENTRO IL 15 MAGGIO DOVRANNO ESSERE DEFINITI I DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE DELL'EDITORIA - HA DETTO GABRIELE DOSSENA, PRESIDENTE DELL'ODG LOMBARDO -. DOVREBBE PORTARE NOVITÀ PER TUTTA LA PROFESSIONE DAL RICONOSCIMENTO DEL GIORNALISMO ON LINE, A CONTRIBUTI E NUOVI FONDI CON CRITERI PIÙ STRINGENTI E MERITORI E POI UN CAPITOLO CHE RIGUARDA L'ORDINE. E' UNA NORMATIVA IMPORTANTE CHE PUÒ CREARE EFFETTI POSITIVI". "OGGI CI CONFRONTIAMO CON UNA CRISI CHE NON ACCENNA A PLACARE I SUOI EFFETTI DEVASTANTI. LE AZIENDE EDITORIALI NON GENERANO PIÙ UTILI E QUANDO LO FANNO È GRAZIE ESCLUSIVAMENTE A POLITICHE DI TAGLI - HA SPIEGATO PAOLO PERUCCHINI PRESIDENTE DEL SINDACATO LOMBARDO, IN UN MESSAGGIO -. IL LAVORO NON CRESCE, MA VIENE TENDENZIALMENTE 'ABBATTUTO' QUALE OSTACOLO ONEROSO DI SCELTE CHE PREDILIGONO IL 'NON INVESTIRE' NEL PRODOTTO EDITORIALE".(ANSA).



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20.4.2017 - INPGI, approvati i bilanci consuntivi 2016 della Gestione sostitutiva dell'Inps) e della Gestione separata. Disavanzo della gestione previdenziale principale pari a 114,3 milioni; il numero dei giornalisti  attivi registra una diminuzione di ulteriori 802 unità, che porta il numero totale degli stessi sotto i 16 mila; il bilancio contabile chiude con un utile di gestione di 9,4 milioni di euro (grazie alle plusvalenze immobiliari per 81,7 mln, ndr). "I numeri nel bilancio dell'lnpgi - ha commentato la Presidente Marina Macelloni - testimoniano anche quest'anno la profondità della crisi dell'editoria".  - di Inpgi.it - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23159



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20.4.2017 - INPGI, NEL BILANCIO 2016 NUOVO TONFO: 100 INCASSA E 127 PAGA. Squilibrio della gestione previdenziale: risultato negativo per 114,28 milioni con un peggioramento di 2,34 milioni rispetto a – 111,94 milioni del 2015. Le plusvalenze di carta (81,7 mln) salvano il bilancio contabile che chiude con un “avanzo di gestione” di 9,41 milioni. Le plusvalenze d carta legate alla rivalutaZione degli immobili. INCHIESTA/1 - di Gianni Dragoni/consigliere generale Inpgi - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23158



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21.4.2017 - INPGI, FABBISOGNO DI 150 MILIONI NEL 2017. IL PATRIMONIO LIQUIDO SCENDE A 500. Quanto durerà questo patrimonio? Al ritmo di erosione attuale il patrimonio liquido si esaurirebbe prima di quattro anni. INCHIESTA/2 - di Gianni Dragoni * - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23176



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15.4.2017 - Pubblichiamo la Nota n. 36/1945 (del 20/2/2017) con la quale il ministro vigilante del Lavoro ha approvato il contributo straordinario sulle pensioni dei giornalisti dai 38mila euro in su come richiesto dal Cda dell'Inpgi (delibera n. 63/2016). Alla Nota è allegato il parere del Mef (a firma del Ragioniere generale dello Stato). La Cassazione ha bocciato il prelievo imposto per via amministrativa dalle Casse dei dottori commercialisti e dei ragionieri. Le prestazioni patrimoniali possono essere deliberate solo per legge come recita l'articolo 23 della Costituzione. Il Ragioniere generale dello Stato nella sua Nota 27.1.2017 (prot n. 15917) indirizzata al Ministero del Lavoro ha richiamato le "criticità sul prelievo" già espresse dai Ministeri vigilanti (Lavoro e Mef) con la Nota 2.2.2016 n. 36/1379 quando hanno bocciato il prelievo sulle pensioni dei giornalisti previsto dalla delibera n. 24 del 27 luglio 2015. - di Franco Abruzzo/presidente di Unpit - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23150



