Roma, 14 gennaio 2009. La XII Commissione permanente Affari sociali della Camera dei deputati
ha ascoltato il presidente della Fism, prof. Pasquale Spinelli, sulle tematiche inerenti al Governo Clinico. Le Società Scientifiche di Medici raggruppano, per settori di competenza, quei medici che intendono, dopo il corso di studi accademici, continuare a aggiornarsi. Le principali Società Medico-Scientifiche (SMS) sono associate in una Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane (FISM). Dal secolo scorso l’attività delle SMS si è svolta principalmente attraverso i congressi; poi è nato il progetto di Educazione Continua dei Medici (ECM), che non è ancora arrivato a compimento; intanto, le SMS continuano a diffondere conoscenza a favore di un’assistenza medica corretta e aggiornata.
Le SMS, che forniscono contenuti affidabili per l’aggiornamento dei medici e considerano l’educazione continua in medicina uno strumento strategico del governo clinico, chiedono che la FISM, Federazione che più ampiamente le rappresenta, abbia un ruolo attivo nei progetti di educazione continua dei medici italiani.
Le SMS rivendicano la responsabilità di un’informazione seria, responsabile, su problemi di salute sensibili per l’individuo, per i pazienti e per l’opinione pubblica. Si fanno portavoce di quei cittadini che sono stufi di leggere che presso l’ospedale di … o l’Istituto Scientifico … è avvenuta una scoperta scientifica sensazionale, che potrà cambiare il futuro di tanti malati di…. Ansie, false speranze e talora speculazioni. L’informazione medico-scientifica deve essere diffusa da testate e da giornalisti professionisti appositamente formati e accreditati dall’Ordine professionale, anche attraverso una formazione continua, basata sugli stessi principi della educazione continua (ECM) dei medici.
La Fism è impegnata nel promuovere, sia a livello di educazione medica continua che di informazione del pubblico, un’informazione libera, della quale il cittadino si possa fidare, sicuro che questa non celi interessi di chi vuole promuovere un farmaco o un sistema diagnostico o terapeutico “sensazionale” o orientare i pazienti verso una determinata struttura.
In un momento in cui anche i premi Nobel hanno problemi di conflitti di interesse e il fenomeno è ampiamente diffuso in molte delle attività sanitarie, la Fismsi offre alle Istituzioni come un ente terzo, disponibile e libero da questo tipo di problemi.
“Questa posizione di “terzietà” può esser dote - ha detto Spinelli -solo di un ente che non accetta finanziamenti esterni, ma vive del contributo degli associati e di committenze richieste dalle Istituzioni. Una posizione di garanzia, per gli associati, per i cittadini, per le Istituzioni stesse (ministeri, regioni , enti locali), che FISM promuove, considerando che risolvere il problema del conflitto d’interessi in medicina, dalla formazione universitaria all’educazione continua, è un punto qualificante per un sistema di salute che pretenda di essere “sano”. Una posizione di garanzia è utile poi nella politica delle acquisizioni di tecnologie da parte del sistema sanitario, che è fatto segno di proposte non sempre orientate nella direzione di risposte in termini di salute”.
“Vi sono vari motivi per i quali –ha concluso Spinelli - ci si dota di una tecnologia e uno tra questi è la possibilità di migliorare le prestazioni a vantaggio dei pazienti. Non il solo e non sempre il principale, purtroppo! Dopo decenni di acquisti insensati di apparecchiature inutili è il momento di guardare in faccia la realtà e pensare a un’inversione di rotta. Come conciliare la limitatezza dei budget con gli alti costi dell’innovazione? Quali sono i fattori decisionali per stabilire che un prodotto tecnologico è migliore di un altro? A questi e ad altri quesiti risponde il sistema di HTA, che basa le decisioni su motivazioni non sono solo cliniche ed economiche, ma anche etiche e sociali”.
Franco Abruzzo ha così commentato l’audizione del prof Pasquale Spinelli: “C’è bisogno di una intesa tra la Fism e l’Ordine dei Giornalisti per dare credibilità all’informazione medico-scientifica di quotidiani e periodici nonché dei mezzi radiotelevsiivi e del web. Nella riforma dell’Ordine bisogna prevedere corsi obbligatori annuali pe i giornalisti che si occupano di informazione medico-scientifica, economico-finanziaaria, sociale e politica (nazionale ed internazionale)”.