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15.4.2017 - INPGI/1 - Il Ministero del Lavoro, dopo le riforme del 2015 e del 2016, ipotizza - con la Nota 36/1944 del 20.2.2017 -  una TERZA riforma che ha come perno l'articolo 76 della legge 388/2000: "Le forme previdenziali gestite dall'INPGI devono essere coordinate con le norme che regolano il regime delle prestazioni e dei contributi delle forme di previdenza sociale obbligatoria, sia generali che sostitutive". Si va verso la stretta sulle pensioni di anzianità: la si potrà conseguire a qualsiasi età con 42 anni e 10 mesi di contributi (gli uomini) e 41 anni e 10 mesi (le donne). L'Istituto sollecitato ad "adottare con l'urgenza necessaria ulteriori, severe e rigorose misure per consentire la stabilità delle gestioni". "I risultati di esercizio sono stati, negli ultimi anni, non del tutto negativi solo per effetto di operazioni di dismissione del patrimonio immobiliare di proprietà, esaurite le quali, però, l'andamento negativo dei saldi previdenziali difficilmente potrà essere compensato, determinando il definitivo sbilanciamento dell'Istituto". L'ente "non può invocare l'intervento riequilibratore dello Stato". Come dire: o ce la fate da soli o il commissario è dietro l'angolo. IN ALLEGATO  la Nota 36/1944 del 20.2.2017  con il parere del Mef.  - di Franco Abruzzo/presidente di Unpit - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23151



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12.4.2017 - L'INPGI HA NEGATO L'ACCESSO, MA LA DIREZIONE PREVIDENZA DEL MINISTERO DEL LAVORO HA MESSO A DISPOSIZIONE DEL PRESIDENTE DELL'UNPIT, FRANCO ABRUZZO, LE NOTE NN. 36/1944 E 36/1945 (compresi i pareri correlati del Ministero dell'Economia)  CON LE QUALI IL 20 FEBRAIO SONO STATE APPROVATE IN PARTE O IN TUTTO LE DELIBERE nn. 62 E 63/2016 DELL'ISTITUTO SULLA RIFORMA REGOLAMENTARE E SUL PRELIEVO A CARICO DEI GIORNALISTI PENSIONATI. LE NOTE (con gli allegati) VENGONO SUBITO MESSE A DISPOSIZIONE DEI PENSIONATI PERCHÉ SE NE AVVALGANO IN SEDE GIUDIZIARIA EX  ARTT. 23 E  24 DELLA COSTITUZIONE. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23133



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6.4.2017 - Da maggio scatta  il prelievo sugli assegni erogati dall'Inpgi. I giornalisti pensionati  discriminati rispetto a tutti gli altri cittadini pensionati (Inps e Casse) che non subiranno tagli alle loro rendite. Eppure l'uguaglianza di trattamento è un cardine fondamentale del sistema costituzionale italiano. La normativa impone all'Inpgi di adeguarsi a quella dell'Inps. I ministri vigilanti hanno dimenticato ciò che hanno scritto sul punto il 2 febbraio 2016 quando hanno bocciato il prelievo previsto dalla precedente delibera del 2015 osservando "sotto un profilo di legittimità (che il contributo è) imposto da un atto non avente forza di legge che incide su pensioni già maturate e in pagamento (c.d. diritti acquisiti)". Ignorata la  Cassazione che ha bocciato ripetutamente i prelievi deliberati da altre due Casse, particolare che era non sfuggito nel 2016 ai ministeri vigilanti. Padoan e Poletti  hanno agito di concerto ma anche d'intesa? Molti osservatori ne dubitano. Prevista una pioggia di ricorsi. - di Francesco M. de Bonis - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23108



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12.4. 2017 - INPGI, prelievo forzoso: il Comitato giornalisti “No prelievo” passa all’attacco. Richiesta di 50 euro pro-capite per contribuire alle spese legali in vista della presentazione del ricorso al Tar Lazio contro la Nota del ministro Poletti che ha istituito il contributo sulle pensioni (dai 38mila euro in su) avallando la delibera 63/2016 dell’Istituto in contrasto con l’articolo 23 della Costituzione (che vuole una legge per imporre prestazioni patrimoniali ai cittadini). Franco Abruzzo (presidente di Unpit) fonda il “Movimento Articolo 23/nessuna tassa senza rappresentanza”. - di Paolo Brogi, Demetrio De Stefano, Liliana Madeo e Salvatore Rotondo. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23134









 







 





 





 





 






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